Bioedilizia e sostenibilità, quali risorse usare?

03/06/25

La bioedilizia sta rivoluzionando il settore delle costruzioni edili. Scopri quali materiali innovativi scegliere e i vantaggi dell’edilizia sostenibile.

Negli ultimi anni, sempre più progettisti, imprese e privati scelgono di investire su materiali naturali e soluzioni a basso impatto. Non si tratta solo di una moda, ma di una risposta concreta all’emergenza climatica, al bisogno di ridurre i consumi energetici e di garantire spazi abitativi più sani.

Tuttavia, non sempre è chiaro quali siano le risorse giuste da utilizzare per rendere un edificio realmente sostenibile. In questo articolo, esploriamo in modo approfondito le basi della bioedilizia e i criteri dell’architettura sostenibile, passando in rassegna le soluzioni più innovative presenti oggi sul mercato.

In cosa consiste la bioedilizia?

La bioedilizia è una disciplina che promuove un modo di costruire più responsabile, ispirato ai principi dell’equilibrio tra l’uomo e l’ambiente. Diversamente dall’edilizia tradizionale, spesso basata sull’impiego di materiali ad alto impatto ambientale, l’edilizia sostenibile si fonda sull’uso di risorse rinnovabili, locali e riciclabili.

Il suo scopo non è solo quello di ridurre le emissioni in fase di costruzione, ma anche di garantire un ciclo di vita sostenibile dell’intero edificio.

Un aspetto centrale è l’integrazione tra l’edificio da costruire e il contesto in cui andrà inserito. L’orientamento, la ventilazione naturale, l’illuminazione e persino la scelta delle finiture concorrono a minimizzare il consumo di energia e a migliorare il comfort.

Le soluzioni di bioedilizia sono spesso scelte anche per la salubrità degli ambienti, dal momento che riducono la presenza di sostanze nocive come formaldeide, VOC e plastiche non biodegradabili.

Costruire secondo i principi dell’edilizia sostenibile significa adottare una visione a lungo termine. È un processo che coinvolge progettisti, fornitori e committenti, e che valorizza ogni fase, dalla selezione dei materiali all’efficienza energetica dell’edificio, fino alla sua futura dismissione.

In cosa consiste la bioedilizia?

Qual è l’obiettivo dell’architettura sostenibile?

L’obiettivo primario dell’architettura sostenibile in bioedilizia è creare un equilibrio armonioso tra l’ambiente costruito e l’ambiente naturale, garantendo il benessere delle generazioni presenti e future.

A differenza dell’approccio tradizionale, che spesso privilegia il costo immediato rispetto agli effetti a lungo termine, la progettazione sostenibile guarda all’intero ciclo di vita dell’edificio. Questo significa ridurre l’impronta ecologica delle costruzioni dall’approvvigionamento dei materiali alla gestione dei rifiuti.

Uno degli scopi principali in bioedilizia è cercare di integrare l’edificio nel suo contesto, sfruttando al meglio le condizioni climatiche e le risorse naturali disponibili. Ad esempio, la luce solare per l’illuminazione e il riscaldamento passivo, o il vento per la ventilazione naturale.

Inoltre, l’architettura sostenibile incoraggia l’adozione di soluzioni che riducono il consumo idrico, come sistemi di recupero dell’acqua piovana o l’utilizzo di apparecchi a basso flusso. Si promuove anche l’uso di materiali a basso impatto ambientale, preferendo quelli riciclati, riciclabili, biodegradabili o provenienti da foreste gestite in modo responsabile.

La bioedilizia pone attenzione al risvolto sociale delle costruzioni, privilegiando spazi inclusivi, accessibili e adatti al benessere psicofisico.

Un edificio sostenibile è quindi un sistema complesso, capace di generare valore nel tempo, in accordo con le esigenze umane.

Quali sono i 3 criteri fondamentali dell’architettura sostenibile?

La bioedilizia si basa su tre criteri fondamentali, interconnessi tra loro, che guidano ogni fase della progettazione e della costruzione. Si tratta della sostenibilità ambientale, della sostenibilità sociale e della sostenibilità economica.

Questi criteri sono alla base di un approccio integrato e non operano in modo isolato, ma si influenzano a vicenda, generando un equilibrio tra benessere ambientale e sociale ed efficienza economica.
Solo attraverso una visione olistica e interdisciplinare è possibile realizzare edifici che siano davvero sostenibili nel tempo per chi li abita, ma anche per l’ambiente e per la collettività.

Vediamo i 3 criteri dell’architettura sostenibile nel dettaglio:

  • Sostenibilità ambientale che punta a ridurre l’impronta dell’edificio durante il ciclo di vita. Si scelgono materiali a basso impatto e si adottano strategie per contenere i consumi. Esempi sono l’ottimizzazione dell’orientamento dell’edificio, l’uso di fonti energetiche rinnovabili, l’isolamento termico avanzato, il recupero dell’acqua piovana e la gestione efficiente dei rifiuti.
  • Sostenibilità sociale centrata sul benessere psicofisico di chi abita o lavora negli spazi. Si privilegiano materiali che non rilasciano composti organici volatili (VOC), si garantisce un’ottima qualità dell’aria, comfort termico e acustico, e illuminazione naturale. Si considera anche l’accessibilità degli edifici e la creazione di spazi inclusivi.
  • Sostenibilità economica, non solo nel breve termine, ma anche e soprattutto nel lungo periodo. Questo criterio valuta il “costo del ciclo di vita” dell’edificio, considerando risparmi sulle bollette energetiche, minore necessità di interventi di manutenzione e un potenziale aumento del valore dell’immobile.

Integrare questi tre pilastri nella progettazione edilizia significa costruire edifici più resilienti, salubri e sostenibili, capaci di rispondere alle sfide ambientali e sociali del presente e del futuro.

La bioedilizia infatti non è solo una scelta tecnica, ma un vero e proprio cambiamento culturale verso un modello abitativo più responsabile e consapevole.

ono i 3 criteri fondamentali dell’architettura sostenibile

Come vengono costruite le case in bioedilizia?

Le case in bioedilizia si distinguono per un approccio costruttivo integrato, che mette al centro del processo edilizio la sostenibilità intesa in tutte le sue accezioni.

La progettazione bioclimatica è un pilastro fondamentale, volta a massimizzare l’illuminazione naturale, a garantire il riscaldamento passivo in inverno e un adeguato raffrescamento naturale in estate.

Il processo inizia con un’analisi approfondita del sito, studiandone l’orientamento solare, la ventilazione naturale, la topografia e le caratteristiche del terreno. Queste informazioni sono cruciali per progettare una casa che si integri armoniosamente con l’ambiente circostante e che sfrutti al meglio le risorse naturali.

Tutto per ridurre al minimo la necessità di impianti, che comunque vengono pensati in chiave sostenibile. È frequente l’installazione di pannelli solari, recuperatori di calore, sistemi per la raccolta dell’acqua piovana e pompe di calore elettriche.

Le tecniche costruttive in bioedilizia puntano a massimizzare l’efficienza energetica e il benessere termoacustico, riducendo tempi e scarti in cantiere. Durante la costruzione, si privilegiano materiali naturali e rinnovabili (come legno lamellare o XLam, paglia, terra cruda e calce) oltre a innovativi prodotti ricavati dagli scarti agricoli o dal riciclo di materiali.

Il risultato sono edifici ad alta efficienza, salubri e rispettosi dell’ambiente.

Quali sono i materiali sostenibili per l’edilizia?

La scelta dei materiali è uno degli aspetti più innovativi e determinanti della bioedilizia. Influisce sulla salubrità dell’ambiente domestico, sulla durabilità dell’edificio e sull’impronta ecologica complessiva.

Come abbiamo visto, l’edilizia sostenibile fa largo uso di materiali naturali, riciclati o innovativi, capaci di garantire buone prestazioni tecniche e ridotto impatto ambientale. Non si tratta solo di individuare prodotti naturali, ma di valutare l’intero ciclo di vita, dalla sua estrazione o produzione fino al suo smaltimento o riciclo.

Tra i materiali più diffusi e apprezzati nell’edilizia sostenibile spicca il legno, in particolare quello proveniente da foreste gestite in modo responsabile e certificato (come il FSC o il PEFC). Viene impiegato per strutture portanti, rivestimenti, isolanti e finiture.

Altri materiali isolanti termici naturali molto utilizzati includono pannelli in fibra vegetale, isolanti in lana di pecora, sughero espanso e laterizi porizzati. Questi materiali offrono eccellenti prestazioni termiche e acustiche, sono traspiranti e non rilasciano sostanze nocive.

Ma l’innovazione nella bioedilizia non si ferma. Oggi è possibile scegliere anche materiali ricavati dagli scarti alimentari, dalla plastica marina o dalla paglia compressa, che uniscono sostenibilità e prestazioni, come:

  1. Isolante termoacustico che combatte l’inquinamento marino;
  2. Materiali innovativi per l’edilizia dagli scarti di riso;
  3. Pannelli di paglia compressa.

Si tratta di soluzioni che valorizzano l’economia circolare, riducendo al minimo l’impatto della filiera edile sull’ambiente.

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Isolante termoacustico che combatte l’inquinamento marino

Un esempio virtuoso di innovazione nella bioedilizia è rappresentato dagli isolanti termoacustici ottenuti dal riciclo della plastica recuperata in mare. È il caso di un nuovo materiale sviluppato dal ricercatore Marco Caniato, della Facoltà di Scienze e Tecnologie dell’Università di Bolzano.

Si tratta di un biopolimero a base di alghe rosse, pensato per contrastare l’inquinamento marino da microplastiche. L’idea rivoluzionaria consiste nell’utilizzare le plastiche che galleggiano sulle superfici marine, finora difficili da riciclare, per creare una schiuma porosa dalle elevate prestazioni isolanti.

Il processo parte dall’alga agar agar (un polisaccaride naturale impiegato anche in ambito alimentare) che viene lavorato insieme a carbonato di calcio e polveri di plastica riciclata. Il risultato è un materiale adatto a sostituire, ad esempio, la lana di roccia in contesti abitativi, garantendo buone prestazioni sia sul fronte termico che acustico.

I dati tecnici a supporto di queste proprietà sono stati pubblicati sulla rivista “Sustainable Materials and Technologies”, nello studio intitolato “Acoustic and thermal characterization of a novel sustainable material incorporating recycled microplastic waste”.

Una soluzione perfettamente in linea con i valori della bioedilizia, che trasforma un rifiuto pericoloso in una risorsa utile e durevole.

Materiali innovativi per l’edilizia dagli scarti di riso

Un’altra frontiera della bioedilizia è rappresentata dai materiali ricavati dagli scarti alimentari. Questa pratica consente di valorizzare un sottoprodotto agricolo altrimenti destinato allo smaltimento, riducendo l’impatto ambientale e promuovendo la sostenibilità dell’intera filiera.

Tra questi, spiccano le soluzioni ottenute dagli scarti di riso, una risorsa abbondante e spesso sottoutilizzata. Grazie alla ricerca e all’innovazione, si è scoperto che la lolla di riso possiede proprietà interessanti per l’edilizia.

Da essa si possono ricavare pannelli isolanti, blocchi da costruzione e persino cementi a basso impatto ambientale. La lolla di riso è ricca di silice, una componente che le conferisce una buona resistenza al fuoco e un’ottima capacità isolante.

Inoltre, il suo processo di produzione è molto meno energivoro rispetto ai materiali tradizionali. L’utilizzo di questi scarti agricoli in bioedilizia riduce la quantità di rifiuti destinati alle discariche e rappresenta un esempio di economia circolare applicata all’edilizia sostenibile.

Pannelli di paglia compressa

Sempre da un sottoprodotto agricolo, in particolare scarti della coltivazione di cereali come il grano o l’orzo, si ottiene un altro materiale della bioedilizia, cioè i pannelli di paglia compressa.

Sono costituiti da balle di paglia altamente pressate, spesso rivestite con cartone riciclato o intonaco a base di argilla o calce. Il risultato è un materiale estremamente denso e stabile, che offre un’eccellente resistenza termica e acustica.

Le case realizzate con pannelli di paglia sono note per la loro capacità di mantenere una temperatura interna confortevole in tutte le stagioni. Questo riduce drasticamente la necessità di riscaldamento e raffrescamento e, di conseguenza, i costi energetici.

Oltre alle prestazioni isolanti, la paglia è un materiale traspirante, che permette all’edificio di “respirare“, contribuendo a regolare l’umidità interna e a prevenire problemi di condensa e muffa. È anche un materiale sicuro, poiché la sua densità e la mancanza di ossigeno all’interno dei pannelli ne rendono difficile la combustione.

Infine, i pannelli di paglia compressa sono leggeri, facili da installare e completamente biodegradabili alla fine del ciclo di vita, in linea con i principi dell’edilizia sostenibile.

I materiali sostenibili per l'edilizia

Pro e contro della bioedilizia

La bioedilizia, come ogni approccio innovativo, presenta un bilancio di vantaggi e limiti che è importante considerare per una scelta consapevole.

Come visto fin qui, tra i principali pro, troviamo la riduzione dell’impatto ambientale, il miglioramento della qualità dell’aria interna, l’abbassamento dei consumi energetici e il benessere complessivo degli occupanti. Gli edifici costruiti in bioedilizia si distinguono per durabilità, comfort e capacità di integrarsi armoniosamente nel paesaggio.

Tuttavia, esistono anche alcuni aspetti critici. I costi iniziali possono essere più elevati rispetto all’edilizia convenzionale, soprattutto se si ricercano materiali innovativi o tecnologie avanzate. Questo divario si sta riducendo grazie alla crescente domanda e allo sviluppo tecnologico, ma è ancora presente.

Un altro aspetto è la reperibilità di manodopera specializzata. La costruzione sostenibile richiede competenze specifiche e una conoscenza approfondita dei principi della bioarchitettura che non tutti i professionisti del settore edile possiedono.

Nonostante queste sfide, siamo convinti che i benefici a lungo termine superino di gran lunga gli svantaggi. Per questo il nostro Gruppo sostiene il progresso della bioedilizia come mezzo per trasformare le sfide ambientali in opportunità.

Presso i rivenditori del Gruppo Made è possibile trovare un’ampia gamma di prodotti per l’edilizia sostenibile, selezionati per offrire affidabilità e qualità a progettisti, imprese e privati attenti all’ambiente.

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