Il benessere abitativo può essere raggiunto solo se l’edificio è dotato di un comfort acustico e termico ottimali.
Le nuove costruzioni sono già progettate in tal senso, mentre nei vecchi edifici esistono diversi metodi per migliorarlo.
Un ambiente in cui ci si sente a nostro agio, in cui si vive bene e si respira un’aria sana è un ambiente con un grado di benessere abitativo ottimale.
Temperatura, rumore, umidità, ventilazione e luminosità sono gli aspetti che concorrono al comfort di un edificio nel suo insieme.
A creare discomfort in un’abitazione – cioè una sensazione di malessere e disagio non ben definiti – sono proprio gli spifferi e i rumori dovuti a vecchi infissi, i ponti termici che causano umidità e sbalzi di temperatura, l’assenza di luce naturale.
La sfida per il raggiungimento del comfort abitativo è trovare il giusto equilibrio tra gli elementi che lo influenzano, in modo da migliorare il benessere e la qualità di vita di chi abita l’edificio.
In una vecchia abitazione, l’obiettivo del benessere abitativo viene centrato con una corretta progettazione degli interventi di isolamento termico e acustico e con la scelta dei materiali più adatti.
Parleremo, quindi, di:
Il comfort o benessere abitativo definisce la qualità del vivere quotidiano all’interno della propria abitazione ed è uno stato influenzato da problemi quali:
Per migliorare la qualità di vita e la salubrità dell’ambiente interno bisogna intervenire proprio su questi fattori, soprattutto in considerazione del fatto che lo stile di vita moderno ci porta a trascorrere gran parte del nostro tempo in ambienti chiusi.
In questo articolo ci concentreremo, in particolare, sul comfort acustico e termico per migliorare il benessere abitativo, andando a vedere cosa sono e con quali interventi possiamo fare in modo di raggiungere valori ottimali.
Si parla di isolamento acustico per indicare tutte le misure necessarie a impedire che un suono superi una barriera, entrando o uscendo da un ambiente, sia esso una stanza o un intero edificio. La qualità acustica di un ambiente chiuso è quindi data dalla capacità delle superfici di controllare la propagazione delle onde sonore.
Per evitare che i rumori esterni all’abitazione entrino all’interno creando disturbo è necessario ottenere un adeguato isolamento acustico. Solo così si può garantire il comfort acustico degli occupanti e il loro benessere abitativo.
Per ottenere il comfort acustico bisogna, come detto, procedere all’isolamento acustico prestando particolare attenzione ai seguenti aspetti:
Si parla di isolamento termico per indicare tutte le misure messe in atto per impedire la dispersione termica e per evitare la formazione di ponti termici che comprometterebbero le prestazioni energetiche dell’edificio, nonché il comfort termico.
In un’abitazione sono diversi i componenti che entrano in gioco per determinare il livello di isolamento termico, quindi sarà fondamentale un’attenta perizia insieme a personale tecnico esperto per individuare i punti critici e le migliori soluzioni di coibentazione.
Un buon sistema di isolamento termico dovrebbe portare al benessere termico, cioè alla percezione di uno stato di soddisfazione rispetto all’ambiente termico e a una condizione in cui non si percepisce né troppo caldo né troppo freddo.
Il comfort termico deve essere garantito dal sistema di coibentazione sia nei confronti del caldo in estate sia nei confronti del freddo in inverno.
Come detto sopra, vi sono diversi fattori che influenzano il benessere termico e, quindi, diverse soluzioni isolanti con cui è possibile migliorarlo:
Il sistema a cappotto è sicuramente uno dei più performanti per l’isolamento termico (ma si può agire anche sull’isolamento acustico) di un edificio, e si basa su elementi isolanti applicati sulle pareti esterne tramite tassellatura per poi essere rifiniti con rasante e pittura.
Il limite di applicabilità è dato dalla presenza di eventuali vincoli architettonici dell’edificio o vincoli di autorizzazioni (si pensi a un appartamento in condominio), in quanto si va a modificare l’aspetto e la volumetria esterna.
Quando la struttura di un edificio lo permette (come nel caso di molti edifici risalenti alla metà del secolo scorso) si può procedere a isolare termicamente la struttura tramite l’insufflaggio di materiale isolante nell’intercapedine delle pareti.
In questo modo si sfrutta il vuoto d’aria e non si modifica la volumetria delle pareti.
Un’altra soluzione alternativa, per coibentare l’involucro della casa, è quella di intervenire sul lato interno delle pareti.
In questo modo si crea un cappotto interno di pannelli isolanti su tutte le facciate perimetrali che migliora notevolmente il benessere abitativo e il comfort termico.
Lo svantaggio, d’altro canto, è quello di un restringimento degli spazi interni, inconveniente che può essere oggi attenuato grazie a soluzioni a basso spessore ma alte performance.
Per un comfort termico ottimale non si può non pensare a finestre e portefinestre, punti deboli per quanto riguarda la dispersione termica.
Rilevanti per l’isolamento termico sono il materiale del telaio (meglio se a taglio termico o in PVC vergine), i vetri (meglio se basso emissivi) e il numero di vetrocamere (meglio se riempiti con gas isolante come argon, xenon o kripton).
In questo articolo abbiamo visto quanto il benessere abitativo di una casa sia importante e come questo dipenda molto dal comfort acustico e dal comfort termico.
Essenziali sono, quindi, tutti gli interventi messi in atto per isolare l’edificio dai rumori e dagli sbalzi termici, ricorrendo a materiali e a tecniche edilizie isolanti.
Il Gruppo Made è da sempre in prima linea per individuare i materiali più performanti da offrire ai suoi clienti, così come costantemente aggiornata sulle nuove tecniche edilizie per offrire consulenze qualificate presso i propri punti vendita.