Una casa ben coibentata, isolata dagli agenti atmosferici e dalla temperatura esterna, è sinonimo di comfort, benessere, salubrità e risparmio energetico. Ecco che il ruolo dei materiali isolanti termici assume sempre più importanza.
In commercio esistono diversi materiali isolanti termici, ciascuno con le proprie caratteristiche e i propri punti di forza. Questi sono da scegliere in funzione del contesto abitativo, del clima e delle caratteristiche morfologiche dell’involucro edilizio.
Vediamo nello specifico cosa c’è da sapere sui materiali isolanti termici.
Una prima distinzione tra i materiali isolanti può essere fatta in funzione della loro origine: organica o inorganica.
L’isolante organico deriva da materiali rinnovabili, mentre quello inorganico è ottenuto attraverso un processo chimico.
I materiali isolanti organici naturali si caratterizzano per buoni valori di isolamento termico, ma scarsa attitudine a resistere al vapore. Tra questi troviamo fibra di legno, fibra di legno mineralizzata, fibra vegetale (canapa, cocco, juta), fibra di cellulosa, sughero.
Ecco perché, per garantire una buona protezione contro gli agenti atmosferici, questi materiali vengono generalmente associati ad uno strato di barriera al vapore o a soluzioni di cappotto ventilato e materiali ad elevata traspirabilità.
Gli isolanti organici sintetici (di origine naturale, ma trattati con processi di produzione artificiale) sono materiali plastici con struttura di tipo cellulare che si caratterizzano per ottimi valori di conducibilità termica (quasi tutti inferiori allo 0.050 W/mK) ed elevata resistenza alla diffusione del vapore.
Non a caso, vengono utilizzati efficacemente negli ambienti più umidi della casa.
Tra i vari materiali organici sintetici vi è il polistirene espanso sinterizzato (EPS), polimero termoplastico ricavato dallo stirolo e composto da carbonio, idrogeno e aria (98%).
Questo materiale rappresenta la soluzione più efficace per coibentare l’involucro abitativo nel rispetto degli standard qualitativi previsti dalle normative CE (comunità europea).
Oltre ad essere leggero, traspirante e a bassa conduttività termica, l’EPS ha un ottimo rapporto qualità prezzo. Inoltre, la sua struttura a cellule chiuse lo rende stabile nel tempo, idrorepellente (non assorbe umidità) e impermeabile al passaggio del vapore acqueo.
Un altro materiale dalle ottime proprietà termoisolanti è il poliuretano espanso derivato da polimeri termoplastici o termoindurenti. La schiuma dura alveolare che compone i pannelli è resistente a umidità e alte temperature.
Il polietilene espanso in lastre estruse con struttura a cellule chiuse, prodotto sia nella versione reticolata che non reticolata, presenta una grande versatilità di impiego: gli strati sottili sono compatibili anche con la realizzazione di pavimenti galleggianti.
Tra i principali materiali isolanti inorganici troviamo invece quelli a struttura fibrosa (lana di vetro e lana di roccia), porosa (calcio silicato) e cellulare (vetro cellulare), tutti caratterizzati da un ottimo comportamento al fuoco (sono incombustibili).
Largamente impiegati in bioedilizia e architettura passiva, sia per gli interventi di riqualificazione energetica che nelle nuove costruzioni ad alta efficienza energetica, troviamo infine i materiali isolanti di ultima generazione.
In particolare:
Si tratta di pannelli isolanti a base di minerale in polvere (acido silicico microporoso) che viene pressato e inserito in un involucro di alluminio sottovuoto.
L’elevata capacità isolante dei pannelli vacuum (circa 8 volte superiore ai tradizionali isolanti) è dovuta alla sottrazione di aria dall’interno dei pannelli stessi.
Questa comporta una riduzione della trasmissione di energia per conduzione termica, irraggiamento e convezione, e un conseguente innalzamento del potere termoisolante.
In edilizia i pannelli sottovuoto sono ideali per l’isolamento termico delle facciate continue, delle coperture piane pedonabili e delle pavimentazioni esterne.
I pannelli isolanti termoriflettenti, composti da pellicole di polietilene e ovatte accoppiate su fogli di alluminio puro, si caratterizzano per spessore ridotto ed elevato potere isolante, dovuto soprattutto alla riflessione del calore trasmesso per radiazione.
Impiegati soprattutto su tetti e sottotetti, in estate riescono a respingere efficacemente i raggi UV evitando il surriscaldamento degli ambienti. In inverno, invece, impediscono al calore di uscire (contribuendo a mantenere a lungo il tepore in casa) e limitano il fastidioso fenomeno dell’escursione termica.
Inoltre, gli edifici isolati con i termoriflettenti garantiscono continuità di isolamento termico e più rapida messa a regime dell’impianto di riscaldamento/raffreddamento, con conseguente ottimizzazione dei consumi energetici.
L’aerogel – tra i materiali isolanti più performanti attualmente in circolazione – è una sostanza di consistenza “gellosa” molto leggera, composta dal 98% di aria e dal 2% di silicio amorfo.
Tra le sue principali prerogative c’è quella di assorbire le radiazioni infrarosse: ciò significa dar vita a costruzioni capaci di lasciar entrare la luce solare senza surriscaldare gli ambienti interni.
Con un minimo spessore si può ottenere il massimo dell’isolamento termico: gli eccellenti parametri di conducibilità termica dell’aerogel (pari a 0,015 W/mK) consentono di ridurre drasticamente le dispersioni energetiche.
Allo stesso tempo permettono di recuperare spazio prezioso per gli ambienti residenziali, gli uffici, gli hotel, i negozi e gli altri contesti in cui viene impiegato.
Altro vantaggio di questo innovativo isolante a basso spessore risiede nella linearità della stratigrafia del pannello: lo strato di isolante nanotecnologico in Aerogel viene generalmente accoppiato ad una membrana traspirante in polipropilene armato con fibra di vetro.
La posa in opera – relativamente semplice – è compatibile con l’isolamento termico di facciate esterne, pareti interne, solai e imbotti delle finestre.
Diamo ora un’occhiata ai prezzi medi al metro quadro dei vari materiali isolanti termici utilizzati per coibentare le nuove costruzioni e riqualificare energeticamente il patrimonio edilizio esistente.
I valori di seguito indicati comprendono una stima di massima dei costi, comprensiva di materiali e manodopera: