Scopri come curare un pavimento in cotto e mantenerlo brillante nel tempo, con consigli pratici e una guida ai diversi tipi di cotto italiano.
Ami il fascino senza tempo delle piastrelle in cotto, ma ti preoccupa dover fare i conti con macchie persistenti, usura e perdita di brillantezza? È più che comprensibile.
Infatti, la porosità che le rende vive e traspiranti è la stessa caratteristica che può trasformarle in una spugna per lo sporco se non vengono trattate nel modo giusto. Conoscere le tecniche per pulire e ravvivare il cotto, così come scegliere la varietà più adatta alle proprie esigenze, diventa quindi essenziale per garantire la longevità del pavimento.
Avere un pavimento in cotto, con le sue piastrelle porose e autentiche, significa camminare sulla storia e portare in casa un materiale che respira insieme all’ambiente. La sua pulizia richiede però attenzione e costanza, per proteggere la superficie e conservare quella patina naturale che lo rende unico.
La corretta manutenzione inizia già subito dopo la posa, con un trattamento iniziale idro-oleorepellente da eseguire con l’aiuto di un professionista.
Questo intervento, spesso sottovalutato, consiste nell’applicare un prodotto protettivo che penetra in profondità nel cotto, impedendo a liquidi come olio, vino o caffè di filtrare e generare macchie permanenti. Il risultato è un pavimento molto più semplice da mantenere e capace di resistere nel tempo.
Per la pulizia quotidiana è sufficiente rimuovere polvere e residui con una scopa a setole morbide, evitando strumenti abrasivi che potrebbero graffiare la superficie. Quando serve un lavaggio più accurato, invece, si può utilizzare un panno in microfibra ben strizzato e una soluzione di acqua tiepida con detergente neutro. L’asciugatura finale è fondamentale dopo ogni lavaggio per scongiurare la formazione di aloni, mentre un trattamento ravvivante periodico riporta luminosità e vitalità al colore originale.
Per il pavimento in cotto i rimedi naturali funzionano sorprendentemente bene. Il vantaggio di queste soluzioni è che non solo rispettano l’ambiente, ma sono anche facilmente reperibili rendendo la pulizia quotidiana a portata di dispensa.
Uno degli ingredienti più noti ed efficaci, ad esempio, è il sapone di Marsiglia. Sciolto in acqua tiepida, diventa un ottimo detergente naturale dal potere sgrassante che rispetta la patina protettiva del cotto, lasciando un profumo gradevole e superfici pulite in profondità.
Un’altra soluzione molto apprezzata è quella a base di acqua e aceto, utile soprattutto per ravvivare il colore e sciogliere eventuali residui di calcare o sporco accumulato. Tuttavia, l’aceto va usato con moderazione e mai puro, poiché rischia di rendere il pavimento opaco se applicato in modo scorretto.
Qualche cucchiaio in un secchio d’acqua è sufficiente per igienizzare e combattere le efflorescenze saline, quelle antiestetiche macchie bianche che a volte affiorano sulle piastrelle in cotto.
In alternativa all’aceto, per macchie particolarmente ostinate, si può ricorrere al bicarbonato. In questo caso, basta preparare una pasta leggera da applicare sulle zone interessate, lasciandola agire per qualche minuto prima di risciacquare.
Un pavimento in cotto posato all’aperto è esposto a condizioni molto più impegnative rispetto a quello interno. Pioggia, sbalzi termici, muschio e sporco urbano mettono a dura prova le superfici, rendendole soggette a macchie poco gradevoli alla vista.
In questi casi serve quindi intervenire con una pulizia più decisa, ma pur sempre rispettosa della natura porosa del cotto. L’asportazione di polvere, foglie e detriti con scope robuste o soffiatori dev’essere molto frequente, così da evitare che lo sporco si accumuli nelle fughe.
In autunno e primavera è utile poi programmare un lavaggio profondo con prodotti specifici per pavimenti in cotto esterni, che aiutano a sciogliere incrostazioni e macchie lasciate dagli agenti atmosferici.
Se lo sporco è particolarmente ostinato, si può ricorrere a una pulizia con idropulitrice, purché usata a pressione moderata per non danneggiare le fughe.
In caso di efflorescenze saline (tipici depositi biancastri che affiorano in superficie a causa dell’umidità) esistono trattamenti professionali a base di acidi tamponati che eliminano i residui senza danneggiare la superficie.
Infine, per un pavimento in cotto da esterni, la prevenzione rimane l’arma più efficace. Ciò significa assicurarsi che la posa favorisca il deflusso dell’acqua e, soprattutto, applicare periodicamente un trattamento idrorepellente di alta qualità.
Con il passare del tempo anche il pavimento in cotto meglio mantenuto tende a perdere la sua vivacità originaria. Il colore si spegne, le superfici appaiono opache e la sensazione generale è quella di un pavimento stanco e trascurato.
Quando le mattonelle assumono questo aspetto, si può intervenire anche in autonomia con un trattamento ravvivante e rigenerante. La prima cosa da fare è una completa deceratura, ossia la rimozione profonda di vecchi strati di cera, olio e sporco accumulati nel tempo.
Per farlo si utilizzano specifici prodotti deceranti, da distribuire uniformemente sul pavimento e da lasciar agire secondo le indicazioni. Una volta risciacquata e asciutta la superficie, questa si presenta porosa e pronta a ricevere nuove cure.
A questo punto si può applicare una mano di cera protettiva specifica per cotto, da scegliere in base all’effetto desiderato tra satinato o lucido. La cera non solo ridona splendore e profondità al colore, ma crea anche un nuovo strato protettivo.
Come alternativa naturale, molto apprezzato è l’uso dell’olio di lino cotto, che penetra in profondità nei pori del materiale e ne ravviva le tonalità. L’ideale è stendere questi prodotti con un panno morbido, seguendo i movimenti delle mattonelle per un risultato uniforme.
Quando si parla di pavimento in cotto si entra in un mondo fatto di tradizione, artigianalità e diversità territoriali che rendono questo materiale unico in ogni sua variante. Non esiste infatti un solo tipo di cotto, ma tante interpretazioni che rispecchiano la storia e la cultura delle diverse regioni italiane.
Una distinzione importante però viene fatta anche sul tipo di lavorazione, manuale o industriale, che incide sull’estetica e sulle prestazioni.
Le mattonelle in cotto prodotte artigianalmente hanno un aspetto più rustico. Può capitare che siano presenti impronte, orme di uccelli o altri animali se le piastrelle sono state fatte asciugare all’aria aperta. Il grande vantaggio dei pavimenti in cotto artigianali è di riuscire a mascherare bene nel tempo l’usura.
D’altro canto, le mattonelle prodotte industrialmente costano meno e hanno un aspetto e una struttura visiva più uniforme. In questo caso, le piastrelle sono tagliate industrialmente e la temperatura nei forni elettrici è tenuta sotto stretto controllo. Il risultato finale, rispetto ai pavimenti per interni artigianali, è la presenza di minori “difetti” e “imperfezioni”. Sono la scelta ideale per conferire un look rustico ma allo stesso tempo delicato a case più moderne.
Il cotto toscano è forse la variante più conosciuta e apprezzata, simbolo della tradizione artigiana di questa regione. Si caratterizza per un colore caldo che varia dal rosato delle crete senesi al rosso intenso dell’Impruneta, sfumature che lo rendono adatto ad ambienti rustici e contemporanei.
La porosità gli conferisce traspirabilità, ma al tempo stesso richiede trattamenti adeguati per evitare l’assorbimento di macchie. È senza dubbio un pavimento che dona un senso di autenticità e che, una volta posato, diventa protagonista indiscusso degli spazi.
Molti lo scelgono non solo per gli interni ma anche per pavimenti in cotto esterni, come loggiati e terrazze, grazie alla sua resistenza se correttamente trattato con prodotti impermeabilizzanti.
Sia quando lavorato a mano che a macchina, conserva sempre una personalità forte e riconoscibile, capace di adattarsi a contesti storici e a progetti contemporanei.
Il cotto Fiorentino è una variante di quello toscano che possiede un’identità e un’anima tutte sue, intrinsecamente legate alla storia e all’arte della culla del Rinascimento.
Lo si riconosce per il colore, un rosso più caldo e omogeneo (il famoso “rosso fiorentino“) che pavimenta molti palazzi nobiliari, chiese e piazze della città. La lavorazione artigianale, unita a una cottura attenta, dona al pavimento finito un aspetto vissuto e vibrante, capace di dialogare perfettamente sia con arredi antichi che contemporanei. È spesso preferito per gli interni, dove la sua superficie più liscia e la sua tonalità calda e avvolgente creano un’atmosfera intima e sofisticata.
Scendendo in fondo allo stivale, il pavimento in cotto cambia anima, diventa meno formale delle varianti toscane e si veste dei colori caldi e luminosi del Mediterraneo.
Il cotto Siciliano è caratterizzato da una palette cromatica ricca e vibrante, che include tonalità rosso ruggine, ocra e marroni scuri a causa delle argille locali particolarmente ricche di minerali.
Ciò che lo rende davvero speciale è la sua forte impronta artigianale. Le piastrelle di questa tipologia vengono spesso realizzate con tecniche tradizionali che ne esaltano quelle piccole imperfezioni che sono il pregio di un lavoro manuale.
Questa matericità rende il cotto Siciliano capace di integrarsi con l’architettura mediterranea, creando armonia con pietra, legno e vegetazione. Per questo motivo può essere impiegato anche per rivestimenti verticali e decorazioni, dando continuità stilistica tra pavimento e pareti.
Nel cuore verde d’Italia, si trova la variante del cotto Umbro, riconoscibile per il suo aspetto artigianale e l’omogeneità del colore tendente al rosato chiaro e al beige.
Questa caratteristica lo rende una scelta ideale per chi desidera un pavimento in cotto capace di ampliare visivamente gli spazi e a creare un’atmosfera luminosa. La sua eleganza discreta si adatta bene a case di campagna, casali ristrutturati o interni che vogliono evocare un’atmosfera tradizionale senza eccessi cromatici.
La lavorazione segue quasi sempre metodi artigianali e conferisce al materiale la tipica superficie leggermente irregolare che dona personalità e unicità a ogni piastrella.
La scelta di un pavimento in cotto è un investimento importante per l’estetica e la funzionalità della propria casa. La qualità delle piastrelle, così come quella dei prodotti per la posa e il trattamento, è fondamentale per un risultato che sia non solo bello, ma anche duraturo.
È qui che l’esperienza di un rivenditore specializzato fa la differenza. Affidarsi a dei professionisti significa ricevere supporto in ogni fase del progetto, dalla selezione del cotto più adatto fino all’indicazione dei trattamenti migliori per proteggerlo e valorizzarlo.
Nei punti vendita del Gruppo Made, troverai una vasta esposizione di pavimenti e un team di professionisti pronti ad ascoltare le tue esigenze. Potrai toccare con mano la matericità delle diverse finiture, confrontare le sfumature di colore e ricevere una consulenza personalizzata per trasformare la tua idea in realtà. Vieni a trovarci nello showroom più vicino a te, per scoprire la qualità dei nostri materiali e l’esperienza che mettiamo al tuo servizio ogni giorno.
