Che cos’è un termoarredo? Forse lo abbiamo già visto a casa di qualche amico, lo abbiamo apprezzato, ma non sapevamo di cosa si trattasse. Oggi cogliamo l’occasione per spiegare cos’è, come funziona e i suoi risvolti positivi nell’interior design di casa.
Quando pensiamo a come riscaldare casa, in automatico ci viene in mente il radiatore, o termosifone, nelle forme e nei colori che usualmente incontriamo nelle case. Certo, oltre a questo ci sono anche i sistemi alternativi ad aria, i ventilconvettori. Questi sono più spesso impiegati negli ambienti di lavoro, come per esempio gli uffici.
Nel suo aspetto più tradizionale, è composto da massicci termosifoni in ghisa. Questo modello ha popolato le case dei nostri genitori e dei nostri nonni per lungo tempo e, anche se si tratta di una tecnologia datata, ammettiamo che la ghisa è comunque molto performante per questo tipo di utilizzo. Infatti, si tratta di un materiale molto pesante che necessita tempo per riscaldarsi ma, una volta raggiunta la temperatura, rimane caldo a lungo anche dopo lo spegnimento della caldaia.
Il limite di questi radiatori è il loro grande peso, che rende davvero difficile maneggiare, smontare o installare termosifoni nuovi.
Per questo sono stati poi sviluppati i termosifoni in alluminio e ora si impiega in abbondanza l’acciaio.
In acciaio sono costruiti i termoarredi. Ovvero, semplicemente termosifoni che però sono disegnati e prodotti con un design di stile, che possa dare senso e personalità all’ambiente in cui vengono collocati.
In effetti questo principio non è così eccentrico. Nelle case signorili del novecento spesso si trovavano radiatori con decori floreali e con gli appoggi a terra a forma di zampe animali. Quindi l’idea di fare del bisogno del radiatore un’occasione di creatività è storicizzabile.
Chiaramente, ad oggi parliamo di altri tempi, altri gusti e, pertanto, altri stili.
Il termoarredo verticale si sviluppa normalmente con dei tubolari ad andamento appunto verticale. Semplici e minimali, costituiscono una figura che pare essere una tela contemporanea prestata ad uno scopo pratico. Il termo arredo, avendo infatti di base sempre la funzione principale di riscaldare gli ambienti, viene dimensionato a tale fine. Maggiore il volume dell’ambiente, maggiore sarà il termoarredo. Il disegno ad andamento verticale è spesso impiegato nelle zone giorno, come per esempio il living, dove si integra con l’ambiente in modo sobrio ed elegante.
Per via dell’andamento rettilineo dal basso verso l’alto, questo tipo di design tende a conferire una suggestione visiva alle persone, e l’ambiente sembrerà più alto.
Nel caso del termoarredo orizzontale, invece, i tubolari hanno disposizione parallela al pavimento. Pertanto, normalmente sono più corti altrimenti occuperebbero un’intera parete in orizzontale. Ma non è per forza detto. Infatti, si trovano nel mercato anche alcuni modelli costituiti di pochi tubolari paralleli fra loro, appena 4 o 5, ma molto lunghi. Questi vengono spesso impiegati per essere installati a parete sopra la vasca da bagno.
Ovviamente, un andamento del genere tende ad allargare la stanza e ogni elemento costituisce un appiglio dove appendere gli asciugamani.
Infine, uno sguardo alla soluzione elettrica. Il termoarredo viene normalmente alimentato ad acqua, come un qualunque termosifone. E, proprio per questo, un problema che lo affligge è la necessità di un adduzione senza la quale non è possibile installarlo. Quindi, posizionare un termoarredo in una posizione nuova, significa inevitabilmente fare dei lavori edili.
In quest’ottica, il termoarredo elettrico ci salva da ogni problema. Infatti, lo possiamo alimentare semplicemente innestando la spina nella presa della corrente.
Se vogliamo essere scrupolosi, l’unico neo di cui preoccuparsi potrebbe essere la presenza del cavo di alimentazione che può risultare visivamente seccante alla vista. In merito, una soluzione potrebbe essere quella di realizzare una controparete in cartongesso dietro la quale alloggiarlo.