Tra i metodi per isolare termicamente la propria casa si sente parlare spesso del ricorso alla schiuma poliuretanica. Si tratta di una soluzione efficace per migliorare il benessere dentro un’abitazione, ma è valida per tutte le situazioni? Vediamo i pro e i contro.
Abbiamo più volte detto che il comfort abitativo in una casa è dovuto soprattutto al benessere termico, cioè alla percezione del giusto livello di temperatura – sia in estate sia in inverno. Questo può essere raggiunto grazie al corretto isolamento termico che, se eseguito a regola d’arte e con materiali di qualità, è in grado di garantire anche un importante risparmio in bolletta.
Tra i vari metodi e materiali con cui è possibile coibentare un edificio c’è anche la schiuma poliuretanica, un materiale poliedrico che si presta a molti utilizzi in campo edilizio, tra i quali quello di isolare termicamente una struttura.
In questo articolo ci occuperemo proprio di quest’ultimo caso d’uso, andando a vedere quando conviene ricorrere alla schiuma di poliuretano (SPF) e analizzandone pregi e difetti.
La schiuma poliuretanica è uno dei prodotti più versatili presenti in commercio e, proprio per questo, se ne possono trovare diverse tipologie a seconda della finalità d’uso.
Si tratta di poliuretano arricchito con sostanze espandenti e venduto in bombolette che, una volta spruzzato, si espande aderendo alla superficie con cui entra in contatto.
In commercio esistono due tipi di schiuma poliuretanica isolante:
L’isolamento termico di una casa può essere fatto con entrambe le tipologie di schiuma poliuretanica, sia a celle chiuse sia a celle aperte.
Viste le differenze nella formulazione si prestano a diversi lavori in campo edilizio per quanto riguarda la coibentazione.
In particolare, il poliuretano a celle chiuse è perfetto per:
La schiuma isolante a celle aperte si presta, invece, per coibentare le intercapedini attraverso la tecnica dell’insufflaggio.
La schiuma poliuretanica, come visto sopra, si presta ottimamente come isolante termico a tutto tondo di una abitazione, dalle grandi superfici alle piccole sigillature dei vuoti termici.
Tra i numerosi vantaggi della schiuma poliuretanica per la coibentazione possiamo enumerare i seguenti 10 principali:
Non ci sono delle vere e proprie controindicazioni nell’utilizzo della schiuma poliuretanica per isolare una casa, ma vi sono dei piccoli accorgimenti a cui prestare attenzione in alcune determinate situazioni per far sì che la schiuma isolante sia perfettamente performante.
Un nemico della schiuma poliuretanica sono sicuramente i raggi UV diretti quindi, quando spruzzata sulle pareti esterne o sulle coperture per isolare, è bene prevedere una copertura oppure un trattamento con una resina resistente agli UV.
La schiuma a celle aperte è, inoltre, sensibile all’acqua e all’umidità, motivo per cui è raccomandato l’utilizzo sono all’interno dell’intercapedine. In questo caso, inoltre, è raccomandato valutare bene la robustezza del materiale di cui è costituita la parete poiché, se fragile, potrebbe deformarsi durante l’espansione della schiuma poliuretanica.
In questo articolo abbiamo visto come la schiuma poliuretanica, tra i molti campi di utilizzo a cui si presta, sia ottima come isolante termico sia della struttura degli edifici sia dei vari componenti, come sottotetti, porte, finestre e cassonetti delle tapparelle.
Il consiglio è sempre quello di affidarsi ai migliori prodotti e, soprattutto, a personale esperto per eseguire i lavori, poiché l’uso della schiuma poliuretanica richiede una certa attenzione durante la messa in posa.
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