Quando si parla di isolamento della casa, non si può non menzionare il ponte termico.
Si tratta di un fenomeno pericoloso e quindi fondamentale da evitare applicando l’isolamento a cappotto ed eseguendo dei lavori di risanamento ad hoc.
In questo articolo approfondiremo alcune tematiche centrali quali:
Analizziamo ciascun punto singolarmente.
Il ponte termico è propriamente un punto freddo in cui vi è un flusso di calore tra l’ambiente interno e lo spazio esterno e dove, quindi, vi è una dispersione di calore dovuta ad una discontinuità di materiali in un punto specifico.
Generalmente, i ponti termici si possono manifestare quando non vi è alcun tipo di isolamento termico, per esempio:
I ponti termici, di solito, si trovano nel nodo solaio intermedio e parete verticale, nei cassonetti delle finestre e delle porte finestre, nel solaio di copertura o anche in quello a contatto col terreno e con le fondamenta.
Si tratta di un problema strutturale che va risolto quanto prima. A seguire, alcuni consigli per occuparsene al meglio.
Ci sono tre possibile vie per risolvere i ponti termici:
Nel primo caso è necessario affidarsi ad un progettista e proseguire con i lavori di eliminazione di tutti i ponti termici.
In un progetto di questo tipo, il progettista può essere affiancato da un consulente per infissi che potrebbe dare il proprio contributo nel miglioramento del raccordo muro.
Mentre nel caso di una ristrutturazione o di una sostituzione degli infissi, per eliminare o ridurre il ponte termico occorrerà affidarsi ad un artigiano.
Fondamentalmente i ponti termici si risolvono con l’equilibrio. Ecco 3 soluzioni per risolverlo o ridurlo.
Il caso più diffuso è la soglia o la banchina passante che si verifica quando la lastra di marmo del davanzale – o, eventualmente, in granito o altra pietra – dall’esterno arriva all’interno dell’immobile.
Passando da fuori e arrivando dentro, trasmette il freddo in inverno e il caldo in estate.
Si risolve tagliando la lastra e interrompendo il ponte termico, andando ad inserire un materiale isolante. Infine, si potrà montare l’infisso.
Separando le soglie, la lastra interna e quella esterna verranno, per l’appunto, separate per interrompere la conduzione di freddo o di caldo.
A grandi linee è la stessa procedura che sta alla base della costruzione di infissi a taglio termico con vetro doppio, e per estensione di tutto ciò che viene costruito a ribaltina, caratterizzato da un materiale isolante nel mezzo.
In questo modo viene eliminato il ponte termico, poiché non vi è più continuità tra il freddo o il calore che assorbe la lastra esterna e che poi trasmette all’interno.
Anche il cassonetto è uno dei ponti termici più diffusi.
Se, ad esempio, si procede cambiando un serramento con un altro in classe A con un’elevata prestazione energetica, ma si tiene il vecchio cassonetto, si verrà a creare un ponte termico.
Il cassonetto diverrà il cosiddetto punto freddo e genererà muffa o condensa. Per risolvere il problema in questo caso, occorre installare un cassonetto con delle prestazioni in linea con quelle dell’infisso.
Mai commettere l’errore di installare un nuovo infisso senza sostituire o isolare i cassonetti.
Il modo migliore per risolvere il ponte termico di balconi e finestreè quello che impone anche la normativa: applicare uno strato isolante, il cosiddetto isolamento a cappotto.
Applicando lo strato isolante all’esterno dell’edificio, compresa la copertura e il solaio a contatto col terreno, si potranno eliminare i ponti termici e, quindi, le dispersioni di calore.
Si tratta di un lavoro complesso che richiede le mani di un esperto, motivo per cui consigliamo sempre di rivolgersi ad un team specializzato.