Riscaldamento a pavimento: funzionamento, pro e contro

21/10/24

Scopri come funziona il riscaldamento a pavimento, i suoi vantaggi e svantaggi. Leggi la guida completa e valuta se è l’impianto giusto per la tua casa.

Dal punto di vista tecnico, il sistema di riscaldamento dell’abitazione rappresenta uno dei punti salienti della progettazione e delle lavorazioni. Quello installato sotto il pavimento è una soluzione sempre più diffusa, apprezzata per il comfort e l’efficienza.

Tuttavia, come ogni tipo di impianto termico, presenta pro e contro che devono essere attentamente valutati prima di procedere all’installazione.

Dunque, se stai ristrutturando o costruendo casa e ti chiedi se il riscaldamento a pavimento sia la scelta giusta per te, siamo qui per aiutarti. Questa guida ti spiegherà come funziona, quali sono i suoi vantaggi e svantaggi, e in quali casi conviene installarlo.

Come funziona il riscaldamento a pavimento

Il riscaldamento a pavimento, detto anche a pannelli radianti, è un sistema di riscaldamento che distribuisce il calore attraverso una serpentina inserita nel massetto impiantistico. Questa viene percorsa dall’acqua proveniente dalla caldaia e cede calore al massetto in calcestruzzo apposito, che lo diffonde in tutta la casa uniformemente.

A differenza dell’impianto tipico a radiatori, la temperatura dell’acqua è più bassa e lavora sui 30-35 gradi circa.

Anche il metodo di funzionamento è diverso. Nel caso dei termosifoni, il calore si trasferisce per convezione grazie agli spostamenti di masse di aria calda. Nel caso dei pannelli radianti, per irraggiamento dal basso verso l’alto.

Da queste differenze possiamo dedurre i principali vantaggi dell’impianto radiante:

  1. Assenza di punti freddi e calore uniforme;
  2. Maggiore efficienza energetica, poiché opera a basse temperature;
  3. Ambienti salubri, poiché il calore si propaga per irraggiamento e non si alza la polvere;
  4. Maggiore spazio, poiché quello occupato dai radiatori viene risparmiato.

Il vantaggio principale di questo sistema, però, è il benessere abitativo incomparabile dato dalla sensazione di calore avvolgente che si avverte in tutta la casa. Oppure il piacere di poter camminare a piedi nudi su un pavimento tiepido durante l’inverno.

Nonostante questo, però, ci sono altri aspetti da conoscere e valutare per poter dire che l’impianto radiante è giusto per te. Vediamo, quindi, quando conviene e quali sono gli eventuali svantaggi.

Riscaldamento a pavimento: come funziona

Quando conviene il riscaldamento a pavimento?

Il riscaldamento a pannelli radianti, come visto, ha molti vantaggi ma le sue caratteristiche ne rendono ideale l’adozione in determinate situazioni.

Ad esempio, conviene in abitazioni molto grandi o con soffitti alti, dove il riscaldamento tradizionale potrebbe non distribuire il calore in modo uniforme.

È una scelta eccellente, poi, se si è interessati a un impianto esteticamente discreto, in quanto non richiede l’installazione di elementi visibili come i termosifoni.

Anche se stai pensando di ristrutturare casa o costruire ex novo, potrebbe essere il momento giusto per valutare l’impianto radiante poiché per installarlo è necessario sollevare il pavimento.

Inoltre, questo metodo è particolarmente efficiente proprio nelle case con buone prestazioni energetiche e ben coibentate, dove può ridurre i costi energetici a lungo termine in modo efficace. In vecchie costruzioni, invece, potrebbe non essere così conveniente rispetto ad altri tipi di impianti.

Quali sono gli svantaggi del riscaldamento a pavimento?

Abbiamo appena detto che l’installazione di un impianto a pavimento è particolarmente consigliata in fase di ristrutturazione o nuova costruzione. Da questo, è facile intuire un primo possibile svantaggio: il costo iniziale elevato.

L’installazione può costare fino al 25-35% in più rispetto al sistema tradizionale. E, in generale, è corretto valutare una forbice di spesa che va dai 50 ai 110 euro a metro quadrato. Tuttavia, il ridotto consumo energetico permette un oggettivo risparmio stimabile all’incirca sul 15-25% all’anno.

Anche la messa in opera richiede tempistiche mediamente più lunghe e non sempre è compatibile con tutti i tipi di pavimentazione.

Un’altra peculiarità da tener presente è legata al tempo di reazione. Poiché il riscaldamento avviene tramite la massa del pavimento e a bassa temoeratura, il calore impiega più tempo a diffondersi. Un’attesa ampiamente compensata, però, da un comfort termico e una resa energetica ottimali.

Infine, va considerato che la manutenzione può risultare complicata: eventuali guasti nelle tubature possono richiedere l’apertura del pavimento per essere riparati, con conseguenti disagi e costi. Prima di optare per questa soluzione, dunque, è bene valutare attentamente anche questi aspetti.

Riscaldamento a pavimento: pro e contro
Riscaldamento a pavimento: funzionamento, pro e contro

Quando è possibile installare un impianto a pavimento

L’installazione di un impianto a pavimento è possibile sia in case unifamiliari che in appartamenti. Tuttavia, è importante valutare attentamente le caratteristiche dell’immobile e lo spessore del massetto.

Questo perché il pacchetto dove viene alloggiato l’impianto con tutti i vari spessori aggiuntivi è più consistente rispetto all’usuale. Infatti, si pone normalmente un isolante di qualche centimetro circa al di sotto di tutto, in modo che il calore non si disperda.

Poi, c’è il massetto per le serpentine, un altro massetto per far passare gli impianti e, infine, il pavimento. Tieni conto che un pacchetto del genere può tranquillamente arrivare ai 15 cm ma non superare i 20 cm.

Ciò significa che ci sono anche le altezze interpiano di casa alle quali prestare attenzione per non superare le quote minime per l’abitabilità.

Per questo motivo, è essenziale affidarsi a professionisti che possano valutare la fattibilità del progetto.

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Cosa comporta mettere un impianto di riscaldamento a pavimento

Decidere di installare un impianto di riscaldamento a pavimento ha enormi vantaggi ma comporta una serie di interventi tecnici e logistici.

Prima di tutto, è fondamentale eseguire valutazione energetica della casa per determinare la potenza necessaria a garantire una corretta distribuzione del calore, senza dispersioni e inefficienze. La scelta dei materiali per il pavimento è altrettanto importante: rivestimenti con buona conducibilità termica, come ceramica, gres porcellanato o parquet prefinito, ottimizzano l’efficienza del sistema.

Vista la complessità dei lavori di progettazione e installazione, è consigliabile affidarsi a professionisti qualificati per una messa in opera a regola d’arte.

L’intero processo può richiedere da alcuni giorni a diverse settimane, a seconda delle dimensioni dell’abitazione e della necessità di eseguire lavori preliminari (rimozione del vecchio pavimento o isolamento dell’ambiente). Tuttavia, se posato a regola d’arte, questo impianto offre un comfort ineguagliabile e un notevole risparmio energetico nel lungo periodo.

Ti aspettiamo nei punti vendita del Gruppo Made per fornirti tutte le informazioni di cui hai bisogno sul pavimento radiante e aiutarti a scoprire se è la soluzione più adatta alle tue esigenze.

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