Tecnicamente il seminterrato di un’abitazione è quel piano situato parzialmente sotto il livello del manto stradale. La scelta della destinazione d’uso dipende dal livello di abitabilità del piano stesso.
Generalmente, quando il piano seminterrato è dotato di fonti di illuminazione naturale ed efficaci sistemi di aerazione viene utilizzato come sala hobby, come locale aggiuntivo per una seconda cucina oppure può essere sfruttato come una sorta di dependance della struttura principale e arredato in base alle esigenze (camera da letto, studio, living, ecc.).
Se il locale risulta invece angusto e poco aerato si tende a sfruttarlo come ripostiglio, scantinato o locale tecnico per caldaie e condizionatori. In altri casi è possibile utilizzare il seminterrato per farne un garage o un’officina per piccoli lavori di bricolage e fai da te.
A prescindere dall’utilizzo che intendiamo farne, il piano seminterrato deve mantenere determinati standard di salubrità. In caso contrario non può essere utilizzato neanche come cantina, in quanto l’umidità e la mancanza di aria e luce finirebbero per rovinare qualunque cosa vi venga riposta.
Date le caratteristiche intrinseche del seminterrato, è facile che in questi locali si debbano affrontare problematiche legate alla presenza di umidità.
A rovinare i seminterrati e a provocare umidità e muffa concorrono principalmente 3 fattori:
Per quanto riguarda le fonti di ingresso dell’umidità, possiamo individuarne almeno 3:
Per risanare seminterrato e renderlo agibile è fondamentale individuare e bloccare tutte le fonti di ingresso dell’umidità.
Vediamo in che modo è possibile agire per prevenire o interrompere l’azione corrosiva dell’umidità.
In commercio esistono alcuni prodotti, chiamati intonaci antimuffa o deumidificanti (tutt’altro che economici), sui quali non bisogna fare troppo affidamento in quanto non sono in grado di risolvere il ben più complesso problema dell’umidità nei seminterrati.
Per risanare il seminterrato è possibile adottare una serie di soluzioni, la cui resa ed efficacia dipende soprattutto dallo stato conservativo del seminterrato stesso.
Per questa tipologia di scantinato, si possono adottare due possibili soluzioni:
Un modo efficace per impedire che l’umidità risalga verticalmente nelle pareti di mattoni o pietra fino ad arrivare al piano terra è procedere con l’elettrosmosi attiva, intervento di cui può farsi carico solo una ditta specializzata.
Il lavoro consiste nell’individuare i punti da cui filtra l’umidità e nell’asciugare pareti e pavimento.
Ovviamente, per un risanamento completo del seminterrato, oltre ad asciugare l’umidità attraverso il processo di elettrosmosi attiva, occorre intervenire sul ripristino delle pareti danneggiate (sgretolate, ingiallite, ecc.) con i vari interventi di rasatura pareti, stesura intonaco, stuccatura e pittura finale. L’unico intonaco consentito è quello a base di calce idraulica naturale, mentre è assolutamente da evitare il cemento.
Per l’impermeabilizzazione seminterrato si procede in primo luogo con l’applicazione su tutto il perimetro del locale di contropareti impermeabilizzate in laterizio, che hanno lo scopo di proteggere il seminterrato dalle infiltrazioni orizzontali. Il secondo step consiste nel coibentare, ossia isolare per evitare il contatto tra due sistemi con differenti condizioni termoacustiche. Il terzo passaggio riguarda l’installazione di una barriera idrorepellente ad anello di elettrosmosi attiva, necessaria a bloccare la risalita dell’umidità, che, non trovando sfogo sulle pareti (precedentemente impermeabilizzate), tenderà a salire verso i piani superiori.
Entrambi i metodi presuppongono il mantenimento (o la creazione) di un buon sistema di aerazione del locale, da mantenere attivo sia d’estate che d’inverno per evitare la nuova comparsa di infiltrazioni e umidità.
Per il risanamento dei seminterrati in cui è possibile l’accesso verso l’esterno non occorre rivestire le pareti, che potranno mantenere la loro struttura originaria.
Per prima cosa occorre far asciugare i muri, così da poter poi rimuovere tutti i vecchi cristalli dei sali presenti sulle pareti. Stesso procedimento per il pavimento.
Il successivo passaggio consiste nel posizionamento di una barriera alla risalita, posta il più vicino possibile al pavimento, con l’obiettivo di bloccare l’ingresso dell’umidità proveniente dalle pareti.
Infine, per evitare le infiltrazioni orizzontali provenienti dalle pareti contro-terra, l’azione di intervento consiste nell’impermeabilizzare le pareti esterne con un buon intonaco, avendo premura di portare lo scavo ad un livello inferiore rispetto alla barriera per la risalita. All’esterno lo scavo dovrà essere colmato e drenato, onde evitare una pressione idraulica eccessiva e un conseguente rischio di frana.
Vediamo qui di seguito il costo medio degli interventi di risanamento seminterrato: