Come intuibile, il pavimento flottante è chiamato anche sopraelevato perché essendo poggiato su strutture di metallo o di plastica prevede un piano di calpestio appunto sopraelevato, e non posato sul sottofondo. Vediamo quali sono le diverse tipologie di pavimento flottante, quali sono più adatte per l'interno e quali per l'esterno e i suoi prezzi medi.
Il rifacimento del pavimento è, dopo la ritinteggiatura delle pareti e il rifacimento degli arredi, uno dei modi più impiegati per ristrutturare casa rinnovandone gli ambienti.
Tuttavia possiamo immaginare anche qualcosa lontano dall’idea classica in base alla quale il piastrellista arriva in cantiere, impasta la colla e posa le piastrelle praticando tagli.
Esiste infatti, oltre alla tipologia di posa a umido, anche la tipologia di posa a secco. In poche parole, oltre a servirsi di malte, colle e incollare permanentemente le piastrelle, è possibile anche realizzare un pavimento flottante.
In questo articolo approfondiremo:
Il pavimento flottante, detto anche galleggiante o sopraelevato, costituisce davvero un nuovo modo di concepire la posa in opera e la fruizione del pavimento.
Avevamo toccato l’argomento tempo fa parlando del “Parquet prefinito flottante: prezzi di posa e opinioni comuni”. Ora affrontiamo il tema da vicino, analizzando bene questa tecnologia e le possibilità che ci concede.
Il pavimento classico prevede come detto la posa tramite colla, che sia sul massetto oppure direttamente in sovrapposizione al pavimento esistente. Si tratta quindi di un sistema a umido.
Nel caso dei pavimenti flottanti, invece, possiamo fare a meno di questo processo tramite il funzionamento del sistema a secco.
Esistono, come accennato, pavimenti flottanti o galleggianti.
Nel caso della soluzione galleggiante la posa prevede quanto segue:
Al di sotto del pavimento si sviluppa un mondo a parte. Infatti, mentre nelle soluzioni usuali gli impianti viaggiano all’interno del massetto impiantistico, con questa soluzione innovativa possiamo fare passare il tutto liberamente nell’intercapedine che rimane libera: forassiti per l’impianto elettrico, tubi dell’acqua, tubi del riscaldamento, tubi di scarico, linee internet, linee telefoniche e tutto il resto.
Questa soluzione è assolutamente vantaggiosa negli uffici di una certa importanza in cui lo spostamento e l’aumento delle postazioni di lavoro possono necessitare modifiche all’impianto.
Con la soluzione galleggiante, è sufficiente alzare quattro piastrelle e si può lavorare in libertà sui cavi sottostanti, senza opera alcuna di demolizione.
Parallelamente al pavimento galleggiante si aggiungono le varianti flottanti date dalla posa delle piastrelle direttamente a terra con l’interfaccia, al massimo, di un semplice materassino di 2-3 millimetri di spessore con funzione riparatoria e di isolamento acustico.
In questo caso, quindi, non siamo più in presenza dei supporti metallici sottostanti.
Un materiale molto impiegato in queste circostanze è il PVC, ovvero il polivinilcloruro. Esso è economico, riproduce numerosissimi effetti di finitura e si lavora addirittura con un semplice cutter. Quindi, la posa è del tutto facilitata.
Quanto detto per il PVC vale anche per il legno, e cioè per il parquet. Di fatto, possiamo mettere in opera un parquet tramite incollaggio oppure a secco con il posizionamento, come visto, di un materassino sottostante. Il risultato finale è del tutto garantito in entrambi i casi.
È da sottolineare che il pavimento sopraelevato è idoneo sia in ambienti interni sia in ambienti esterni. Addirittura, negli esterni può essere davvero più utile che negli interni per la sua praticità. Infatti ci permette di non realizzare ulteriori massetti che appesantiscano la terrazza nel caso ci troviamo in quota e non richiede particolari soluzioni impermeabilizzanti. Posizionandoci semplicemente sopra il solaio, abbiamo la possibilità di lasciar percolare l’acqua meteorica attraverso i giunti delle piastrelle e quindi le lavorazioni da svolgere sono minime.
Infine, proviamo a fare il punto sui prezzi prezzi del pavimento flottante e di questi sistemi di posa.
Si tratta di un’operazione complessa, in quanto come visto ne esistono numerosi e quando usiamo il termine flottante vogliamo semplicemente dire che il sistema non prevede l’incollaggio, al di là della tecnica e dei materiali impiegati.
Per fare un esempio specifico sul pavimento galleggiante, nel caso del gres, abbiamo che la posa delle sottostruttura può costare dai 15 ai 40 euro a metro quadrato circa (molto dipende dall’altezza del sistema). Le piastrelle soprastanti, invece, possono costare dai 20 ai 60 euro a metro quadrato.
Nel caso del parquet flottante, invece, di fatto la materia prima ci può costare dai 40 ai 70 euro a metro quadrato per un buon parquet, prezzo al quale aggiungere pochi euro per il materassino e 10-15 euro a metro quadrato per la posa.