Vuoi sapere come trasformare la vasca in doccia in modo semplice e sicuro? Scopri tutto ciò che devi considerare prima di iniziare i lavori nel bagno.
Probabilmente il bagno è uno degli spazi di casa che più risente dei cambiamenti nella vita quotidiana. Le esigenze evolvono, così come le abitudini. E la vasca, da simbolo di relax, può diventare un elemento ingombrante, poco pratico o addirittura poco sicuro, soprattutto in presenza di anziani.
È proprio per questo che molte persone scelgono di trasformare la vasca in doccia, guadagnando spazio, funzionalità e un’estetica più moderna. Non si tratta, però, di un intervento da sottovalutare.
Questa guida nasce proprio per darti informazioni su tutte le valutazioni da fare prima di cominciare i lavori, dai vantaggi alle accortezze in fase progettuale, fino ai professionisti da coinvolgere.
Come detto, l’esigenza di trasformare la vasca in doccia nasce spesso da un cambiamento nelle abitudini e nello stile di vita. Il bagno è sempre di più lo spazio di casa in cui funzionalità e comfort devono incontrarsi, senza rinunciare al design.
Dal punto di vista funzionale, cambiare la vasca con una doccia rappresenta una delle soluzioni più richieste, soprattutto da chi desidera guadagnare spazio e migliorare l’accessibilità.
Una doccia, anche di dimensioni generose, occupa solitamente meno volume di una vasca, donando all’ambiente un aspetto più ampio, ordinato e arioso. Questo spazio recuperato può essere reinvestito in modo intelligente, magari per aggiungere un mobile contenitore o semplicemente per godere di una maggiore libertà di movimento.
Dal punto di vista dell’accessibilità, invece, le moderne docce walk-in abbattono ogni barriera architettonica, garantendo un comfort d’uso impareggiabile per chiunque.
Non mancano anche i vantaggi sul fronte della sostenibilità e del risparmio. Farsi una doccia rapida consuma molta meno acqua che riempire una vasca, un risparmio concreto sulle bollette e una scelta più rispettosa delle risorse idriche del pianeta.
Tuttavia, non si tratta di una sostituzione semplice. Dietro alla decisione di eliminare la vasca si nascondono aspetti tecnici e progettuali che vanno valutati attentamente per evitare spiacevoli sorprese.

Prima di mettere mano al martello e smantellare la vecchia vasca, è essenziale fare alcune valutazioni. Non tutte le stanze da bagno sono uguali, così come non lo sono gli impianti esistenti e la conformazione degli spazi.
La prima analisi va fatta proprio sull’impianto idraulico per verificare la posizione dello scarico e la sua compatibilità con il nuovo piatto doccia. Se è troppo distante o ha pendenze poco favorevoli, potrebbe essere necessario intervenire sul massetto o rialzare leggermente la base della doccia.
Anche le dimensioni contano. Non tutte le docce sono uguali, e non sempre il vano lasciato libero dalla vasca corrisponde perfettamente a quello del nuovo piatto.
In alcuni casi sarà utile realizzare delle docce su misura o utilizzare pannelli di compensazione per un’estetica pulita e funzionale.
E ancora, attenzione ai rivestimenti. Se non si vuole rifare completamente la parete, esistono soluzioni che permettono di coprire le aree scoperte dalla vasca con materiali coordinati o decorativi, mantenendo un alto livello estetico.
Infine, la scelta del materiale del piatto doccia, del box e della rubinetteria va fatta con attenzione all’armonia estetica. Una consulenza con un professionista può aiutarti a evitare errori progettuali e a ottenere un risultato personalizzato.

Una volta presa la decisione e verificata la fattibilità tecnica, è il momento di passare all’azione. Trasformare la vasca in doccia non è complesso, ma richiede precisione, competenze tecniche e materiali adeguati.
La prima fase è la rimozione della vasca, che deve essere effettuata con attenzione per non compromettere pavimento e pareti. In genere si smantella anche parte del rivestimento murale adiacente, così da avere pieno accesso alla zona interessata e preparare la superficie per la nuova installazione.
Liberato lo spazio, si esegue il controllo del sottofondo e si analizza lo stato dell’impianto idraulico. È qui che si verificano la pendenza dello scarico e lo stato delle tubazioni esistenti e si eseguono i necessari adattamenti. Una progettazione attenta in questa fase permette di prevenire future perdite o problemi di reflusso.
Dopo la preparazione del fondo si procede con la posa del piatto doccia, che in base alle esigenze estetiche e funzionali può essere in ceramica, resina o materiali compositi. Si installano quindi soffione, rubinetteria e box, e si rifiniscono le pareti con il rivestimento scelto (gres porcellanato, resina, pannelli decorativi impermeabili).
Con la giusta pianificazione e un team di professionisti esperti, tutto può avvenire in due o tre giorni, riducendo al minimo i disagi per chi vive in casa.

Affrontare un rinnovamento così specifico come la sostituzione della vasca richiede competenza, affidabilità e una visione d’insieme che solo un partner esperto può garantire. Affidarsi al fai da te per questo tipo di intervento è dunque fortemente sconsigliato, a meno che tu non sia del settore.
Il rischio di danneggiare gli impianti o compromettere la tenuta dell’acqua è concreto, senza contare i costi maggiori in caso di interventi correttivi successivi.
Il Gruppo Made, con i suoi punti vendita distribuiti su tutto il territorio italiano, è il riferimento ideale per chi vuole trasformare la vasca in doccia. Nei nostri showroom trovi piatti doccia, box, rivestimenti, rubinetteria e sistemi di scarico delle migliori marche, con soluzioni pensate per ogni esigenza e fascia di prezzo.
I nostri consulenti sanno come interpretare i vincoli tecnici e architettonici, consigliarti sui materiali più adatti e suggerire abbinamenti estetici coerenti con il tuo stile. Inoltre, grazie alla rete di professionisti e installatori partner, possiamo accompagnarti in ogni fase, dal rilievo misure alla consegna finale.
