Cappotto termico esterno: quali svantaggi da tenere in considerazione?

18/11/21
Si sente tanto parlare di cappotto esterno nell’ambito delle ristrutturazioni edilizie e riqualificazioni energetiche. Ma a cosa serve esattamente il cappotto termico esterno? Svantaggi da considerare? E quali sono invece i benefici? A fronte di qualche isolata controindicazione, il cappotto esterno rappresenta l’opera di riqualificazione energetica per eccellenza, tanto da essere annoverato tra gli interventi trainanti del Superbonus 110%.
Se stai pensando di ristrutturare casa per innalzarne l’efficienza energetica e abbattere i consumi, la prima cosa da fare è migliorare l’isolamento termico dell’edificio. D’altronde, le detrazioni fiscali (Ecobonus, Bonus facciate e Superbonus 110) messe a punto dallo Stato per incentivare gli interventi legati all’efficienza energetica degli edifici sono proprio la riprova di quanto sia importante agire sull’isolamento termico dell’involucro abitativo. Tra gli interventi per migliorare l’isolamento termico, il cappotto esterno è sicuramente uno dei più efficaci. Tuttavia, come ogni decisione importante anche questa deve essere presa valutando sia i pro che i contro. In questo articolo, pertanto, vedremo se il cappotto termico esterno ha svantaggi di cui tenere conto (e quali sono), ma analizzeremo anche i tanti vantaggi in chiave di risparmio energetico, comfort domestico e riduzione delle emissioni inquinanti. Ecco gli argomenti su cui ci focalizzeremo: Cappotto termico esterno

Perché è così importante il cappotto termico esterno?

Per comprendere l’importanza di isolare le pareti esterne dell’edificio basti pensare che un’abitazione sprovvista di cappotto termico esterno, o con un cappotto realizzato con materiali inadeguati o senza rivolgersi a ditte specializzate (modalità fai da te), è molto più soggetta ad essere attaccata dall’azione aggressiva degli agenti atmosferici. Il motivo? I muri esterni delle case prive di cappotto si caratterizzano per:
  • bassa inerzia termica (scarsa capacità di ritardare l’attraversamento dell’onda termica);
  • alti valori di trasmittanza, che indicano una forte predisposizione ad essere attraversati dal flusso di calore.
Vale a dire che senza un adeguato cappotto termico esterno la casa risulterà fredda e umida in inverno, calda e soffocante in estate. Tutto ciò si traduce in un netto peggioramento della qualità della vita in casa e in un vertiginoso aumento delle bollette per riscaldare/rinfrescare gli ambienti. Realizzare un buon isolamento termico aiuta invece a creare una casa climaticamente equilibrata, protetta dalle temperature rigide, dall’umidità, dalla potenza dei raggi UV e dagli sbalzi termici, e ad ottimizzare i consumi energetici. Se la parete esterna è ben isolata, e dotata dunque di una buona inerzia termica, è in grado di ritardare il passaggio dell’onda termica (ad esempio, il picco di calore estivo) fino alle ore serali, quando la temperatura è più tollerabile. Se, invece, l’inerzia termica è bassa, il calore penetra negli ambienti domestici quando la temperatura esterna è al picco, rendendoli di fatto invivibili. È importante scoprire se esistono e quali sono gli svantaggi del cappotto termico esterno, ma ancora più importante è soffermarci sui tanti benefici che possiamo ottenere migliorando l’isolamento termico dell’edificio. Tutto questo, sempre a condizione di affidarci a professionisti del settore per un cappotto a regola d’arte realizzato con le tecniche e i materiali isolanti più innovativi. Installare il cappotto termico

Cappotto termico esterno: svantaggi e vantaggi

Prima di iniziare qualsiasi lavoro di ristrutturazione è consigliabile analizzare i pro e i contro, anche in relazione alla propria situazione specifica. Iniziamo dai vantaggi del cappotto termico esterno.

Come risparmiare con il cappotto esterno e creare ambienti salubri

Isolare adeguatamente la struttura abitativa significa prima di tutto proteggerla dalla temperatura esterna e dagli altri agenti atmosferici che, in varia misura, potrebbero attentare alla salute delle persone e della stessa abitazione. Dunque, migliorare l’efficienza energetica della casa con l’isolamento termico tramite cappotto esterno, apporta, a cascata, una serie di altri importanti benefici e vantaggi.
Cappotto termico esterno: quali svantaggi da tenere in considerazione?
Cappotto termico esterno: quali svantaggi da tenere in considerazione?
In particolare, il cappotto termico esterno contribuisce a:
  • Abbassare i consumi energetici (bollette di gas ed elettricità, combustibile per stufe e camini): se l’abitazione è correttamente isolata dal freddo e dal caldo, non avremo bisogno di accendere a pieno regime la caldaia, il camino o il condizionatore d’aria.
  • Tenere lontane condensa, muffa e umidità: il cappotto esterno assicura un microclima ideale in casa, con ambienti salubri e privi di umidità; ciò contribuisce a minimizzare i rischi di condensa e formazione muffa.
  • Migliorare la qualità della vita domestica: in casa trascorriamo la maggior parte del tempo ed è fondamentale che gli ambienti siano caldi in inverno, freschi e asciutti in estate. In ambienti vivibili e confortevoli si vive e si riposa meglio, con conseguente riduzione dei livelli di stress.
  • Aiutare l’ambiente: minori dispersioni energetiche equivalgono a minori emissioni inquinanti.
Cappotto termico esterno: quali svantaggi da tenere in considerazione?

Cappotto termico esterno: materiali ed esecuzione a regola d’arte

Quanti anni dura il cappotto termico? Quali sono i migliori materiali isolanti? Sono queste le domande più comuni di chi si appresta a realizzare un intervento di riqualificazione energetica tramite cappotto esterno. Anzitutto è fondamentale capire come funziona tecnicamente questo sistema di isolamento nato con lo scopo di aumentare l’efficienza termica dei sistemi di riscaldamento e di raffreddamento in funzione di un maggiore risparmio energetico, e non solo. Il cappotto termico esterno serve a riequilibrare il grado di isolamento termico di un edificio, ossia i valori di inerzia termica e trasmittanza. Per farlo è necessario rivestire i muri esterni con del materiale isolante, predisposto in appositi pannelli isolanti che vengono fissati meccanicamente alle pareti. Successivamente, le pareti vengono rifinite applicando un rasante di finitura e vengono altresì predisposte reti sottili che servono ad evitare il fenomeno delle fessurazioni in prossimità dei giunti fra pannelli. Per ottenere un reale beneficio energetico lo spessore del cappotto esterno con isolanti comuni dovrebbe attestarsi intorno ai 10-12 cm, e comunque non scendere mai sotto gli 8 cm. Fondamentale è anche la scelta dei materiali isolanti, che possiamo dividere in 3 sottocategorie:

Materiali sintetici

Garantiscono una durata nel tempo intorno ai 40 anni, sono molto versatili (disponibili in pannelli, rotoli e schiume) e relativamente economici. Rientrano in questa categoria il polistirolo espanso (EPS), il polietilene espanso (PE) e il polistirene estruso (XPS), la resina fenolica e l’aerogel.

Materiali minerali

Tra i più affidabili e duraturi della categoria troviamo la lana di vetro, la lana di roccia e la perlite espansa, quasi sempre utilizzati in pannelli ad alta densità. Garantiscono elevate prestazioni di isolamento termico, sono ignifughi e hanno un’eccellente resistenza agli agenti atmosferici, alle muffe e ai funghi. capotto termico esterno sotto la finestra

Materiali naturali

I più utilizzati sono la fibra di legno e il sughero, materiali rinnovabili ed eco-friendly che vengono scelti anche per il basso impatto ambientale, oltre che per la longevità, la resistenza e l’ottima capacità di isolamento termoacustico. Di contro, sono i più costosi sul mercato. Scegliere i migliori materiali isolanti fa una grande differenza per l’efficacia e la durata nel tempo del cappotto termico esterno, ma non meno importante è evitare qualsiasi iniziativa fai da te, affidando invece il lavoro ad aziende e professionisti specializzati che sappiano scegliere gli isolanti più adatti al contesto e valutare le tecniche più idonee.

Quando non fare il cappotto termico esterno? Controindicazioni e impedimenti

Ad una prima analisi il cappotto termico sembra non avere svantaggi, soprattutto se pensiamo ai benefici che può apportare alla casa e a chi vi abita in virtù della sua capacità di schermare le varie minacce esterne – pioggia, umidità, gelo, temperature bollenti, condensa, ecc. – e di rendere gli ambienti più salubri e confortevoli. Tuttavia, non è escluso che alcuni aspetti possano essere percepiti come svantaggi del cappotto termico esterno, anche se di fatto sono elementi oggettivi e “inevitabili”. Pensiamo al costo da affrontare. È ovvio che realizzare il cappotto prevede un esborso di denaro, come qualsiasi altro intervento, ma per chi dispone di un budget limitato questo potrebbe essere uno svantaggio insormontabile, che pesa molto di più dei tanti vantaggi.
Cappotto termico esterno: quali svantaggi da tenere in considerazione?
Cappotto termico esterno: quali svantaggi da tenere in considerazione?
Stesso discorso vale per i disagi provocati dal cantiere. Per qualcuno l’idea di gestire gli inevitabili disagi creati dalle impalcature e dalla polvere costituisce uno svantaggio, anche se in realtà è una caratteristica intrinseca di qualunque lavoro edile. In altri casi, più che di svantaggi del cappotto termico esterno, possiamo parlare di controindicazioni oppure di impedimenti. In sostanza, a volte non è possibile realizzare il cappotto esterno a causa di:
  • Divieti di apportare modifiche alle pareti esterne dell’edificio a causa di determinati vincoli architettonici/urbanistici del palazzo.
  • Caratteristiche strutturali dell’abitazione: ad esempio, se non ci sono le condizioni per installare gli isolanti a spessore, oppure se le pareti hanno problemi di umidità di risalita.
L’incompatibilità tra cappotto termico esterno e umidità di risalita merita un cenno in più, perché spesso si tende (erroneamente) a pensare che il cappotto sia una soluzione all’umidità di risalita, quando in realtà non fa che aggravare il problema. Se realizzassimo infatti un cappotto termico in un edificio colpito da umidità di risalita, le pareti avrebbero una capacità di evaporazione minore, e, soprattutto in inverno, con l’accensione dei riscaldamenti, si avrebbe un maggiore rilascio di umidità, con l’inevitabile formazione di muffe all’interno dell’abitazione. Installare il cappotto termico all'esterno

Cappotto esterno: il costo non sempre è uno svantaggio

Il costo medio per la realizzazione di un cappotto termico esterno oscilla è di almeno 60 euro al metro quadro. Una forbice piuttosto ampia che possiamo giustificare con la variabilità dei diversi fattori in gioco, tra cui:
  • il materiale impiegato
  • lo spessore dello strato isolante
  • il costo della manodopera, che varia da località a località.
Non bisogna dimenticare che l’investimento iniziale per il cappotto viene ampiamente ripagato dai tanti vantaggi che abbiamo già osservato, primo tra tutti il risparmio energetico sul medio-lungo periodo. L’isolamento termico garantisce anche ambienti più salubri, con minori rischi per la salute delle persone, salvaguarda l’incolumità della struttura abitativa (minimizzando il rischio di muffa e umidità) e aumenta il valore commerciale della casa. Il costo iniziale dunque non va considerato come una spesa fine a sé stessa ma come un investimento che ti farà risparmiare in soldi e in salute. Inoltre, il cappotto termico esterno è uno dei 3 interventi trainanti del Superbonus 110%. Ciò significa che il contribuente che soddisfa tutti i requisiti e le condizioni indicate dal Decreto Rilancio, può portare in detrazione il 110% della spesa sostenuta per il cappotto termico (fino a un massimo di 96.000 euro), associando eventualmente anche altri lavori di riqualificazione energetica (ad esempio, la sostituzione delle finestre), recuperando la spesa stessa sulla dichiarazione dei redditi in 5 quote annuali di pari importo. Un’altra ghiotta opportunità di risparmio è rappresentata dal Bonus facciate cappotto termico, che prevede una detrazione al 90% senza limiti di spesa. Entrambi gli sgravi prevedono poi la possibilità di scegliere l’opzione cessione credito e relativo sconto in fattura, monetizzando subito l’importo anziché attenderne il recupero in 5 anni per il bonus 110, o 10 anni per la detrazione del 90. Le importanti agevolazioni fiscali previste per la realizzazione del cappotto termico sono un motivo in più per riflettere seriamente sull’opportunità di migliorare l’isolamento termico della tua abitazione, a patto di scegliere le migliori aziende del settore. Solo in questo modo avrai garanzia di un lavoro efficace e duraturo nel tempo che possa garantire a te e alla tua famiglia ambienti sani, benessere e risparmio energetico.

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