Se l’ultima Legge di bilancio ha confermato le agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie, il decreto Sostegni ter ha posto ai bonus ristrutturazione 2022 una serie di limitazioni riguardanti la possibilità di beneficiare delle opzioni cessione credito e sconto in fattura. Non mancano nemmeno le novità, come quella che prevede la detrazione del 75% per chi installa ascensori e montacarichi in edifici esistenti. Cerchiamo di fare chiarezza con gli ultimi aggiornamenti.
Al centro del dibattito politico troviamo in questi giorni varie questioni riguardanti i bonus ristrutturazione 2022. In particolare, si sta discutendo sulla possibilità di introdurre un decreto di sblocco che potrebbe riaprire le porte alla cessione del credito dopo lo stop del recente Decreto Sostegni ter.
In attesa di nuovi sviluppi, cerchiamo di fotografare la situazione attuale concentrandoci in particolare su:
Il Decreto Sostegni ter (DL 4/22), oltre a introdurre un nuovo pacchetto di aiuti per risanare l’economia italiana dalla crisi per l’emergenza pandemica e il caro bollette, ha messo alle strette i bonus ristrutturazione 2022, complicandone di fatto le condizioni di utilizzo.
In particolare, il DL 4/22 ha limitato le possibilità di fruire della cessione del credito, colpendo, di conseguenza, tutti i bonus ristrutturazione casa che per legge prevedono di avvalersi di tale opzione.
Il provvedimento non fa che rafforzare il processo di ridimensionamento già iniziato lo scorso novembre con il Decreto Antifrode (DL 157/2021).
Le limitazioni alla cessione del credito si applicano tanto al Superbonus 110 quanto al Bonus Ristrutturazione 50%.
Al momento il decreto stabilisce che il credito fiscale può essere ceduto in cambio dello sconto una sola volta, ma la norma è in continua evoluzione e, fino all’assestamento definitivo, tutto potrebbe ancora cambiare.
Il divieto di cessione reiterata del credito si applica dal 7 febbraio 2022, come sancito dall’Articolo 28 – “Misure di contrasto alle frodi nel settore delle agevolazioni fiscali ed economiche”:
“I crediti che alla data del 7 febbraio 2022 sono stati precedentemente oggetto di una delle opzioni di cui al Comma 1 dell’Articolo 121 del Decreto-Legge n. 34 del 2020, ovvero dell’opzione di cui al Comma 1 dell’Articolo 122 del medesimo Decreto-Legge n. 34 del 2020, possono costituire oggetto esclusivamente di una ulteriore cessione ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari, nei termini ivi previsti.”
Per scongiurare il rischio di una paralisi del settore edilizio (pensiamo a quanti cantieri avviati grazie al Superbonus 110% verrebbero bloccati), il Governo sta pensando a un decreto di “sblocco” che ripristini la situazione precedente, seppur con nuovi requisiti e condizioni.
Al momento nulla di certo. Ciò che è certo, invece, è la conferma per il 2022 del bonus ristrutturazione.
Come funziona il bonus ristrutturazione 2022? Quali sono le percentuali detraibili e le scadenze attualmente in vigore? Di seguito cercheremo di rispondere a queste domande.
Il bonus ristrutturazione 2022 è destinato a coloro che avviano lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria su edifici singoli o condomini.
Il bonus dà diritto a una detrazione fiscale del 50% sull’Irpef, da ripartirsi in 10 quote annuali di pari importo con limite massimo di 96.000 euro, per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2024 (termine prorogato dalla Legge di Bilancio 2022).
Inoltre, per le prestazioni di servizi relativi agli interventi di ristrutturazione edilizia si applica l’aliquota IVA agevolata al 10%, in luogo dell’ordinaria al 22%. L’applicazione dell’aliquota ridotta è un ulteriore vantaggio economico per il contribuente, perché di fatto rappresenta uno sconto del 12%.
Il bonus ristrutturazioni 2022 spetta a tutti i contribuenti soggetti al pagamento delle imposte sui redditi, che siano o no residenti in Italia.
Nello specifico, dell’agevolazione fiscale possono beneficiare i proprietari, i titolari di diritti reali sull’immobile oggetto dei lavori, l’inquilino o il comodatario, che ne sostengono le spese.
Anche per il 2022 è possibile richiedere il Bonus 50% per i seguenti lavori:
Tra i lavori di manutenzione ordinaria per cui è riconosciuto il Bonus 50 per tutto il 2022 troviamo, ad esempio, la sostituzione degli infissi esterni e serramenti, la realizzazione e/o il miglioramento dei servizi igienici, il rifacimento di scale e rampe (interne ed esterne) e la recinzione dell’area privata.
La Legge di Bilancio 2022 ha confermato le stesse modalità per richiedere il bonus ristrutturazione, mentre il Decreto Anti Frode ha introdotto l’obbligo di presentare due nuovi documenti (anche nel caso del Superbonus 110):
Come detto, l’Articolo 28 del Decreto Sostegni ter prevede che il credito di imposta possa essere ceduto una sola volta.
Nella pratica, ciò significa che:
Chi intende esercitare l’opzione per la cessione del credito o lo sconto in fattura, dovrà trasmettere all’Agenzia delle Entrate (tramite la procedura web disponibile nella sezione “Comunicazione opzioni per interventi edilizi e Superbonus”) i nuovi modelli messi a disposizione degli utenti in virtù delle ultime disposizioni previste dal Decreto Sostegni ter.
Tra le “new entry” del bonus casa 2022 troviamo la detrazione del 75% per le spese sostenute dal contribuente per l’abbattimento delle barriere architettoniche dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022.
Detrazione che potrà essere spalmata in dichiarazione dei redditi in cinque quote annuali di pari importo e che prevede i seguenti tetti di spesa:
La detrazione spetta anche per le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dei materiali e dell’impianto sostituito.
Al di là di alcune limitazioni introdotte per la cessione del credito (che potrebbero tuttavia essere eliminate dal “Decreto Sblocchi”), ancora per tutto il 2022, e fino al 2024, sarà possibile eseguire migliorie e lavori di ristrutturazione edilizia sulla propria abitazione spendendo la metà, grazie alla detrazione del 50% del bonus ristrutturazione.
Un’opportunità di risparmio da non lasciarsi sfuggire!