Sapevi che anche per le seconde case è possibile beneficiare del Superbonus 110%? Proprio così! Vediamo tutte le domande più comuni sul bonus 110 seconde case.
La Commissione Bilancio ha deciso di estendere anche alle seconde case la possibilità di detrarre dalla dichiarazione dei redditi il 110% della spesa complessiva sostenuta per gli interventi di riqualificazione energetica e/o sismica degli edifici.
Viste le diverse modifiche subite dall’Ecobonus 10% dalla sua introduzione ad oggi, vale la pena fugare i (leciti) dubbi dei contribuenti facendo un riepilogo della situazione attuale, con particolare focus sulle modalità per ottenere il bonus 110 seconde case.
Superbonus 110% e seconda casa: le 9 domande più frequenti
Bonus 110 seconde case per ristrutturare: conclusioni
Da oggi chi sta pensando di ristrutturare la seconda abitazione, magari per “sfruttarla” come casa vacanze o per affittarla garantendosi un’entrata extra, potrà farlo beneficiando della maxi detrazione del 110% già prevista per l’abitazione in cui si risiede abitualmente.
Ovviamente, ciò che vale per la prima casa vale anche per la seconda: per ottenere il bonus 110 seconda casa ci sono dei requisiti da rispettare.
Per fare il punto della situazione proveremo a rispondere alle principali domande poste dagli utenti in merito a questa importante novità.
Iniziamo!
“Come funziona il bonus per le seconde case?”: è questo il quesito più frequente che si pone chi sta raccogliendo informazioni sul bonus 110 seconda casa.
In particolare, ci si chiede se esistano differenze tra l’impianto normativo che regola l’accesso al bonus per le prime case e quello che disciplina una seconda proprietà.
Iniziamo col dire che, a prescindere che si tratti di prima o seconda abitazione, l’agevolazione può essere richiesta sia dalle persone fisiche (“al di fuori dell’esercizio dell’attività d’impresa”) che dai condomini.
Come avviene per la prima casa, anche per la seconda proprietà l’Ecobonus 110% ristrutturazione si applica solo a determinati interventi di riqualificazione energetica e/o sismica (che vedremo tra poco). Inoltre, deve sottostare ad una serie di condizioni riguardanti:
Inoltre, come previsto dal testo ufficiale del Decreto Rilancio (D.L. 19 maggio 2020 n.34), “il contributo spetta anche ai lavori effettuati nelle parti comuni degli edifici e nelle seconde abitazioni, e può essere usufruito sotto forma di:
Vediamo ora gli interventi di riqualificazione energetica per i quali è prevista l’applicazione del bonus 110 seconde case.
Ricordiamo che questi interventi, definiti “trainanti”, danno diritto al Superbonus 110% solo se apportano un miglioramento di due classi energetiche dell’edificio. Questo anche quando eseguiti congiuntamente ad altri interventi di efficientamento energetico che normalmente prevedono una percentuale di detrazione inferiore (bonus 50% o 65%, come il bonus facciate seconde case, bonus ristrutturazione seconde case).
Tale incremento deve essere documentato presentando una APE (Attestazione di Prestazione Energetica) prima dell’inizio dei lavori e una al termine degli stessi.
Ecco i lavori che danno diritto al Superbonus 110% sulle seconde case.
Uno degli interventi rientranti nel bonus 110 seconda casa è rappresentato dai lavori di ristrutturazione finalizzati al miglioramento dell’isolamento termico sulle superfici orizzontali, verticali e inclinate con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio stesso.
È possibile ricevere le agevolazioni Superbonus 110% per la sostituzione degli impianti per la climatizzazione invernale nelle seconde abitazioni (sia sulle parti comuni degli edifici che sulle abitazioni private unifamiliari), installando al loro posto sistemi ad alta efficienza per il riscaldamento domestico, il raffrescamento e la fornitura di acqua calda sanitaria:
A tale lista si aggiungono gli interventi antisismici (Sismabonus), che vedremo più nello specifico nel prosieguo dell’articolo.
Altra domanda frequente riguarda gli importi massimi per i quali è possibile richiedere la detrazione del 110% sulla dichiarazione dei redditi.
Per gli interventi di isolamento termico abbiamo i seguenti massimali di spesa:
Per la sostituzione degli impianti di climatizzazione in condominio:
Per la sostituzione degli impianti di climatizzazione in edifici singoli o villette unifamiliari:
La detrazione del 110% seconde case è fruibile anche per i cosiddetti interventi trainati, a patto che vengano realizzati insieme ad almeno uno degli interventi trainanti descritti nel paragrafo precedente.
Tra di essi troviamo:
Il bonus ristrutturazione seconda casa stabilisce che la detrazione del 110% si possa richiedere sulle spese sostenute nel periodo compreso fra il 1° luglio 2020 e il 30 giugno 2022, facendo riferimento non alla data della fattura ma a quella del pagamento.
Sono previste anche le seguenti proroghe fino al:
Il Decreto stabilisce anche per le seconde case una ripartizione in quote della detrazione al 110%.
In particolare:
Come specificato dall’Agenzia delle Entrate al comma 10 dell’articolo 119 del Decreto Rilancio, per quanto riguarda i lavori di efficientamento energetico la maxi detrazione è consentita per un massimo di due unità immobiliari, senza distinzione tra prima e seconda casa.
Situazione diversa per gli interventi a scopo antisismico, per i quali il Decreto non ha posto vincoli di unità: è possibile migliorare la classe di rischio sismico di tutte le abitazioni di proprietà beneficiando sempre dell’Ecobonus 110%.
Il bonus 110 seconde case indica anche le categorie catastali che non hanno diritto alla detrazione del 110%.
Ecco quali sono gli immobili esclusi:
Gli immobili che fanno parte di queste categorie catastali non possono usufruire del Bonus 110 seconda casa, mentre vi possono accedere le villette unifamiliari non di lusso, così come gli appartamenti e le abitazioni non signorili.
Esclusi anche gli immobili in cui si esercita un’attività professionale. Ad esempio, un avvocato non potrà richiedere il Superbonus 110% per i lavori effettuati per il suo studio professionale.
È importante inoltre sottolineare che il vincolo delle due unità immobiliare non vale per le spese sostenute per i lavori sulle parti comuni del condominio, per le quali il contribuente può beneficiare della maxi agevolazione fiscale indipendentemente dal numero delle unità immobiliari da lui possedute all'interno del condominio stesso.
Gli interventi antisismici attualmente compresi nel Sismabonus danno diritto alla detrazione del 110% anche per le seconde proprietà e senza vincoli sul numero massimo di immobili su cui effettuare gli interventi.
L’unico requisito richiesto è che la casa oggetto della ristrutturazione (sia prima che seconda) sia situata nelle zone sismiche 1, 2 o 3.
Nel limite di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare rientrano anche le spese sostenute per la realizzazione congiunta di sistemi di monitoraggio strutturale continuo ai fini antisismici e il caso di “acquisto di case antisismiche”.
Il bonus ristrutturazione 110% consente di riqualificare praticamente a costo zero non solo l’abitazione principale, ma anche le cosiddette seconde case.
Non un vantaggio da poco quello messo a disposizione dallo Stato.
Mediamente, infatti, le seconde case tendono ad essere trascurate, a non ricevere la manutenzione che richiederebbero, col risultato (inevitabile) di perdere valore più velocemente rispetto all’abitazione principale.
Grazie al bonus 110 seconde case, invece, oggi è possibile intervenire sul miglioramento della classe energetica della villetta al mare o della casa in campagna, sul ripristino del sistema antisismico e su tutta un’altra serie di interventi accessori che contribuiscono ad aumentare il valore della casa nell’ottica di affittarla o venderla.
Ricordiamo infine che per i lavori di ristrutturazione è fondamentale rivolgersi sempre a professionisti del settore, come il Gruppo Made, che possano seguirti con precisione e competenza in tutte le fasi di rinnovamento della tua seconda casa.