La formazione per far ripartire le costruzioni

30/11/14

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“È necessaria una politica industriale per le costruzioni che sia basata sugli obiettivi di efficientamento energetico e a sostegno dell’innovazione, così come avviene in tutti i maggiori paesi europei. Senza degli obiettivi e dei traguardi da raggiungere sarà difficile che il nostro Paese e le costruzioni possano ripartire perseguendo un modello di sviluppo nuovo e sostenibile”.

Queste le parole di Giovanni Carapella, direttore del Formedil nazionale, in occasione della tavola rotonda di presentazione dell’indagine Costruire il futuro 2014, terzo rapporto a cura dell’Osservatorio Innovazione e Sostenibilità nel Settore Edilizio (OISE) di Legambiente, Fillea Cgil, Feneal Uil, Filca Cisl,tenutasi a Roma.

“Il sistema formativo delle scuole edili che fa capo al Sistema bilaterale delle costruzioni – ha ricordato Giovanni Carapella – costituisce una rete fondamentale per adeguare il settore ai nuovi obiettivi strategici della sostenibilità, garantendo percorsi conoscitivi sul fronte dell’innovazione. È essenziale che ci sia consapevolezza che questo sistema va sicuramente riformato e razionalizzato, ma allo stesso tempo valorizzato“.

Nel 2013, nonostante la crisi, il Formedil ha formato 164.300 lavoratori, tra operai (131.000), tecnici (30.450) e altre figure professionali e grazie al Progetto 16 ore MICS è stato protagonista di una vera e propria campagna di massa di alfabetizzazione professionale orientata alla sicurezza così come al nuovo modo di costruire.

Carapella ha poi ricordato come il Formedil sia uno degli attori principali del progetto europeo ITOWN che si propone l’obiettivo di creare e aggiornare programmi di formazione generali e istituzionali per la qualificazione di artigiani e altri lavoratori specializzati nei settori dell’efficienza energetica e dell’energia rinnovabile in ambito edile, secondo il piano di azione proposto nella roadmap italiana presentata nell’ambito del Pillar I dell’iniziativa “Build Up Skills Italy” attraverso corsi di formazione che rappresentino un investimento per la sostenibilità.

“La crisi – ha concluso Giovanni Carapella – sta determinando un forte disorientamento sul fronte delle piccole imprese edili. Si tratta di una questione nevralgica che va a impattare in modo rilevante sulla stessa tenuta del tessuto produttivo. Per far fronte a questo disagio e a questa difficoltà di comprendere il cambiamento in atto il Formedil ha ideato e promosso “Progetto Futuro”, un’iniziativa che ha come obiettivo principale quello di aiutare le imprese e i lavoratori a vincere la sfida dell’innovazione, individuando gli aspetti fondamentali che stanno caratterizzando l’evoluzione del processo produttivo, i cambiamenti della domanda, delle relazioni, dell’organizzazione del cantiere e della gestione delle aziende. Tutto ciò nella consapevolezza che per vincere le sfide complesse che abbiamo di fronte sia essenziale puntare sulla conoscenza e su nuove professionalità.”

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