Il progetto parte dal presupposto che lo spazio domestico influenza chi lo vive e da quest’ultimo viene allo stesso modo influenzato. Per questo allo stato attuale, nuovi stili di vita, nuovi tipi di famiglie e abitudini professionali più flessibili, hanno favorito l’emergere di un profilo di utente unico, complesso e che implica la chiara consapevolezza delle proprie personali esigenze che si ripercuotono sull’organizzazione dello spazio.
È il caso del cliente che ha commissionato questo progetto, un famoso designer industriale, che desiderava uno spazio al tempo stesso residenziale e lavorativo. Il garage, ospitato all’interno di un edificio un tempo officina per i taxi di Barcellona, è stato dunque riconvertito dallo studio External Reference in una piattaforma che potesse accogliere diverse attività, tra cui uno studio fotografico, uno spazio di design, una sala riunioni, audizioni, sfilate di moda e ovviamente una casa.
Il progetto si estende su due piani. A livello d’ingresso si trova l’ampio studio fotografico e in generale il piano terra ospita lo spazio di lavoro che comprende una zona d’incontro proprio sotto lo spazio abitato del loft.
Il primo piano è rappresentato dal mezzanino che contiene gli spazi vivibili sia privati che comuni. Su un lato sono organizzate le aree quali cucina, bagno e cabina armadio in modo da creare una zona di servizio separata da porte scorrevoli chiudibili all’occasione. Lo spazio centrale è invece occupato da un gruppo di divani-isola uno dei quali ospita anche il letto scorrevole che può nascondersi all’interno o restare fuori a seconda delle esigenze degli utenti. Questo spazio può essere utilizzato anche come un’area per il casting e come passerella di moda.
L’elemento di transizione tra i due livelli è rappresentato da una leggera ma imponente struttura di barre metalliche che servono come dispositivo di esposizione per l’ampia collezione di oggetti pop e kitsch del cliente.
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