Progettazione e costruttori inviano formale richiesta al governo per evitare il ridimensionamento dei bonus per la casa
Ance, e Ordini professionali (Architetti e Ingegneri) hanno inviato formale richiesta al governo per evitare che vengano eliminati i bonus casa. La distribuzione edile, evidentemente parente povero della filiera, è assente, anche se dal mantenimento o meno dei bonus fiscali dipende molto la crescita o il declino dei fatturati. La riflessione è sterile e quindi finisce qui.
È politicamente logico che qualcosa accadrà, che i bonus rimarranno o saranno anche se di poco ridimensionati. Si tratta della solita tiritera di ogni fine anno, per qualcuno ormai davvero stucchevole. Il governo minaccia tagli, le Associazioni si infiammano, il governo di ravvede e insieme fanno bella figura agli occhi di elettori e associati. La pochezza della faccenda genera un unico dilemma, ed è quello che dalle nostre parti non si è capaci di realizzare un piano, per esempio ultradecennale, o in qualche modo strutturale, per consentire a tutti, e dico tutti, di organizzare la propria attività. Con l’evasione del sommerso l’erario potrebbe contare su una certa cifra; produzione e distribuzione potrebbero fare determinati ragionamenti di prospettiva, anche le imprese potrebbero organizzare (e magari assumere, se il verbo non disturba) operatori qualificati. No, noi no. A noi, forse nostalgici delle recite di fine anno, il teatrino evidentemente piace.