Attenzione ai consumi e alle risorse naturali, ma anche prodotti che siano sempre più completi e autonomi, in un mercato che negli anni della crisi ha perso il 75% della produzione
I dati comunicati da Andil – Assiciazione Nazionale Industriali dei Laterizi – sono davvero impietosi: la crisi che ha investito il settore dal 2007 ha fatto perdere il 75% in termine di produzione e ha prodotto la chiusura del 50% degli stabilimenti. In compenso, pare che la parabola discendente sia ormai alle spalle, soprattutto se si sapranno migliorare i modelli esistenti, ormai non più sostenibili.
Anche l’industria dei laterizi vuole quindi essere caratterizzata non più solo sull’evoluzione dei singoli componenti, ma giocare la carta dei sistemi costruttivi integrati, che abbiano caratteristiche di completezza e autonomia.
Tutto questo, tenendo nella massima considerazione la sostenibilità delle risorse naturali, quindi strizzando l’occhio ai principi dell’economia circolare, favorire l’affermazione della digitalizzazione anche attraverso il BIM (Building Information Modeling) e la sostenibilità energetica, un argomento quanto mai fondamentale per il contenimento dei consumi.