Questa casa storica è stata ristrutturata da Henkin Shavit che l’ha reinterpretata secondo una chiave più moderna. Affacciata sulla strada, questa casa del 18th secolo in pietra si fonde discretamente bene con le costruzioni vicine dell’antica città di Safed nel nord di Istraele. Gli architetti Henkin Irit e Shavit Zohar hanno preservato lo storico aspetto esterno ma hanno introdotto elementi moderni e contemporanei d’arredo negli interni realizzati con cemento, legno, acciaio e vetro.
Dopo aver affrontato un lungo iter di documentazione per portare avanti il progetto gli architetti hanno fatto tutto il possibile per preservare l’aspetto storico della casa e allo stesso tempo reinventare il design degli interni. La casa originale è stata costruita con la forma della lettera ebraica “Chet”, avvolta da un cortile aperto all’esterno. Il cortile è stato chiuso per diventare uno spazio pubblico flessibile e ora si trova tra due aree private adibite a scopi abitativi.
Un ponte di acciaio e legno collega le due aree abitative della casa che sono composte da camere da letto, bagni e spazi di lavoro per i residenti. I muri sono realizzati con pietre calcaree riciclate dalle case locali che sono state smantellate. La scala di pietra, originale della casa, è stata conservata e avvolta in bordi di latta. Anche se era utilizzata per portare al tetto della casa ora collega la cucina e la sala da pranzo con una nuova area aggiunta al piano superiore. Il telaio della zona adibita agli ospiti è stato realizzato in acciaio verniciato per adattarsi alla bellezza naturale della pietra circostante. Irit e Zohar hanno immaginato uno spazio che permettesse la coesistenza pacifica di vecchio e nuovo.
Pietra, metallo, vetro e legno si mischiano negli spazi esterni. Grandi lucernari permettono un’ottima illuminazione sfruttando la funzionalità interno-esterno del grande cortile esterno. Sono stati scelti mobili accoglienti e informali nel cortile come posti a sedere colorati, sgabelli in legno e con scaffalature sempre in legno. Il tavolo espandibile di Henkin Sahavit è abbinato a sette luci pendenti che simboleggiato i rami della Menorah. Alla destra del tavolo un arco in pietra originale conduce alla cantina della casa. La stanza padronale si trova al piano terra della casa e sfrutta l’originale struttura ad archi della casa.
Sono stati utilizzati vetri trasparenti e semi-trasparenti per creare privacy senza rinunciare ad una buona illuminazione dell’ambiente. Il bagno principale è incorniciato da pareti in vetro e con un intelaiatura della porta in acciaio verniciato. Piccole piastrelle bianche e i pavimenti in calcestruzzo permettono sia alle originali pareti in pietra di prendere il centro della scena. La facciata storica ha subito l’aggiunta di nuove pietre. Diversi balconi, posizionati al piano superiore, incoraggiano le attività all’aperto e permettono il movimento tra le due aree della casa. Grazie alla posizione della casa situata su una collina del quartiere storico è possibile avere ampie vedute panoramiche.
