Wienerberger è presente in Italia con quattro stabilimenti fra Bologna, Belluno, Vicenza e Terni per la produzione di laterizi orientati al risparmio energetico, all’isolamento termico, all’isolamento acustico e alla realizzazione di Edifici ad Energia Quasi Zero (nZEB). Scendiamo nel dettaglio e scopriamo come Wienerberger stia affrontando l’attuale congiuntura economica e come il valore dell’innovazione nel campo dell’edilizia sia un valore oggi fondamentale per una realtà così importante.
L’Italia è un paese dai mille volti e le sue peculiarità fanno si che esista un mercato immobiliare molto frammentato ma oggi comunque trainato in modo omogeneo dalle ristrutturazioni. Come sta affrontando Wienerberger questo scenario complesso e instabile?
Il nostro obiettivo è quello di fornire non solo una gamma completa di prodotti, in costante evoluzione, ma soprattutto sistemi completi, che possano assecondare le richieste della Normativa in materia di acustica e di risparmio energetico, sempre con la massima attenzione alla sicurezza sismica.
La gamma di soluzioni in laterizio rettificato Porotherm BIO PLAN, con trasmittanze fino a 0,20 W/m²K, è in grado oggi di assolvere a tutte queste richieste per il mercato delle nuove costruzioni che, se è vero essere diminuito nelle quantità, mostra una sempre maggior attenzione alla qualità, premiando le nostre proposte.
Nelle ristrutturazioni, le tramezze rettificate abbinate all’adesivo Porotherm DRYFIX rispondono in chiave innovativa all’esigenza di muoversi in cantieri spesso con problemi logistici, all’interno di tessuti già urbanizzati, come i nostri Centri Storici.
Il laterizio è sempre stato da centinaia di anni un materiale da costruzione fondamentale nell’edilizia in Italia. Come si riesce ancora oggi a fare innovazione a partire da un prodotto così semplice?
La forza del laterizio sta proprio nel suo essere parte della nostra cultura: architetture vecchie di secoli dimostrano la durabilità unica di questo materiale, realizzato a partire da un’unica e semplice materia prima, naturale ed abbondante in natura: l’argilla. Partendo quindi da questo bagaglio unico, il lavoro di ricerca e sviluppo si è concentrato sul disegno del laterizio, che via via è andato a crescere di dimensioni e ad articolarsi in disegni interni sempre più articolati.
L’evoluzione è stata talmente efficace da consentirci di offrire oggi, da un alto, laterizi per muratura portante che, come documentato dal recente sisma Emiliano, sono in grado di rispondere senza alcuna lesione a scosse prossime ai 6 gradi di magnitudo e, dal punto di vista termico, di essere utilizzabili per involucri di Edifici ad Energia quasi Zero (nZEB).
Per approfondire vedi: GenitronSviluppo.com
