I problemi derivanti dalla muffa negli ambienti domestici sono fastidiosi e persistenti. Spesso si verificano comparendo dapprima come problemi limitati e localizzati, poi col tempo aumentano per dimensioni e gravità dimostrandosi sempre più ostici e rognosi da neutralizzare. Vediamo insieme come affrontare il problema facendo uso anche di una buona vernice antimuffa per muri.
Innanzitutto, merita fare una piccola introduzione per bene comprendere cos’è la muffa.
A livello visivo, riconosciamo i sintomi della muffa in quanto compaiono delle chiazze di colore nero, con sfumature giallastre e simili, che solitamente si presentano in prossimità degli spigoli e i vertici dei muri di casa. O ancora, nelle zone adiacenti le finestre dove si forma solitamente la condensa.
In alcuni ambienti, come cucina e bagno, il problema si manifesta con maggiore insistenza.
Infatti, dobbiamo innanzitutto dire che la muffa è un fungo, e come tale ama gli ambienti umidi e caldi. Poiché nelle zone sopra citate si creano ponti termici che abbassano la temperatura superficiale della parete, il vapore acqueo interno all’abitazione, lambendo gli intonaci freddi, subisce un cambio di stato e diventa acqua. In questo modo gli intonaci si trovano in condizioni di forte umidità che, in unione alla temperatura calda della casa, favorisce l’insorgenza di muffe.
Per poter risolvere il problema, si deve innanzitutto porre rimedio alle cause: ponti termici e dispersioni. Le soluzioni sono diverse ma la prima è garantire un’adeguata ventilazione smaltendo il vapore in eccesso presente negli ambienti.
Quindi, arginato lo sviluppo della muffa, è ancora presto per parlare di vernice. E’ opportuno senza dubbio togliere tutta le spore presenti.
Per farlo trovate molti prodotti in commercio come ad esempio le vernici per risanamento. Vi consigliamo principalmente quelli professionali che al loro interno contengono un insieme di sostanze, fra le quali l’ipoclorito di sodio, che uccidono le spore delle muffe e rende i muri traspiranti.
Fatti i dovuti lavaggi e tolta tutta la muffa presente, si procede alla tinteggiatura.
Cosa sono le vernici antimuffa?
Da quanto sopra esposto forse avrete intuito che con tale definizione non si intende un prodotto in grado di risolvere il problema della muffa presente. Piuttosto, di una pittura che può evitare che questa si crei in modo eccessivo.
Come avviene questo processo di rallentamento? Perché alcune tinte facilitano l’insorgenza di muffe e altre la rallentano?
In alcuni casi, sono inserite nella pittura delle sostanze con capacità inibenti nei confronti della muffa come ad esempio l’anticondensa. Ma, nella maggior parte dei casi, è necessario soprattutto saper scegliere una giusta tipologia di prodotto.
Un fattore importante per fare la differenza è la composizione alcalina. Infatti, le muffe soffrono gli ambienti basici e quindi, poiché proliferano sulle superfici delle pareti, stendere una tinta alcalina è una buona strategia.
Le tinte migliori sotto questo punto di vista sono:
Questi prodotti sono tutti caratterizzati dalle caratteristiche sopra esposte e quindi indicate allo scopo.
Concludiamo quindi con una valutazione di ordine economico.
Quanto può costare l’acquisto di valide tinte quali quelle sopra esposte?
Ebbene, in questo frangente è importante sottolineare che il prezzo di una tinta varia molto in base alla sua qualità e alcune volte anche colore. Possiamo riscontrare prodotti più a buon mercato e prodotti invece di sicura qualità, e che quindi presentano un costo molto più alto.
Orientativamente, possiamo dire che un secchio di calce di qualità ci costerà sui 40-60 euro. Un secchio di silicati, invece, 10-20 euro in più.
Si fa un discorso a parte, tuttavia, quando siamo interessati a un particolare colore. In quel caso, la presenza del pigmento e l’operazione di colorazione della vernice alzeranno il prezzo finale di acquisto, ovviamente una mano di bianco sarà differente rispetto ad una di rosso.