Nel 2015 solo il 18% degli acquisti di abitazioni ha riguardato le nuove costruzioni. Il fascino delle case d’epoca rimane immutato
Una risposta alla crescita sempre costante del mercato della ristrutturazione edilizia arriva da un’indagine del Centro Studi Tecnocasa che indica nella percentuale del 18% l’incidenza delle nuove case nelle compravendite immobiliari che sono state completate nel 2015.
Significa che l’82% dei nuovi proprietari ha scelto abitazioni usate, e che quindi, nella stragrande maggioranza dei casi, si è dovuto intervenire con opere di ristrutturazione, soprattutto per quanto riguarda gli impianti, elettrici e idraulici, me anche strutturali.
Questa scelta è stata favorita anche dagli incentivi fiscali, ma è anche un preciso segnale di “gusto”. Le cade d’epoca, per esempio, sono molto più gradevoli delle nuove costruzioni che hanno in genere il “vizio” di avere locali piccoli e poco abitabili e certamente ben altro fascino. Forse anche per questo la miriade di nuove case invendute è rimasta tale, creando il drammatico fenomeno della bolla immobiliare di qualche anno fa. Un problema in parte ancora irrisolto.
