Il progetto ha previsto l’aggiunta di un’unità residenziale, in un quartiere che muta continuamente, progettata come estensione al kibbutz situato nella parte settentrionale della fascia costiera israeliana del Mar Mediterraneo. Il modello selezionato del progetto non è stato progettato per un cliente specifico ma si tratta di un tentativo di trovare soluzioni modulari per un programma architettonico standardizzabile.
Lo studio “Henkin Shavit”, guidato da Irit Henkin e Zohar Shavit, ha curato la pianificazione e la realizzazione del progetto. Grazie alla grande esperienza della società il progetto è stato realizzato in brevissimo tempo con brillanti risultati finali in termini di design degli interni. Il problema maggiore è stato quello di trasformare un’anonima unità residenziale di 200 metri quadrati in una casa accogliente e confortevole per una giovane coppia che sta per avere un bambino.
La proprietaria della casa che è nata nella città di Nahariya e suo marito, nato e cresciuto nel kibbutz originale, hanno richiesto un progetto architettonico impegnativo volto alla ricerca di materiali contemporanei naturali, grandi e ampi spazi, e in particolare, hanno sottolineato la necessità di uno spazio sociale per ospitare i loro molti amici per momenti da vivere insieme.
Il piano inferiore ospita un ampio soggiorno e la cucina, adiacente ad un cortile. Inoltre sempre al piano terra c’è un’unità separata per gli ospiti, un ufficio, un bagno di servizio e un ripostiglio. La camera da letto padronale si trova al secondo piano e comprende un’area studio privata collegata al soggiorno principale da una scala. Questa stanza potrà facilmente essere modificata a seconda delle diverse esigenze della famiglia.
ll foyer d’ingresso è progettato per essere il più grande spazio in casa e contiene la cucina. L’isola lavoro della cucina si allunga lungo l’intero spazio collegando la cucina con la sala da pranzo. E’ stato scelto del rovere naturale per la maggior parte dei componenti della cucina e della sala da pranzo. La parete di fronte al giardino anteriore contiene tre finestre identiche con intelaiatura in acciaio belga con finiture a base di olio nero.
La porta dell’ingresso principale è sempre realizzata in rovere ma è stata trattata in seguito con dell’acido per conferirle l’aspetto bruciato. Il pavimento della casa è in calcestruzzo levigato, offrendo un’ombreggiatura molto naturale. Mentre gli arredamenti dei bagni della casa sono piuttosto classici con una combinazione di mosaici, piastrelle in cemento con motivi geometrici e pareti in bianco lucido. Infine le superfici dei mobili nelle zone più della casa umide e la cucina sono di quarzo artificiale con un’elegante tonalità chiara e venature grigie.
I colori della casa comprendono diverse scale e tonalità di nero, grigio, azzurro e bianco ben collegati da trame e finiture che vanno dal lucido all’opaco e dal liscio al ruvido. Inoltre la casa è letteralmente disseminata di manufatti e fotografie che si fondono alla perfezione con le eleganti forniture di grandi marche.
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