Una petizione contro il dissesto

10/07/14

dissesto

Ė finalmente arrivata sul tavolo del sottosegretario Delrio, a Palazzo Chigi, la petizione on line fortemente voluta da Ance, Architetti, Geologi e Legambiente. Non attendiamo l’autunno per riparare i danni provocati dal maltempo, ma partiamo subito con gli interventi di prevenzione e manutenzione e del territorio, sbloccando le risorse disponibili

E’ questo l’obiettivo dell’appello che Ance, Architetti, Geologi e Legambiente hanno lanciato al Governo Renzi in una petizione sul web, che in poche ore ha raccolto oltre mille adesioni, e che oggi i presidenti Paolo Buzzetti, Leopoldo Freyrie, Gian Vito Graziano e Vittorio Cogliati Dezza consegnano, a Palazzo Chigi, al sottosegretario Graziano Delrio e al Capo struttura di missione contro il dissesto idrogeologico, Erasmo D’angelis.

Una mobilitazione trasversale, con nomi illustri del mondo della politica, delle istituzioni e dell’informazione, tra cui i presidenti delle Commissioni Ambiente di Senato e Camera, Giuseppe Marinello e Ermete Realacci, l’editorialista del Corriere della Sera, Sergio Rizzo, gli architetti Stefano Boeri e Mario Cucinella, la presidente della Fondazione MAXXI Giovanna Melandri, solo per citarne alcuni.

Ė un’emergenza che non conosce più stagioni, come dimostrano le alluvioni che negli ultimi giorni stanno nuovamente flagellando l’Italia. Il nostro è un Paese in cui nessuno è al sicuro e che non investe nella manutenzione del territorio. Il paradosso italiano è che spendiamo ogni anno 1 miliardo per riparare i danni ma solo poco più di 100 milioni per prevenirli.

Queste le tre proposte forti che la rete della società civile indica nella petizione per uscire dall’emergenza:

  • far partire entro l’estate un Piano unico nazionale di manutenzione e prevenzione
  • liberare tutte le risorse già stanziate che Stato e enti locali non sono riusciti a spendere a causa dei vincoli del Patto di stabilità e reperirne di nuove attraverso i Fondi strutturali,
  • garantire a livello nazionale un controllo sulla qualità dei progetti e degli interventi ispirati a un modello di sostenibilità ambientale ed economica, efficacia, trasparenza delle regole e delle procedure.

Tempi brevi, risorse adeguate e regole trasparenti per ridare tranquillità ai cittadini ed evitare la tragica conta di danni e vittime che da anni siamo costretti a fare.

 

(Fonte: infobuild.it)

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