
Il decreto dal promettente nome di “Crescita” potrebbe riservare qualche buona notizia, una volta tanto, sulle misure relative ai bonus casa e al sismabonus
Il “Decreto Crescita”, attualmente ancora sul tavolo del governo per la sua approvazione, contiene alcune novità. Si tratta di un provvedimento che prevede numerosi interventi, dalle nuove regole per gli appalti fino, appunto, alle novità per gli sgravi fiscali legati a ristrutturazioni e riqualificazioni.
Una novità potrebbe riguardare le procedure agevolate per la cessione del credito d’imposta. Si ipotizza di concedere la possibilità della cessione del credito all’impresa che esegue i lavori ma, a differenza di quanto è previsto ora, di accorciare l’ammortamento fiscale su cinque anni invece che dieci. Un modo per rendere più appetibile per le imprese l’assunzione del bonus casa.
Un’altra novità contenuta nella bozza, ma ovviamente non ci sono ancora certezze, riguarda il sismabonus, che per il momento non ha avuto un grande successo. Il nuovo provvedimento potrebbe estendere la possibilità di utilizzare il sismabonus anche alle aree meno a rischio: sarebbe utilizzabile quindi anche nelle zone classificate come 2 e 3. Inoltre, il sismabonus sarebbe applicato anche nel caso di edifici nuovi realizzati dopo la demolizione completa di un immobile vecchio. In questo caso, se l’edificio nuovo è costruito secondo le norme antisismiche, si potrebbe ottenere lo sconto dell’85%, il massimo previsto dai sismabonus.
