La Corte di Cassazione definisce che anche per le opere di ristrutturazione esiste la responsabilità di imprese e artigiani per la durata di dieci anni
Un altro incentivo alla realizzazione “come si deve” delle opere edili arriva da una recente sentenza della Corte di Cassazione (per la precisione la numero 22553) che prevede, anche per le ristrutturazioni edilizie, la responsabilità degli autori degli interventi per dieci anni.
Il provvedimento è rivolto alle imprese edili e agli artigiani che operano sia nel campo delle nuove costruzioni, sia delle ristrutturazioni, o modifiche di un edificio. Il tutto è regolato dall’articolo 1669 del Codice Civile, che assegna questa responsabilità ai costruttori.
Si tratta, evidentemente, di un ulteriore passo avanti verso la tanto agognata (dai privati e dai possessori di immobili in generale) qualità del costruire, e forse lo spauracchio di questa responsabilità anche per gli interventi di ristrutturazione riuscirà a orientare le scelte di intervento verso l’innovazione di prodotto e di sistema. Come sempre, la parola ai cantieri.