Un gruppo di case bianche, arrampicate sulla scogliera e una festa in terrazza, o meglio: sul tetto. Scena tipica di un’estate mediterranea. Il tetto piano è uno degli elementi su cui si fonda l’architettura del sud Europa, una risorsa che anticipa e contiene tutti i significati di una cultura che da sempre vive e allo stesso tempo combatte il sole.
Il tetto piano calpestabile è uno dei tratti più tipici dell’architettura del mediterraneo. Tra i vari tipi di tetto, infatti, questo è quello che riesce meglio a trattenere la pioggia e riflettere la radiazione solare. Inoltre, la copertura del tetto piano è un ottimo sistema per guadagnare spazio. Questi tre elementi, pioggia, sole e spazio, sono i punti fermi da cui muovere per comprendere l’origine e lo sviluppo delle architetture mediterranee. Le case arrampicate sull’insenatura del golfo sono frutto di una primordiale e quantomai funzionale architettura ambientale. La scarsità di precipitazioni che spesso caratterizza le zone del mediterraneo ha aguzzato l’ingegno dei costruttori che si sono adoperati per creare dei sistemi di raccolta sui tetti e la scarsità di spazio ha fatto il resto: da qui la nascita dei tetti piani calpestabili. Il tetto piano calpestabile ha avuto successo come sistema architettonico fin dalle epoche più antiche e gode di rinnovato interesse in tempi in cui lo spazio per costruire diminuisce di anno in anno e si è sempre più attenti alle tematiche del recupero ambientale e del risparmio di risorse.
Quando parliamo di tetto piano calpestabile ci riferiamo a una specifica tipologia di copertura ma esistono diversi tipi di tetto piano con caratteristiche morfologiche e funzionali diverse tra loro. Tra i vari tipi di tetto piano, tra i più diffusi troviamo le coperture di stampo industriale. I capannoni spesso hanno la copertura del tetto piano che si presta ad ospitare importanti sistemi di pannelli solari, così da sfruttare la maggior porzione di metratura possibili per produrre energia pulita. In questo caso ci si limita ad avere solo una copertura del tetto piano senza che esso sia praticabile. Altro esempio di tetto piano sono i locali tecnici dei grandi impianti ospedalieri, alberghieri e infrastrutturali: tra i diversi tipi di tetto, quello piano permette di ospitare impianti di aerazione e, quando richiesto, come ad esempio per gli ospedali, anche piste per l’atterraggio di elicotteri ed eliambulanza. Questa tipologia di tetto piano calpestabile risponde a standard strutturali elevati e necessita di un accuratissima progettazione per resistere ai carichi cui l’esercizio delle sue funzioni le impone. Anche in città troviamo spesso condomini con il tetto piano calpestabile che spesso ospitano spazi comuni dove poter stendere il bucato oppure piccoli spazi verdi, in un’ottica di edilizia condivisa sempre maggiormente diffusa.
In realtà, i tetti piani calpestabili o meno non sono perfettamente piani: deve essere garantita una minima pendenza – variabile da 1% al 5% – per il deflusso delle acque meteoriche e il loro convoglio verso sistemi di smaltimento, elemento che ci rimanda al tema originario della raccolta delle acque . Questa pendenza permette di non far ristagnare l’acqua e di ridurre i fenomeni di infiltrazioni che spesso si verificano sui tetti piani calpestabili tenendo conto che tutti i punti di giuntura strutturale come pluviali, muretti, soglie e giunti sono zone critiche. I tetti piani si dividono poi anche in base al tipo di isolamento che si adotta:
Altre strategie di impermeabilizzazione vanno poi adottate nel caso in cui il tetto piano calpestabile diventi una copertura verde, il tetto giardino che era tra i cardini della progettazione razionalista, soluzione di grande fascino e resa estetica che esige una progettazione attenta e una manutenzione accurata.