La Convention Nazionale di Gruppo Made si fa in tre per permettere a tutti i distributori soci e aderenti di raggiungere più comodamente le sedi dell’incontro. Upgrade Made, Livingmade Showroom, Finanziamento Condominio e Prestito Casa sono alcuni dei temi più significativi che caratterizzeranno il convegno
Nelle giornate del 25, 26 e 27 novembre, ovvero martedì, mercoledì e giovedì della prossima settimana, Gruppo Made propone la sua Convention Nazionale che quest’anno è itinerante, un segnale preciso della volontà del Gruppo di essere ancora più vicino a soci e aderenti, un impegno da ben considerare con una partecipazione massiccia e, soprattutto, convinta.
Fra le mille pieghe della crisi, che per molti operatori del nostro mercato è diventata ormai un ripetuto intercalare, se non proprio un motivo per nulla valido per desistere e arroccarsi su determinate posizioni, fra le mille pieghe della crisi esiste invece più di un motivo per iniziare a percorrere altre strade con occhi nuovi, cominciando da quel “mercato che c’è” e che a qualcuno fa anche paura, perché presuppone un cambiamento significativo del modo di stare nel nuovo mercato.
Ma i distributori Made hanno il vantaggio di far parte di un Gruppo che crede nell’innovazione di sistema, nel valore della relazione fra colleghi e fra società di servizi specialistici che possono contribuire a trasformare una rivendita tradizionale nei tanto agognati punti di riferimento professionali di cui il cliente oggi ha realmente bisogno.
La crescita è un percorso, a volte lungo, a volte anche difficile da immaginare e da comprendere. Gruppo Made ne ha uno pronto da condividere. Un percorso nuovo che sa unire all’ormai fragile esperienza di settore i cromosomi della modernità, modificando il senso acquisito dello “stare insieme” per riportarlo al suo significato originale, quello vero, quello realmente utile e vincente.
La presenza dei distributori Made alla Convention Nazionale è la prima risposta che un imprenditore deve sentirsi di dare. Il Gruppo va avanti, con progetti, con le sue proposte, tutte ovviamente perfettibili, ma oneste e sincere perché proiettate verso ciò che dove essere l’obiettivo comune.
Quello di un gruppo che diventa Gruppo.
(Roberto Anghinoni)
