Un sistema contro l’evasione fiscale, ma con pesanti conseguenze su aziende già penalizzate. Con lo Split Payment i problemi della nostra economia di settore, invece di risolversi, si moltiplicano.
I problemi sorti con l’avvento della pandemia hanno catturato l’attualità del settore delle costruzioni, mettendo in secondo piano (la forza dell’attualità!) la marea di questioni in sospeso che ancora limitano la ripresa del comparto. Di “split payment” si è parlato a lungo fino a quando il virus non ha messo in quarantena anche questo argomento che riguarda molto da vicino anche la distribuzione edile, così come tutti i creditori delle imprese di costruzione.
Il ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli ha recentemente affermato, nel corso del Consiglio generale dell’Ance, che “lo split payment è ingiusto perché rappresenta un doppio svantaggio per le imprese”.
Dal canto suo, il presidente di Ance Gabriele Buia ha voluto puntualizzare che si tratta di “un furto legalizzato che sottrae ogni anno 2,5 mld di liquidità alle imprese del settore già in difficoltà”.
Possiamo dire che il concetto sia più che chiarito. Ora rimane da vedere se il governo avrà voglia di eliminare questo ennesimo tarlo della burocrazia nazionale, l’unica nefanda attività che realmente funziona in questo benedetto paese.