
Il 30 giugno si avvicina e nulla ancora si sa sulla possibilità di prorogare i bonus fiscali per le ristrutturazioni e le energie alternative. Anche perché manca un governo in grado di decidere
Mancano solo poche settimane alla scadenza dei bonus fiscali sulle ristrutturazioni edilizie e il risparmio energetico. Il bonus sulle ristrutturazioni sarà infatti del 50% sull’Irpef per le spese effettuate con bonifico entro il prossimo 30 giugno, e poi la percentuale scenderà al 36%; il bonus sul risparmio energetico sarà del 55 per cento sull’Irpef o sull’Ires fino al prossimo 30 giugno. Dopo questa data, sarà assorbito dalle agevolazioni sulle ristrutturazioni edilizie, con effetti sensibili sui portafogli dei proprietari di abitazioni – lo “sconto” è infatti inferiore di 19 punti percentuali”. Peggio andranno le cose per i proprietari di immobili non residenziali, perché qui il rischio è di vedere scomparire qualsiasi percentuale di incentivo. A questo punto, si potrebbero sprecare numerose considerazioni. La prima è che l’attuale situazione politica non permette nemmeno di prendere in considerazione il problema, visto che i governanti (sempre che si crei una maggioranza in grado di sostenere le riforme) hanno oggi altri problemi. Se il mercato dell’edilizia e delle costruzioni non ha avuto crolli maggiori, è perché, insieme alla ristrutturazione – comunque sempre di benefici fiscali si parla – il settore delle energie alternative ha fatto registrare crescite impressionanti, e il bonus fiscale è stato determinante. In sostanza, considerando che il settore delle energie alternative è ancora molto giovane e che per ottenere i benefici fiscali il cliente deve chiedere la fattura, appare evidente che mantenere questi bonus sia una vera e propria necessità.
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