Si è più o meno arrestata la flessione del valore degli immobili, mentre la domanda abitativa continua a crescere, sia nelle grandi città, sia in provincia
Le ultime notizie del mercato immobiliare, specchio delle mie brame del settore della ristrutturazione, indicano un andamento a macchia di leopardo, anche se le grandi città soffrono meno delle periferie, in generale.
Per esempio, Milano negli ultimi sei mesi (secondo semestre 2015) la perdita di valore (sono valori ovviamente medi) è stata dello 0,2% per gli immobili residenziali nuovi in classe A o B. Gli appartamenti di pregio ristrutturati hanno perso lo 0,3%, mentre l’andamento delle compravendite continua a essere positivo: nei primi nove mesi del 2015 la crescita è infatti stata del 9,6%. Ciò significa che anche se i prezzi hanno smesso di scendere come negli anni passati, l’esigenza abitativa gode di buona salute.
Lo stesso non si può dire degli immobili in provincia. La perdita di valore colpisce soprattutto le abitazioni più vecchie (-3,7%), mentre le più recenti e in nobile classe energetica perdono l’1,6%. Ma, anche in questo caso le compravendite sono in aumento: +8,7%.
