Il Rapporto Enea 2012 sulle detrazioni fiscali del 55% per la riqualificazione energetica fa emergere dati piuttosto interessanti sul peso economico delle ristrutturazioni, soprattutto se la politica energetica in Italia sarà sempre più incentivata
L’ENEA ha presentato nei giorni scorsi al ministero dello Sviluppo Economico il Rapporto 2012, predisposto dall’Unità tecnica Efficienza Energetica, “Le detrazioni fiscali del 55% per la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente”, che fornisce il quadro complessivo degli interventi realizzati sugli edifici secondo la normativa vigente.
In particolare, dal Rapporto emergono i seguenti dati:
Le richieste d’intervento sono state dunque 265.400 per investimenti complessivi superiori a 2,8 miliardi di euro e un totale degli importi portati in detrazione pari a 1,58 miliardi di euro. Il costo medio per intervento è di 10.865 euro, con un risparmio medio pari a circa 4,7 MWh/anno.
I risultati ottenuti confermano una forte disomogeneità tra le diverse regioni e si osserva nell’insieme una leggera riduzione del numero di pratiche inviate ad ENEA, degli investimenti e dei risultati ottenuti rispetto al 2011. Tra le molteplici cause, è stato evidenziato il contemporaneo innalzamento dal 36% al 50% dell’aliquota delle detrazioni per le ristrutturazioni edilizie, oltre agli effetti della crisi economica.
Nonostante ciò, a conferma della grande diffusione sul territorio che da sempre caratterizza questo sistema di incentivazione dell’efficienza energetica, i dati pubblicati da ENEA mostrano dal 2007 al 2012 una spesa di 18 miliardi di euro nelle riqualificazioni energetiche degli edifici, che ha contribuito significativamente a produrre occupazione in un settore in forte crisi e ad innalzare le prestazioni energetiche di una percentuale significativa del patrimonio edilizio nazionale.
(fonte: infobuildenergia.it)
