Come e quando utilizzare lo stucco per piastrelle? 5 esempi pratici

04/09/21
Qualsiasi superficie con piastrelle non può dirsi realmente completa se non si procede prima con la stuccatura delle fughe. Dopo la messa in posa delle piastrelle, infatti, il lavoro è tutt’altro che finito. Per creare una superficie compatta, resistente alle infiltrazioni d’acqua e allo sporco, è necessario procedere con uno specifico stucco per piastrelle. Vediamo come!
La stuccatura delle piastrelle può avvenire in vari modi, impiegando tipologie di stucco che si differenziano per composizione (stucco in polvere o in schiuma, da miscelare o pronto all’uso), caratteristiche e prezzo. La scelta dipende, oltre che dal budget, anche dal tempo a disposizione per stuccare le piastrelle e dal livello di manualità posseduto, dal momento che alcuni prodotti sono più facili e veloci da stendere rispetto ad altri. In questo approfondimento vedremo come stuccare le piastrelle e, attraverso una serie di esempi pratici, quali aspetti considerare per scegliere la tipologia di stucco per fughe piastrelle. Dividere lo stucco di piastrelle

Stucco per piastrelle: a cosa serve

Lo stucco per piastrelle si utilizza come riempimento degli spazi (fughe) che si creano tra le mattonelle durante la posa. In particolare, il lavoro di stuccatura serve a:
  • ridurre la formazione di sporco e polvere
  • migliorare l’elasticità della superficie
  • favorire la dissipazione di eventuali dilatazioni causate dagli sbalzi termici
  • allungare la vita delle piastrelle
Inoltre, grazie all’introduzione di nuovi materiali, oggi lo stucco per piastrelle concorre anche a migliorare l’estetica delle fughe ponendosi come parte integrante della decorazione delle superfici.

Come stuccare le piastrelle

Una buona stuccatura delle piastrelle eviterà di dover intervenire in seguito con interventi per tamponare eventuali problemi di infiltrazioni. Ma come realizzare un lavoro a regola d’arte? Il consiglio è quello di rivolgersi sempre a personale specializzato. In alternativa è possibile ricorrere a tecniche fai da te, a patto che si conoscano i passaggi da seguire e le tempistiche da rispettare. Inserire lo stucco nelle piastrelle

Quando si effettua la stuccatura delle piastrelle?

La prima domanda che ci poniamo se siamo alle prese con il delicato compito di stuccare le piastrelle riguarda le tempistiche: qual è il momento giusto per iniziare a posare lo stucco per piastrelle? Quanto tempo bisogna attendere dopo la stuccatura per pulire le fughe? La stuccatura rappresenta il passaggio ultimo di una serie di operazioni precedenti e, generalmente, viene eseguita a 24 ore dal termine della posa delle piastrelle. Una volta terminata la stuccatura si consiglia di attendere dalle 36 alle 48 ore prima di iniziare a ripulire la superficie. Ma come pulire le piastrelle dallo stucco? Come togliere lo stucco nelle fughe delle piastrelle? Aldilà dei prodotti utilizzati, bisogna agire sempre con tempestività, ossia prima che lo stucco si asciughi e non diventi più difficile da togliere. La pulizia delle fughe può essere effettuata con una spugnetta inumidita e un prodotto disincrostante che riesca a rimuovere lo stucco in eccesso dalle fughe e a sgrassare a fondo la piastrellatura. Un altro metodo efficace è quello di utilizzare un vecchio spazzolino da denti e un mix di prodotti sbiancanti e sgrassanti, come candeggina, aceto o bicarbonato.

Stuccare le piastrelle: operazioni preliminari e procedimento

Prima di iniziare a stuccare le piastrelle è indispensabile rimuovere tutta la polvere e lo sporco presente tra una fuga e l’altra e sulle piastrelle, assicurandosi poi che la superficie sia perfettamente pulita e asciutta. Se le piastrelle sono di un materiale molto poroso, è consigliabile trattarle con un prodotto protettivo specifico, che eviterà che lo stucco vi si “aggrappi” e le danneggi. Dopo questi passaggi preliminari è possibile procedere con la stuccatura vera e propria. Il procedimento per stendere lo stucco per piastrelle consiste nei seguenti step:
  1. Versare il composto di stucco sulle piastrelle;
  2. Utilizzare una spatola o un frattazzo per agevolare la penetrazione dello stucco all’interno delle fughe;
  3. Utilizzare spazzole in silicone provviste di adeguate scanalature per conferire la forma desiderata alle fughe;
  4. Rimuovere lo stucco in eccesso dalle piastrelle, avendo cura di farlo quando non è ancora completamente asciutto.
Infine, è necessario attendere i tempi di asciugatura dello stucco prima di considerare “utilizzabile” la parete o la pavimentazione. Applicare lo stucco nelle fughe sul muro

Stuccare le piastrelle: 5 esempi di realizzazioni ad hoc

La buona riuscita, sia estetica che funzionale, di un rivestimento non dipende solo dalla qualità delle piastrelle, ma anche dalla precisione e dall’accuratezza con cui vengono realizzate le fughe. In commercio esistono svariati prodotti per la stuccatura delle piastrelle: la scelta del più adatto deve tenere conto di alcune variabili, tra cui la forma e le dimensioni delle piastrelle, la tipologia di fuga, il tipo di supporto, l’effetto estetico che si desidera ricreare e la distanza tra una piastrella e l’altra. Quale stucco per piastrelle? Come scegliere il prodotto giusto in base all’ambiente di destinazione e all’effetto che si desidera ottenere? Non è semplice rispondere a queste domande, dal momento che, come visto, la scelta dello stucco per riempire le fughe delle piastrelle è correlata a diverse variabili. Le fughe, infatti, non solo esaltano sul piano decorativo la bellezza della piastrellatura, definendone stile ed atmosfera, ma svolgono un ruolo fondamentale sul piano pratico. Infatti, se ti stai chiedendo a cosa servono le fughe nelle piastrelle, devi sapere che a loro è affidato il compito di:
  • fornire lo spazio sufficiente all’eventuale dilatazione delle mattonelle;
  • dare continuità alla superficie riempiendo gli spazi che si creano durante la posa;
  • proteggere la superficie dalle infiltrazioni d’acqua e dagli altri elementi che ne potrebbero compromettere funzionalità ed aspetto esteriore;
  • ridurre la formazione di polvere, favorendo l’igienicità del pavimento o del rivestimento a parete.
Sul mercato sono presenti diversi prodotti, alcuni più adatti a stuccare le piastrelle degli ambienti umidi (bagno, cucina, esterni), altri perfetti per le piastrelle del box doccia o per riempire le fughe dei pavimenti ottenendo una determinata resa estetica. Inserire lo stucco nella piastrelle per terra Vediamo qui di seguito alcuni esempi di stuccatura piastrelle.

1. Fughe sottili per ambienti umidi

Per ambienti come bagni, cucine, piscine e SPA si prediligono le fughe sottili, di larghezza fino a 6 mm circa. Questo per ridurre al minimo il deposito di sporco e la formazione di germi e batteri, che solitamente aumenta al contatto con l’acqua, i vapori e l’umidità. Per ottenere fughe slim negli ambienti umidi si utilizza generalmente dello stucco epossidico fine, che restituisce superfici lisce e molto compatte.

2. Fughe larghe per ambienti rustici

La malta cementizia (o epossidica) grossa è invece la più adatta a riempire le fughe larghe, ossia quelle in cui l’intervallo tra una mattonella e l’altra è più marcato (tra 7 e 20 mm). L’effetto che si ottiene è perfetto per ambienti in stile rustico e country, sia interni che esterni. La fuga in questo caso ha una maggiore valenza decorativa rispetto alla versione minimal dell’esempio precedente.

3. Stucco per fughe piastrelle doccia

Lo stucco per le fughe della doccia deve assicurare una protezione completa contro acqua, umidità, accumulo di sporcizia e contaminazione organica. Generalmente si utilizzano riempitivi a base epossidica, in grado di resistere bene agli agenti aggressivi e di garantire elevati standard di igienicità. Oltre allo stucco epossidico, è preferibile applicare anche un trattamento impregnante impermeabilizzante che renda le fughe idrorepellenti. In commercio sono disponibili trattamenti a base di “nano” molecole che formano uno strato invisibile, inodore e incolore. Il prodotto penetra in modo capillare nelle fughe creando uno scudo protettivo con proprietà idrofobe (effetto goccia). In sostanza, il trattamento impermeabilizzante serve ad eliminare la porosità delle fughe: acqua e umidità restano in superficie ed evaporano in modo naturale. Ottimi per le fughe piastrelle docce, vasche e piscine, sono anche gli stucchi con effetto semitrasparente, che, oltre alla valenza decorativa, possiedono proprietà antibatteriche e fungistatiche e un’eccellente resistenza meccanica e chimica. come-stendere-stucco-per-piastrelle

4. Stucco per le fughe dei pavimenti

La dimensione delle fughe dipende dallo stile da realizzare (rustico, contemporaneo, classico, ecc.), dal tipo di pavimento e dal sottofondo su cui lo stesso è posato. L’importante è che lo stucco scelto sia composto da un materiale longevo e resistente alle tante sollecitazioni cui è sottoposta una pavimentazione. Oggi sono disponibili prodotti con finitura a granello fine adatti a stuccare fughe da 0 a 20 mm di piastrelle in qualsiasi tipo di materiale (gres, ceramica, marmo, mosaico, pietra naturale). La particolarità di questi prodotti (adatti anche a pavimenti riscaldanti) sta nella tecnologia ibrida resina-cemento che garantisce un ridottissimo assorbimento d’acqua, un’elevata resistenza e una considerevole riduzione della porosità. Ciò significa che le fughe si sporcano meno e sono più veloci da pulire. Inoltre, è bene sottolineare che, mentre per le mattonelle dei rivestimenti verticali è possibile eseguire una posa a giunto unito, che crea un effetto continuo e senza interruzioni, per i pavimenti è preferibile la posa piastrelle a giunto aperto, che permette di ridurre il livello di rigidità della superficie e quindi di ovviare ai problemi connessi alle sollecitazioni statiche e all’eventuale sollevamento delle piastrelle.

5. Stucco per fughe colorate

Come visto, lo stucco per piastrelle non assolve solo a compiti pratici e funzionali, ma serve anche a decorare la superficie e a definire lo stile dell’ambiente di destinazione. Per creare un risultato armonioso è fondamentale azzeccare la scelta del colore dello stucco e studiare bene l’accordo tra l’effetto delle mattonelle e quello delle fughe. Se, ad esempio, abbiamo posato un pavimento con piastrelle effetto legno, lo stucco delle fughe dovrà tendere a restituire il medesimo effetto, o comunque molto simile a quello delle piastrelle. Per la scelta del colore dello stucco, molto dipende dall’effetto che si vuole ottenere, sebbene sia preferibile partire da un tono di intensità pari o inferiore a quello delle piastrelle, anche in previsione del fatto che con il tempo le fughe tendono comunque a scurirsi. In generale, il “tono su tono” crea un effetto equilibrato e meno rischioso. Utilizzando uno stucco colorato o impreziosito da additivi brillanti, metallizzati o vetrosi, aumenta invece la valenza decorativa della piastrella.
Come e quando utilizzare lo stucco per piastrelle? 5 esempi pratici
Come e quando utilizzare lo stucco per piastrelle? 5 esempi pratici

Quanto costa lo stucco per le piastrelle?

Lo stucco epossidico ha un costo più alto del tradizionale stucco cementizio, ma in compenso è di gran lunga più duraturo e più resistente agli agenti atmosferici, al calpestio e alla trazione del massetto. Inoltre, la stuccatura epossidica è batteriostatica, non assorbe liquidi e sporco, ostacola la proliferazione di muffe e funghi (assicurando così l’assoluta igiene della fuga) ed è meno soggetta alla formazione di crepe o spacchi. Stuccare un metro quadro con stucco epossidico può costare fino a 4 volte di più rispetto ad un metro quadrato stuccato con lo stucco cementizio. Conti alla mano, il prezzo medio di una confezione da 3 kg di stucco epossidico si attesta sui 40 euro, mentre una confezione da 3 kg di stucco cementizio della stessa marca costa circa 12 euro.Ai costi dello stucco vanno poi aggiunti quelli della manodopera. Ricordiamo infatti che per la posa e la stuccatura delle piastrelle è sempre megliorivolgersi a ditte specializzate ed esperti del settore.

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