
Non si sa se definirli segnali di ripresa, ma è un fatto che qualcosa si sta muovendo nel mercato del lavoro in edilizia. Un segnale per tutti
Secondo i dati forniti da una ricerca di Senaf- Saie Bari (sui numeri forniti da Unioncamere) in questa seconda parte dell’anno, il 42% delle imprese che operano nel settore edile hanno in programma di creare nuovi posti di lavoro. Ciò che emerge, soprattutto, è che il 92% circa di questi imprenditori è orientato a una manodopera di qualità, infatti puntano sulla formazione per vincere la sfida della trasformazione digitale e migliorare le performance aziendali.
Se le percentuali dicono poco, i numeri sono più indicativi: tra agosto e ottobre sono 91.780 i lavoratori previsti in entrata.
Dall’indagine emerge che nel 2018 il 34% delle imprese ha visto crescere la propria forza lavoro rispetto all’anno precedente. Il numero di addetti è rimasto poi complessivamente stabile per il 56% degli intervistati, mentre solo il 10% ha registrato un calo. C’è ottimismo per il 2019: il 42% degli imprenditori si aspetta un incremento del personale entro fine anno, mentre il 48% crede che non subirà grossi cambiamenti. Nonostante le buone intenzioni, dagli imprenditori arriva comunque un segnale chiaro rivolto alle amministrazioni, con il 77% che ritiene critico il costo della forza lavoro.
Ma questa non è una novità.
