I pavimenti galleggianti si differenziano dai tradizionali in quanto non poggiano direttamente sul solaio ma sono composti da sistemi in cui ogni listone del pavimento è rialzato attraverso una struttura metallica che lo sostiene.
Questa tipologia di pavimentazione è utilizzata di frequente negli ambienti lavorativi dove è presente una grande mole di cavi che necessitano di essere nascosti per questioni estetiche e di praticità. Infatti, la sopraelevazione del pavimento rende possibile il passaggio dei cavi nello spazio tra le piastrelle e il solaio.
Solitamente i pavimenti galleggianti sono composti da pannelli di dimensioni standard 60×60 cm e da un telaio metallico necessario per sopraelevare l’intera struttura.
Ognuno dei pannelli, a sua volta, presenta una struttura che comprende:
Come accennato, per sorreggere i vari listoni che compongono la pavimentazione viene utilizzata una struttura costituita da colonnine metalliche di supporto, regolate in base all’altezza piano finito.
Oltre al già osservato vantaggio di far passare i cavi sotto la superficie del pavimento (soluzione pratica e “pulita”), scegliendo il pavimento sopraelevato si ha anche la possibilità di costruire impianti tra le piastrelle e il pavimento sottostante (ad esempio, il riscaldamento a pavimento).
I pavimenti galleggianti più innovativi combinano alla qualità dei materiali una serie di sistemi di climatizzazione a basso consumo energetico, che rendono più appetibile la scelta di questa tipologia di pavimento. Il sistema di climatizzazione è reso possibile grazie all’aggiunta di bocchette d’immissione dell’aria su ogni pannello del pavimento, regolate da un sistema centrale basato sul clima e sulla temperatura presente nell’ambiente.
Inoltre, tutti i pannelli presenti sul pavimento sono removibili. Tale caratteristica rende più agevoli sia le operazioni di pulizia che i controlli di manutenzione degli impianti.
Tra i due tipi di pavimenti esistono differenze sostanziali.
Vediamo più nel dettaglio cosa cambia installando un pavimento tradizionale piuttosto che una tipologia galleggiante.
I listoni removibili sono un punto di forza dei pavimenti galleggianti. La possibilità di rimuovere ogni pannello presente nel pavimento, infatti, consente a tecnici e manutentori dell’impianto presente al di sotto del pavimento di rimuovere solo i pannelli interessati, ossia quelli in corrispondenza dei cavi o delle parti da controllare.
Le singole componenti della pavimentazione non necessitano di operazioni di posa impegnative: generalmente il posizionamento sulla superficie avviene a secco tramite meccanismo a incastro. Se si possiede una discreta manualità è possibile effettuare anche una posa fai da te, risparmiando notevolmente sui costi di manodopera.
La separazione termica tra il massetto e il piano di calpestio consente di ottenere un ottimo livello di isolamento termico.
Il progettista può creare composizioni grafiche e stilistiche senza preoccuparsi dei vincoli impiantistici. Gli impianti, infatti, sono collocati sotto il pavimento e non ostacolano “l’espressione creativa” del pavimento.
Tanti vantaggi, ma anche qualche svantaggio o controindicazione.
Innanzitutto, com’è facile intuire, i singoli pannelli non possono essere sovraccaricati di peso. Con questo tipo di pavimentazione è buona norma distribuire il peso nel modo più omogeneo possibile, assicurandosi che le guarnizioni delle traverse e le colonnine del supporto sottostante siano sempre integre e in ottimo stato.
Un altro fattore da tenere in considerazione è che i pavimenti galleggianti soffrono gli ambienti umidi. La temperatura ideale per garantire lunga vita ai pannelli e alle strutture è compresa tra i 5 e i 35 gradi, con un valore di umidità relativa tra 40 e 75%.
I prezzi di un pavimento galleggiante variano molto in base alle prestazioni richieste e al livello di finitura prescelto. Ai costi di acquisto del materiale vanno aggiunti i costi per il trasporto e quelli per la posa in opera (a meno che non si scelga di procedere con una posa fai da te).
In base alla qualità e al pregio del materiale, i prezzi oscillano tra i 15 e i 60 euro al metro quadro. A questa cifra vanno sommati i costi del rivestimento, compreso tra i 5 e i 100 euro al metro quadro (anche in questi caso la forbice dipende dalla qualità del prodotto scelto) e i costi della manodopera, da calcolare nella misura di 10-15 euro al metro quadro.