Le nuove emergenze trasformano anche il modo di intervenire, sia nel nuovo che nel recupero. Le nuove tendenze possono diventare il mercato dei prossimi anni
Il cambiamento non riguarda solo la distribuzione edile e le azioni che deve intraprendere per rimanere nel mercato con speranze di successo. Tutto intorno a noi sta cambiando, a partire dai modi di costruire, messi sotto accusa in epoche recentissime dai dolorosi avvenimento di questi ultimi mesi.
Anche se sotto eventuale accusa ci dovrebbe essere la mancata manutenzione degli edifici, rimane il fatto che la Ricostruzione – usiamo la maiuscola, perché ormai è purtroppo diventato un mercato a sé – cerca soluzioni alternative, rispondenti alle norme per l’adeguamento sismico, risparmio energetico, e così via. Fra gli edifici scolastici in via di costruzioni nel Centro Italia, per esempio, 24 nuove scuole saranno edificate con la tecnologia a secco, utilizzando strutture in legno, acciaio, casseri a perdere e calcestruzzo prefabbricato, che prenderanno il posto dei tradizionali materiali in latero- cemento o i sistemi a umido.
La storia insegna che quando le nuove tipologie costruttive si affermano, e magari confermano i valori dichiarati, l’attenzione della progettazione si sposta verso le novità. E questo “messaggio” deve arrivare anche alla distribuzione edile, perché non debba arrivare ancora una volta buona ultima e dover rincorrere.
