Fra le lavorazioni tipiche di un cantiere da interni, sicuramente è da annoverare il rifacimento di intonaci, finiture e tinteggiature. Un nuovo colore, uno stucco, una carta da parati particolare possono dare quel tocco in più. A questo scopo, la levigatrice per muri è un attrezzo che non può mancare nel nostro kit. Scopriamo assieme questo utensile.
I lavori di ristrutturazione sono in generale i più frequenti in edilizia.
Infatti, ormai è conclusa la stagione delle nuove costruzioni e abbiamo l’onere ma anche la possibilità di recuperare quanto già esiste.
I lavori di ristrutturazione più frequenti riguardano l’interno delle abitazioni: con questi si ha la possibilità di risistemare integralmente casa nostra, trasformandola in uno spazio del tutto nuovo.
In questo articolo approfondiremo:
I lavori di ristrutturazione sono un’esperienza che probabilmente, una volta nella vita, tutti affrontiamo. Si può trattare di opere minori o interventi di maggior rilievo e al riguardo abbiamo già scritto affrontando il tema della ristrutturazione appartamento.
Quando ristrutturiamo gli interni di casa, di sicuro concludiamo il ciclo di lavori con la tinteggiatura delle pareti. Questa è la fase finale che chiude il cantiere.
Tuttavia, per fare questo, dobbiamo essere sicuri che il supporto che ci apprestiamo a tinteggiare sia solido e stabile. A tale fine, le operazioni da fare sono diverse a seconda dei casi.
La levigatrice per muri fa parte di quelle attrezzature ed elettroutensili adeguati a fare in un unico strumento tantissime operazioni.
Basta con i lavori estremamente faticosi e affannosi che ci costringono a grattare manualmente con spatole di acciaio le superfici delle murature, con risultati scarsi, grande profusione di impegno e tempi lunghissimi.
La levigatrice, anche detta scarnificatrice, è un utensile elettricamente alimentato che presenta un disco il quale non lavora di taglio bensì viene appoggiato parallelamente alla parete. Tale disco, ruotando, gratta la parete asportando le superfici esterne e raggiungendo strati interni degli intonaci più solidi e stabili.
I dischi sono intercambiabili e possono essere utilizzabili con ricambi di carta abrasiva per un lavoro più leggero oppure dotati di dischi in acciaio diamantato per la rimozione e la disgregazione delle malte che compongono gli intonaci.
Il lavoro viene svolto tramite il passaggio dell’utensile sulla parete in modo da coprire ogni punto della superficie e garantire omogeneità del trattamento.
È un’operazione che crea molta polvere, come immaginabile, e per questo la scarnificatrice è predisposta di uno scarico laterale al quale viene attaccato l’aspiratore da cantiere che provvede a risucchiare le polveri senza che queste si disperdano nell’ambiente.
Questi macchinari si inseriscono spesso in fasce di mercato alte e basse. Principalmente abbiamo due categorie di articoli.
Se ci troviamo nella necessità di procedere ad un lavoro di ristrutturazione di un intero appartamento, il dubbio non si pone. Avrete bisogno di un prodotto professionale, l’unico in grado di sostenere ritmi e carichi di lavoro necessari per la conclusione dell’opera.
Potrete servirvi di un oggetto di fascia bassa se avete bisogno di rimuovere solo gli strati più superficiali delle finiture e per pochi metri quadrati.
Concludiamo fornendo i prezzi medi per l’acquisto di una scarnificatrice.
Nel caso di prodotti economici adatti a piccole sessioni di bricolage, potete trovare quel che fa al caso vostro anche per cifre attorno ai 100 euro.
Per prodotti performanti in grado di gestire l’impegno di un'intera ristrutturazione, i prezzi si attestano sui 350-500 euro.