Le ultime sul mercato immobiliare

22/09/14

mercato immobiliare

Scendono i prezzi delle abitazioni, aumenta il numero dei mutui concessi, Lazio e Lombardia in pole position, il primo segnale positivo dal 2010. Fra le tipologie richieste il primo posto va al trilocale

Nel primo semestre del 2014 le quotazioni delle abitazioni in Italia sono diminuite: nelle grandi città del 3,0%, nell’hinterland delle grandi città del 3,4% e nei capoluoghi di provincia del 3,1%. Genova è la città che ha segnalato il ribasso più forte (-5,7%). Firenze con -0,7% e Bari con -1,4% sono le città dove gli immobili hanno perso meno. L’analisi per aree geografiche vede una diminuzione dei prezzi del 2,3% nel Nord Italia, del 3,3% nel Sud Italia e del 4,3% nell’Italia centrale.

VARIAZIONE PERCENTUALE DEI PREZZI

2008 2009 2010 2011 2012 2013 I sem 2014
-6,3% -4,2% -1,1% -4,7% -10,5% -8,9% -3,0%

L’analisi della domanda, nelle grandi città, vede una maggiore concentrazione delle richieste sul trilocale (36,2%), seguita dal bilocale (29,4%). In aumento la richiesta dei tagli grandi. L’analisi della disponibilità di spesa continua a dare segnali di contrazione. I tempi di vendita sono in lieve diminuzione. A luglio 2014 si attestano intorno a 172 giorni nelle grandi città, 196 nell’hinterland delle grandi città e 187 nei capoluoghi di provincia.

Per quanto riguarda l’andamento dei canoni di locazione, nelle grandi città, registra un calo dei canoni dell’1,8% per i monolocali, dell’1,5% per i bilocali e dell’1,7 % per i trilocali. Il contratto più praticato è quello a canone libero ma aumenta l’interesse per il contratto a canone concordato.

L’analisi delle compravendite realizzate attraverso le agenzie del Gruppo Tecnocasa evidenzia che il 78,3% ha interessato l’abitazione principale, una tendenza in aumento, il 16,3% la casa ad uso investimento ed il 5,4% la casa vacanza. Le previsioni dicono che il 2014 potrebbe concludersi con transazioni in aumento (tra 420 e 430 mila compravendite). Sul versante dei prezzi prevediamo nelle grandi città un ribasso dei valori compreso tra -5% e -3%, nelle altre realtà territoriali tra -6% e -4%.

INDICATORI MERCATO CREDITIZIO – ITALIA

Secondo le stime della Banca d’Italia, il mercato delle erogazioni ha fatto registrare un +5,3% nel I trimestre 2014 (rispetto al I trimestre 2013)

I trim 2012 II trim 2012 III trim 2012 IV trim 2012 I trim 2013 II trim 2013 III trim 2013 IV trim 2013 I trim 2014
6.243,7 6.939,7 5.331,5 6.241,8 4.950,0 5.812,5 4.966,2 5.775,2 5.210,7
I valori sono espressi in milioni di euro. Fonte: Banca d’Italia

Le famiglie italiane hanno ricevuto finanziamenti per l’acquisto dell’abitazione per 5.210,7 milioni di euro nel primo trimestre 2014. Rispetto allo stesso trimestre del 2013 si registra una variazione delle erogazioni pari a +5,3%, per un controvalore di +260,8 milioni di euro. Per la prima volta dal 2010 l’andamento delle erogazioni fa registrare un segno positivo, confermando e accentuando la tendenza al miglioramento iniziata l’anno precedente. Anche a livello mensile si registrano segnali positivi, infatti dall’inizio del 2014 i volumi registrano stabilmente variazioni positive e da Marzo sono in doppia cifra. Il primo trimestre 2014 vede un netto miglioramento delle erogazioni nelle macroaree, con variazioni in aumento nel Nord e nel Centro Italia. Il Nord-Ovest si conferma al primo posto per volumi erogati con un totale di 1.875 mln di euro (+3,3% rispetto al primo trimestre 2013), la performance migliore spetta al Nord-Est (+24%, per un totale di 1.257 mln di euro).

ANALISI SOCIO-DEMOGRAFICA (su base dati interni Gruppo Tecnocasa)

Nel primo semestre 2014, l’importo medio di mutuo si è attestato a circa 108.900 €. La macroarea dove il ticket medio risulta più elevato è quella Centrale (115.000 €), seguita dal Nord-Ovest con 110.100 €. A livello regionale è il Lazio il leader per quota pro capite erogata (122.500 €), al secondo posto c’è la Lombardia (119.500 €). A livello nazionale, quasi il 70% dei mutui erogati ha una durata tra 21 e 30 anni e la durata media supera leggermente 24 anni. Prevale la tipologia di mutuo a tasso variabile (43,3%) ma, rispetto all’anno scorso, è in netto aumento della quota di chi sceglie il tasso fisso (ora è il 27,6%). Diminuisce il tasso variabile (puro e, soprattutto, con CAP). Tra le finalità del mutuo si conferma il trend di preponderanza delle operazioni per acquisto nei confronti di sostituzione e surroga. Sostanzialmente invariata l’età media di accesso al mutuo (circa 39 anni), con una maggioranza degli under 35 (quasi il 40%). Resta rilevante la quota di finanziamenti erogati a cittadini italiani (90,9%), ma si pone sempre attenzione agli stranieri, comunitari ed extra-comunitari.

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