Sono circa 18 i milioni di Euro, per tre anni, stanziati per concedere un credito di imposta alle imprese che effettueranno interventi di bonifica sui beni e le strutture produttive
La rimozione dell’amianto è certamente uno dei problemi più urgenti che le città devono affrontare. Anni fa, ci fu una forte campagna di sensibilizzazione che, in modo trasparente e incisivo, ne evidenziava la pericolosità. Gli interventi negli anni si sono moltiplicati, sono nati nuovi prodotti e nuove tecniche per rendere a loro volta sicure per gli operatori, ma anche per gli abitanti, le operazioni di bonifica.
Ma, nonostante questo, l’amianto è ancora padrone di tante zone del paese, e giunge quindi opportuno l’emendamento della Commissione Ambiente del Senato che stabilisce un credito d’imposta del 50% per le imprese che effettuano interventi di rimozione.
Il provvedimento sembra però essere più che altro diretto alla bonifica dei capannoni, infatti il beneficio d’imposta è riconosciuto alle imprese che nel prossimo anno effettueranno interventi su beni e strutture produttive. Sono stati stanziati oltre 5,5 milioni di Euro per il 2015, oltre 6 milioni di Euro per il 2016 e il 2017.
Forse, già che c’erano, potevano estendere il beneficio fiscale a un più ampio spettro di destinatari, ma intanto è un passo avanti.
