© Tomaz Gregoric
Il nuovo Centro Culturale di tecnologie spaziali europee KSEVT, progettato dal team di architetti Bevk Perovic, Dekleva Fregoric , Ofis e Sadar Vuga, è posizionato nella città d’origine di Herman Potocnik Noordung, uno tra i pionieri della cosmonautica e della missilistica.
La forma avveniristica di questa architettura, in netto contrasto con le abitazioni dell’insediamento circostante, prende le mosse proprio dalle considerazioni progettuali contenute nella pubblicazione dell’ingegnere Noordung dedicata alla realizzazione di stazioni spaziali e satelliti geostazionari, dal titolo “Il problema della navigazione dello spazio – Il motore a reazione” (1928).
Il nuovo centro culturale è stato pensato per ospitare attività scientifiche, esposizioni, eventi, al fine di implementare la vita sociale e culturale già animata dall’Art Center di Vitanje, avvicinando la tecnologia spaziale a studiosi e visitatori.
L’edificio si sviluppa su tre livelli: al piano terra l’ingresso principale è definito da un basamento vetrato sormontato da un enorme nastro avvolgente in alluminio. Dalla hall centrale di impianto circolare, illuminata da ampi lucernari, si dipartono le rampe che conducono nelle sale espositive, sistemate ai livelli superiori.
Il disegno della terrazza di copertura è ottenuto dalla combinazione dei due volumi cilindrici rivestiti da pelle metallica: l’area è progettata per ospitare esposizioni all’aperto ed una biblioteca open-air.
Fonte: archiportale.com
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