Che fare quando si dispone di uno scarso isolamento acustico della casa e ogni rumore dei vicini è amplificato?
Prima di dare battaglia condominiale, cambiare casa o cambiare i vicini, si può prendere in considerazione l’idea di insonorizzare una stanza o l’intera abitazione.
Molto spesso infatti ci troviamo ad abitare in luoghi scarsamente isolati dal punto di vista acustico.
Problema che si può avviare attraverso l’applicazione di controsoffitti ad hoc con materiale fonoassorbente studiato per venire incontro alle esigenze più diverse.
Ma, di preciso, l’isolamento acustico cos’è? In questo articolo, vedremo di spiegare meglio cosa si intende e di trattare alcune tematiche ad esso legate.
A seguire, andremo ad approfondire le seguenti tematiche:
Negli scorsi decenni i criteri costruttivi per le abitazioni non hanno riservato molta attenzione al problema dell’isolamento delle costruzioni, si tratti di isolamento acustico o termico.
Ci troviamo quindi a fare i conti con una grande quantità di immobili che hanno necessità di essere restaurati al fine di poter garantire condizioni di comfort e salubrità.
Si tratta di fattori imprescindibile che devono necessariamente essere adeguati agli standard imposti dalla normativa attuale che, accogliendo le istanze della comunità europea, è molto attenta alle esigenze del cittadino e dell’ambiente.
Il maggior numero di casi in cui ci si trova a fare i conti con un isolamento acustico della casa insufficiente è stato rilevato in appartamenti facenti parte di complessi residenziali condominiali costruiti secondo criteri meno restrittivi di quelli attuali.
Il boom economico degli anni ‘70 ci ha portato a beneficiare di appartamenti molto spaziosi ma che, alla luce delle linee guida attuali e degli standard che ognuno di noi persegue, devono necessariamente essere efficientati.
Ed eccoci quindi alle prese con la fatidica domanda: come insonorizzare una stanza?
Prima di metterci all’opera con un intervento di isolamento acustico della casa, è necessario valutare a quale tipo di inquinamento acustico siamo sottoposti.
Il più frequente disturbo sonoro è rappresentato dalla necessità di dividere il nostro spazio con altre persone: essendo “animali condominiali”, molto spesso la prima causa di inquinamento acustico sono i nostri vicini!
Per comprendere come insonorizzare una stanza ed eseguire un ottimo isolamento acustico nei vostri appartamenti, è importante capire un po’ come funziona la propagazione del suono.
Ma prima di capire quali danni provoca l’inquinamento acustico, occorre fare un passo indietro.
Il suono è costituito da onde a bassa frequenza, che sono simili alle onde radio. Quando qualcosa emette un suono, emette queste onde che viaggiano in tutte le direzioni dalla sorgente.
Queste onde viaggeranno fino ad incontrarsi con qualche forma di resistenza, come ad esempio un muro o un divano.
Ma questi elementi possono anche rimbalzare, ed è qui che possono provocare un effetto noto come riverbero, che invece di far perdere intensità al suono lo rafforza.
Il corretto isolamento acustico utilizza materiali che non solo assorbono il suono oppure lo bloccano, ma che non permettono il riverbero o l’eco, aumentando la sensazione di comfort all’interno degli ambienti della nostra abitazione.
In questa sezione, ci occuperemo di inquinamento acustico e i rimedi principali. L’unico modo per fermare il suono è quello di ridurlo oppure assorbirlo.
Sia se si sceglie rivolgersi ad un professionista nell’isolamento acustico, oppure imboccare la strada fai da te, sono sempre queste due tecniche che verranno utilizzate.
La prima tecnica è la riduzione del rumore. La riduzione del rumore funziona bloccando il passaggio delle onde sonore.
Il secondo modo – assorbimento rumore – opera trasformando l’onda sonora stessa.
Anche se questo potrebbe suonare come un trucco di magia, significa semplicemente che l’onda cambia quando entra in contatto con alcuni materiali e riduce la sua capacità di produrre suono.
Per capire quale intervento effettuare per rendere il nostro spazio confortevole dal punto di vista sonoro è bene individuare con precisione la provenienza del rumore.
Nel caso in cui ci troviamo all’interno di un appartamento in un condominio le possibilità sono essenzialmente due: il solaio e le pareti laterali.
Nel primo caso avvertiremo con maggior frequenza i passi dei nostri vicini di casa sopra la testa. Nel secondo caso saremo esposti a rumori più diffusi e meno puntuali, una sorta di rumore di fondo che risulta meno invasivo ma tende ad essere continuo nel tempo.
Il rumore di tacchi e passi è uno dei disturbi che più frequentemente si riscontrano negli appartamenti.
Si tratta di uno degli eventi sonori più difficili da eliminare poiché, per ridurre in maniera quasi definitiva il problema, sarebbe necessario procedere all’isolamento acustico del pavimento dei vicini, operazione che implica il rifacimento dei pavimenti e la stesura di un massetto fonoassorbente.
Appare facile capire che sono operazioni piuttosto invasive e costose che, seppur diano buonissimi risultati, sono difficili da attuare perché, per essere efficaci al 100% dovrebbero essere inserite in un restauro complessivo dell’intero immobile con costi che non è difficile immaginare.
Si possono però ottenere risultati davvero notevoli per qual che riguarda i disturbi aerei, ossia il rumore diffuso, sia intervenendo nelle partizioni orizzontali dei solai che in quelle verticali delle pareti divisorie.
Quando ci siamo accertati che per insonorizzare una stanza dobbiamo prestare attenzione al soffitto, possiamo procedere all’intervento puntuale di isolamento acustico.
Una delle soluzioni che meglio si confanno all’ambiente condominiale e che si possono facilmente applicare in buona parte degli appartamenti, è la controsofittatura in cartongesso.
Questo sistema di isolamento acustico prevede l’inserimento di materiale fonoassorbente all’interno del pacchetto strutturale del cartongesso.
Ad esempio, il controsoffitto in cartongesso isolato con Isover Par 4+ offre la possibilità di realizzare controsoffitti continui, senza giunti a vista e la versatilità d’uso, con la possibilità di formare superfici curve e con caratteristiche estetiche particolarmente pregevoli.
Un controsoffitto in cartongesso offre anche la possibilità di effettuare diverse lavorazioni relative a impianti elettrici e di condizionamento.
Si ha, infatti, la possibilità di nascondere nel controsoffitto tubazioni, collegamenti, canali e cavi elettrici: un esempio è l’illuminazione a faretti, installati proprio nel controsoffitto.
Soluzione che unisce quindi un elevato standard funzionale e un pregio estetico derivante dalla sua grande versatilità.
Inoltre, un vantaggio di questo sistema di intervento di isolamento acustico è dato dalla posa a secco.
Non è necessario una posa in opera che implichi malte e miscelati vari. Risulta del tutto sufficiente una buona dimestichezza con il cartongesso per insonorizzare una stanza ottenendo buoni risultati, con finiture che necessitano solamente una stuccatura nei giunti di taglio e l’aggiunta del gusto di ognuno di noi per quel che riguarda il tipo di finitura pittorica finale.
Se il rumore che ci infastidisce proviene dall’appartamento di fianco, è bene intervenire sulle pareti di casa con una insonorizzazione verticale.
In questo caso possiamo optare per una controparete in cartongesso su struttura metallica isolata con Isover Par 4+, un sistema simile al controsoffitto in cartongesso.
Come nella posa orizzontale, anche qui abbiamo una struttura metallica su cui vengono posate ad incastro e a fissaggio tavole in cartongesso.
La struttura metallica è studiata per poter ospitare i pannelli fonoassorbenti Isover 4+, con tutti i vantaggi del sistema costruttivo a secco:
Caratteristiche che marcano una netta differenza nella scelta della tipologia di intervento da effettuare.
Unico piccolo neo di questo tipo di pannellatura verticale è quello riscontrabile in ogni finitura in cartongesso, ossia la relativa resistenza a carico verticale.
Qualora volessimo appendere elementi particolarmente pesanti a questa parete, dovremmo avere l’accortezza di distribuire il carico verticale attraverso più punti di ancoraggio.
Ma è questo un problema facilmente ovviabile poiché in commercio si trovano numerosi sistemi di fissaggio verticale a carico distribuito, specialmente quando si tratta di librerie e mobili da appoggio che spesso possono essere autoportanti.
Ma che cos’è di preciso il pannello isolante Isover Par 4+?
L’elemento isolante si presenta come un pannello arrotolato in lana di vetro italiana 4+, realizzata con un legante brevettato a base di materie prime rinnovabili che contribuisce alla qualità dell’aria interna.
Il pannello è rivestito su una faccia con un velo di vetro. Grazie alla sua composizione naturale, contribuisce alla qualità dell’aria interna agli ambienti riducendo l’inquinamento degli ambienti interni causato dalla presenza di elementi fisici, chimici o biologici (VOC).
Questi possono contaminare l’aria e provocare danni alla salute degli occupanti e supera le normative più severe a livello mondiale sul contenuto di formaldeide.
Isover 4+ è la soluzione d’isolamento che consente la massima riduzione dell’impatto ambientale in tutte le fasi di vita del prodotto:
Si va configurando così come la scelta più sostenibile. Questo perché consente i massimi livelli di risparmio energetico e di riduzione delle emissioni di CO 2.
Isover Par 4+ garantisce inoltre un elevato risparmio di energia per il riscaldamento e il raffrescamento negli ambienti dove è installato.
Per di più, è certificato EPD secondo l’analisi del ciclo di vita (LCA) che attesta la sostenibilità del prodotto dalle materie prime allo smaltimento.
In ultima analisi questo tipo di isolante protegge gli ambienti e garantisce benessere offrendo le massime performance di isolamento termico, acustico e protezione dal fuoco.