Aumenta la produzione edilizia nell’eurozona nel mese di marzo 2015: sale dello 0,8% rispetto a febbraio quando era scesa dell’1,6%. L’Italia è ferma allo 0%, dopo -1,6% di febbraio. Ma sorridono solo i paesi dell’Est e l’Olanda
A essere ottimisti, potremmo dire che passare dallo -1,6% allo 0% su base mensile (marzo su febbraio) significa un incremento, appunto, dell’1,6%, ma evidentemente sono giochetti percentuali abbastanza risibili. Si fatto siamo più o meno fermi, anche se sappiamo che ci sono aziende che, grazie a un profondo rinnovamento, stanno davvero riguadagnando quote di mercato che i “tradizionalisti” si possono purtroppo sognare.
Eurostat ci dice che, nell’eurozona, però su base annua, il dato generale è in flessione (-2,7%). Peggio di tutti sta facendo la Spagna (-8%), seguita dalla Francia (-5,3%), dalla Slovenia (-4%) e quindi l’Italia (-3,6%). Sempre su base annua, meglio di tutti sta facendo la Romania (+13,3%), seguita dall’Ungheria (+12,7%) e dall’Olanda (+11,5%).
Chi ha seguito nel tempo l’evoluzione dei vari mercati esteri, noterà che, in fondo, si tratta di indicazioni che sono la conseguenza di andamenti incostanti. Chi negli anni passati ha sofferto moltissimo oggi, pur non eccellendo, si ritrova con un segno positivo, anche se, come nel caso del nostro paese, ipotizzare di recuperare certi valori del passato è pura fantasia. Una costante sembra però interessare tutti: è l’innovazione che guida il cambiamento.
(Fonte: Eurostat)
