Equilibrium è un interessante realtà nata con l’obiettivo ambizioso di ripristinare la filiera della canapa in Italia. I due settori in cui Equilibrium opera sono bioedilizia e nutraceutica. Ma le origini di Equilibrium derivano proprio da un prodotto specifico per il settore edile: il Natural Beton® di canapulo e calce con cui realizzare anche il Biomattone®.
Approfondiamo l’argomento con Daniele Lombardo, responsabile marketing di Equilibrium. Raccontaci come nasce questa realtà che rientra nell’ambito delle start-up innovative.
Daniele Lombardo: Equilibrium è una start-up italiana ‘for-benefit’ e ‘a prova di futuro’ , che ha come obbiettivo la rigenerazione del sistema attraverso la coltivazione e lo sfruttamento della pianta di canapa. Il concetto di azienda ‘for benefit’ vuole essere una sintesi tra i due modelli in opposizione di for-profit e no-profit, dove l’accento è posto solamente sulla vocazione o meno al profitto di un’organizzazione. Un’azienda for-benefit ha il triplice obiettivo di massimizzare il ritorno sull’investimento dal punto di vista economico, ambientale e sociale, rigenerando natura, società ed economia, invece che sottrarne valore.
Nel 2011, dopo anni alla ricerca di un prodotto che, oltre a soddisfare esigenze reali, fosse sostenibile dal punto di vista ambientale, economico e sociale, Equilibrium lancia sul mercato Natural Beton®: un biocomposito isolante di canapulo e calce, innovazione e rivoluzione tecnologica del settore edile. Il mercato edilizio italiano non è certo aperto alle innovazioni, soprattutto se i prodotti derivano da una “pianta”. Per questo è stato necessario un lungo periodo di informazione e formazione nei confronti dei clienti privati, delle imprese e dei progettisti, affinchè si diffondesse una differente cultura del costruire, prima ancora di un prodotto specifico.
Ottimo per la nuova costruzione e la ristrutturazione, oltre all’altissimo grado di isolamento termico, Natural Beton possiede la sensazionale capacità di regolare l’umidità all’interno dell’edificio, rendendo gli ambienti confortevoli e salubri, prevenendo i problemi legati alla sindrome da edificio malato e abbattendo i consumi energetici. La facilità di posa, inoltre, rende le applicazioni di Natural Beton competitive rispetto all’edilizia tradizionale e sostenibili anche dal punto di vista del prezzo. La “carbon footprint” inferiore allo zero e la riciclabilità lo rendono, infine, un prodotto assolutamente ecosostenibile. Sostenibilità ambientale, economica e sociale per un prodotto assolutamente funzionale alle esigenze attuali: missione compiuta!
Qual è la vostra visione attuale del mercato dei materiali da costruzione?
Daniele Lombardo: In edilizia, settore trainante e di forte incidenza per l’intera economia, il risparmio energetico e la salubrità degli ambienti sono fattori chiave per la qualità del vivere e condizioni necessarie affinché un immobile mantenga il proprio valore nel tempo. Oggi ci troviamo alla fine di un ventennio in cui ci si è concentrati in modo miope sul “risparmio energetico”. Con il termine miope intendiamo dire che, come spesso succede, si è considerato solo un aspetto della situazione e lo si è fatto in modo poco lungimirante: ci si è concentrati sull’abbattimento dei costi relativi all’utilizzo del riscaldamento nel periodo invernale, senza tenere conto di altre variabili importanti quali l’inquinamento generato dalla produzione dei materiali utilizzati e dal loro trasporto, l’isolamento nel periodo estivo, la scarsa durevolezza di prodotti soggetti a marcescenza, nonché la bassissima qualità del vivere in edifici isolati con prodotti non traspiranti, causa di ciò che l’Organizzazione Mondiale della Sanità chiama “Sindrome da edificio malato”.
Poter proporre prodotti naturali, a bassissimo impatto ambientale e che, oltre a salvaguardare l’ambiente, donassero confort agli abitanti a costi sostenibili è stata la nostra mission, pienamente raggiunta con Natural Beton: biocomposito che abbatte la necessità di riscaldamento e raffrescamento (abbattendo costi e inquinamento), dona confort e ambienti salubri, grazie alla sua traspirabilità, e che non solo non inquina, ma che addirittura “sottrae” CO2 dall’atmosfera: se si confronta la quantità di CO2 sottratta dall’ambiente dalla pianta di canapa nel corso della sua vita e quella immessa per la produzione di Natural Beton, si ottiene che ogni metro cubo di prodotto sottrae dall’ambiente 60 kg di CO2!
Quanto “c’è” ora di bioedilizia in Italia?
Daniele Lombardo: Purtroppo da poco si è iniziato a considerare la qualità dei materiali utilizzati, da cosa e da dove derivino e, soprattutto, gli effetti sulla qualità del vivere nel presente e nel futuro. Ancora oggi siamo soggetti a messaggi promozionali in cui i termini “bio” o “eco” vengono utilizzati a sproposito per prodotti derivanti dall’estrazione del petrolio o la cui produzione è altamente inquinante, per il semplice fatto che limitano l’utilizzo dell’impianto di riscaldamento, senza considerarne l’impatto ambientale su tutta la filiera o gli effetti sull’ambiente in un futuro prossimo (ad esempio per lo smaltimento).
Solo di recente ha iniziato a diffondersi una nuova cultura del costruire, in cui prodotti naturali e locali acquistano valore rispetto a quelli considerati “tradizionali”, ma che in realtà possono vantare una storia lunga solo qualche decennio e che già mostrano problemi.
A questo proposito, siamo felici dell’investimento importante che fin dalla nascita della società stiamo profondendo nella formazione e nell’informazione a 360 gradi: verso il pubblico privato, le imprese e i professionisti. La Neoedilizia a base di Natural Beton sta velocemente prendendo piede e questa è la miglior gratificazione per noi e la miglior dimostrazione che le persone stanno cambiando mentalità: abbiamo iniziato a comprendere che un’analisi più attenta delle possibilità e una spesa più mirata possono dare vantaggi nell’immediato e anche in futuro.
Per approfondire vedi: GenitronSviluppo.com
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