Cucine con rivestimento in legno, in gres porcellanato, con piastrelle, con pannelli decorativi. Ma avete mai sentito parlare di una cucina in cartongesso? Ebbene sì: anche questo è possibile. Di fatto, il cartongesso è uno dei materiali più utilizzati per la ristrutturazione e il restyling della casa, e per creare in modo semplice e veloce svariate soluzioni architettoniche.A seguire affronteremo alcuni argomenti legati al tema centrale di questo articolo, ossia:
La possibilità di personalizzare le composizioni d’arredo e l’attitudine a plasmarsi in mille modi diversi, sono infatti le qualità più apprezzate da chi si affida alle strutture in cartongesso.
Perfette per risolvere eventuali problemi legati alla progettazione d’interni, ma anche per creare un nuovo concetto dell’abitare. Un’idea che non si basa più su schemi architettonici rigidi e immutabili.
Al contrario, è improntato sulla flessibilità, sul dinamismo e sulla possibilità di modificare periodicamente lo stile di un ambiente in poco tempo e senza spendere un capitale.
Le personalizzazioni, nel caso di tali composizioni, sono viste più come scelte obbligate per aggirare determinate caratteristiche strutturali della stanza (angoli, colonne, rientranze, presenza di finestre), piuttosto che come scelte stilistiche e funzionali.
Una cucina in cartongesso, invece, può essere pensata e progettata partendo da presupposti più flessibili e dinamici, basati sulle reali esigenze di spazio, di utilizzo e di vivibilità della cucina.
Con il cartongesso è possibile occupare e organizzare lo spazio in modo inedito realizzando pareti di altezze diverse, contropareti e nicchie.
Il tutto studiato ad hoc per ottimizzare lo spazio o, ad esempio, per tenere a vista determinati oggetti, ceramiche e utensili.
Per ulteriori approfondimenti sulla progettazione e il restyling della kitchen area, consigliamo la lettura di questo articolo: “Ristrutturazione cucina: possibilità, costi, detrazioni”.
Tutti gli elementi della cucina sono costituiti da volumi in cartongesso di varie forme e dimensioni, successivamente rifiniti con verniciatura e/o rivestimenti in diversi materiali.
Per la realizzazione dei pianali si utilizzano le lastre aquaboard, speciali lastre in cartongesso utilizzate generalmente come rivestimenti da esterno, ma adatte anche per interni umidi come la cucina.
Tali lastre sono costituite da appositi profili e da un nucleo additivato resistente all’acqua e da un rivestimento idrorepellente che le rende praticamente impenetrabili.
Dunque, sono del tutto adatte a resistere alle tipiche sollecitazioni di un piano di lavoro della cucina.
Una volta completata la costruzione dei vari moduli in cartongesso che andranno a comporre la cucina, gli stessi vengono stuccati, rasati e trattati in modo da diventare impermeabili all’acqua e all’umidità.
Successivamente, si passa alla rifinitura dei vari elementi con i rivestimenti più adatti. Ad esempio, legno per dispense e cassetti, acciaio per la cappa e così via, e infine alla verniciatura.
L’ultimo step riguarda il fissaggio degli sportelli alla struttura in cartongesso tramite apposite molle ammortizzate.

