“Proprio perché ancora in una congiuntura economica avversa, è fondamentale dare continuità alla detrazione fiscale 50% e al Bonus Mobili a essa collegato. Oltre alla volontà politica, devono naturalmente essere individuate le coperture necessarie, possibilmente senza modificare le modalità applicative, per evitare di disorientare i consumatori e limitare l’efficacia di queste importantissime agevolazioni”
Queste le dichiarazioni rilasciate da Mauro Odorisio, presidente di ANGAISA, l’Associazione nazionale dei distributori idrotermosanitari, aderente a Confcommercio-Imprese per l’Italia, a seguito dell’iniziativa promossa da ANGAISA, Federmobili e Federlegno-Arredo per sensibilizzare il governo sulla necessità di prorogare il “pacchetto” detrazione 50% + Bonus Mobili.
Con il rafforzamento delle detrazioni fiscali applicabili nel comparto edilizio e con l’introduzione del Bonus Mobili (DL n.63 del 4 giugno 2013), le istituzioni italiane hanno raccolto l’invito delle imprese a sostenere i consumi interni per riattivare il sistema economico. Il Bonus Mobili, in particolare, che prevede la possibilità di detrarre il 50% dell’acquisto di arredo per una spesa massima di 10.000 euro a fronte di un intervento di ristrutturazione, ha dimostrato di essere una misura fiscale in grado di favorire la lotta alla disoccupazione, di sostenere un settore cruciale del Made in Italy, garantendo allo Stato un consistente e immediato gettito Iva.
Secondo le stime elaborate dal Centro Studi di FederlegnoArredo, infatti, entro la fine del 2014 saranno almeno 10.000 gli addetti della filiera Legno Arredo che avranno conservato il proprio posto di lavoro grazie al Bonus Mobili. Al tempo stesso, le vendite generate dall’incentivo porteranno a una spesa complessiva di 1.900 milioni di euro, generando un gettito di Iva aggiuntivo di 360 milioni di euro.
Già lo scorso dicembre, in occasione della conferenza stampa di fine anno, FederlegnoArredo aveva messo in evidenza gli effetti positivi di tale provvedimento, richiesto dalla Federazione e da tutti i più importanti attori della filiera: i sindacati di categoria FENEAL UIL, FILCA CISL, FILLEA CGIL – e le rappresentanze della distribuzione Federmobili e ANGAISA. Oggi, grazie ai dati relativi alle dichiarazioni dei redditi 730 dei CAF CISL, CGIL, UIL e il CAF 50&PIÙ, con cui le federazioni hanno sottoscritto un accordo a dicembre 2013, le previsioni avanzate trovano piena conferma.
(Fonte: infobuild.it)
