Quando un vecchio monastero situato nei pressi della città di Como, in Italia, era in fase di ristrutturazione e veniva trasformato in un complesso residenziale, il suo spazio interno è stato suddiviso in due aree dando vita questo loft. La struttura originale del monastero è chiaramente sottolineata dalle diverse direzioni del soffitto spiovente e dalle differenti altezze.
L’idea è stata quella di mantenere la struttura principale intatta, mantenendo l’intera lunghezza dell’unità originale che è stata suddivisa nelle diverse aree del loft.
Il progetto è stato affidato allo studio di architettura JMA di Milano che ha seguito tutte le fasi di riconversione e ha curato tutte le scelte stilistiche di arredamento del loft.
L’ingresso principale è relativamente piccolo e crea un senso di accogliente compattezza prima di entrare nello spazio principale, dove l’area living, la cucina e la sala da pranzo, sono separati dalla camera da letto matrimoniale da una parete laccata. Nel soffitto è stato inserito un video proiettore a discesa per riprodurre video e immagini sulla parete sopra la cucina.
Per consentire la massima superficie di proiezione, i mobili da cucina possono essere momentaneamente nascosti con una “parete” da far scorrere verso il basso con un sistema motorizzato.
L’altro elemento caratteristico nello spazio principale è la scala; composta da una trave d’acciaio assemblato con battistrada aperto e piastre d’acciaio entrambi rivestiti in legno.
Per il pavimento è stato scelto del legno di acero canadese, accuratamente selezionato. Tuttavia data la presenza di un sistema di riscaldamento a pavimento radiante le assi del pavimento sono state fatte su misura. Hanno un rivestimento superiore di 2,5 millimetri in acero canadese e gli strati inferiori in truciolato; più resistente al calore. La larghezza delle assi di 20 cm si fonde armonicamente con la disposizione di tutti gli elementi d’arredo.
Tutti i muri perimetrali e i soffitti nascondono un ulteriore livello di isolamento termico e i bagni sono dotati di pannelli radianti nel soffitto. Le pareti adiacenti ad altre unità abitative sono state rivestite con un pannello fonoassorbente per garantire un perfetto isolamento acustico dall’esterno.

Una finitura bianco ghiaccio è stata utilizzata per i piani di lavoro e i lavelli in cucina, per la vasca da bagno la doccia e alcune parti delle pareti del bagno. L’utilizzo di questa particolare texture, molto simile alla scelta cromatica dell’Apple, è funzionale a far percepire l’alto grado tecnologico del loft.
Le innovazioni tecnologiche proseguono al secondo piano che ospita uno studio con un server completamente automatizzato in grado di gestire la maggior parte delle apparecchiature elettroniche della casa.
Photos Credits: archdaily.com
