I dati di Confcommercio, a chiusura del 2018, parlano di una sostanziale tenuta del settore. Ma le stime per quest’anno non riescono a decollare, anzi
Secondo una nota di Confcommercio, alla fine del 2018 i consumi in Italia hanno abbastanza tenuto. Naturalmente stiamo parlando di commercio in generale, ma le dinamiche che determinano la congiuntura di settore, alla fine, riguardano ogni settore merceologico, perché si spende se si può spendere, e la casa, come è quasi sempre avvenuto negli ultimi lustri, è sempre stata al centro delle attenzioni delle persone.
Un elemento che ha però contribuito in modo determinante a evitare una flessione dei consumi – come sempre avviane nei periodi di incertezza – riguarda il marketing, le iniziative promozionali e le dinamiche di prezzo fortemente contenute (es. per gli elettrodomestici). In sostanza, un vero e proprio sostegno agli acquisti.
Sempre in generale, nel mese di novembre la produzione industriale è diminuita dell’1,6% su base mensile, al netto dei fattori stagionali, e del 2,6% su base annua. Nello stesso mese, l’occupazione non ha registrato variazioni di rilievo rispetto al mese precedente. A dicembre la fiducia ha mostrato un deterioramento sia tra i consumatori, sia tra gli imprenditori. Il clima di fiducia delle famiglie ha registrato un peggioramento dell’1,4% congiunturale, mentre il sentiment delle imprese ha consolidato la tendenza al ridimensionamento, in atto da luglio, con un calo dell’1,2% rispetto a novembre.
Stante il permanere di una situazione di debolezza si stima, a gennaio 2019, una variazione congiunturale nulla del Pil mensile, dato che porterebbe a una crescita dello 0,4% rispetto allo stesso mese del 2018. L’avvio dell’anno si conferma, pertanto, in linea con le deboli dinamiche che hanno caratterizzato la seconda parte del 2018, anno nel quale la crescita si dovrebbe essere attestata allo 0,9% (1,0% se si tiene conto dei diversi giorni lavorativi).
Del resto, la scarsa dinamicità dell’economia italiana e le basse aspettative di crescita continuano a condizionare i comportamenti delle famiglie in materia di consumi. Dopo il recupero registrato a ottobre, la domanda delle famiglie sembra, infatti, essere tornata a registrare un’evoluzione più contenuta. A dicembre 2018, l’indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) ha segnalato un aumento dello 0,2% in termini congiunturali e dell’1,2% nel confronto con lo stesso mese del 2017. In sostanza, la dinamicità del settore è ai minimi storici.
