Con il tempo le fughe delle piastrelle tendono a scurirsi a causa dello sporco accumulato, fino a perdere completamente l’aspetto originario. Cosa fare in questi casi? È possibile farle tornare bianche? In questo articolo vedremo come sbiancare le fughe delle piastrelle utilizzando i prodotti giusti e i metodi più efficaci.
Gli interstizi tra una piastrella e l’altra sono i punti in cui si annida lo sporco più ostinato.
Mentre in cucina può trattarsi del grasso dei fornelli o degli schizzi di cibo, nel bagno le possibili cause sono il calcare dell’acqua e la muffa causata dall’umidità dell’ambiente.
Proprio perché le fughe dei rivestimenti attraggono polvere e sporco di ogni genere, difficilmente i metodi tradizionali bastano a tenerle pulite.
Cosa succede senza una pulizia mirata? Le fughe con il tempo diventano “nere” e la casa appare inevitabilmente sporca e trascurata, nonostante le pulizie quotidiane.
Se ti trovi in questa situazione ti sarà molto utile continuare nella lettura dell’articolo, dove vedremo quali sono i 5 metodi più incisivi per liberare le fughe dallo sporco e dare nuova vita ai tuoi rivestimenti!
A volte ci innamoriamo di un rivestimento per la sua resa estetica, o semplicemente perché è “di tendenza”, senza però preoccuparci del tempo che dovremo dedicare alla sua pulizia e manutenzione.
Proprio per questo motivo, nella scelta dei materiali di rivestimento dei vari ambienti domestici dovremmo tenere bene in mente gli aspetti pratici e funzionali.
Sappiamo, infatti, che ogni materiale presenta specifici pro e contro.
I pavimenti in gres porcellanato con fughe, ad esempio, sono eleganti e versatili, ma necessitano di particolare impegno per la pulizia (fughe comprese), dal momento che il gres è un materiale microporoso.
Il pavimento continuo senza fughe, come quello in resina ad esempio, si pulisce in un attimo, è estremamente igienico (grazie all’assenza di fughe, veri e propri depositi di sporcizia!), ma il suo appeal moderno potrebbe non essere adatto agli ambienti classici o rustici.
Infine, se la tua scelta è ricaduta sulle piastrelle tradizionali per il bagno, la cucina e le pavimentazioni, dovrai per forza fare i conti con la pulizia delle fughe, a prescindere dalle caratteristiche specifiche del rivestimento (materiale più o meno poroso, stucco utilizzato per le piastrelle, ecc.).
Non resta che scoprire come sbiancare le fughe delle piastrelle utilizzando metodi e prodotti specifici in base al tipo di rivestimento e al tipo di macchie da rimuovere.
Il paraschizzi della cucina è una delle zone più “antipatiche” da pulire: è qui che si depositano schizzi di cibo, fumi e grasso.
Cosa fare se dopo la normale pulizia del pannello retro cucina noti ancora grasso e incrostazioni? Come pulire le fughe delle piastrelle della cucina?
In linea generale, per non rischiare di rovinare la superficie sarebbe meglio usare dei rimedi naturali, piuttosto che candeggina o detergenti chimici aggressivi. Eccone uno.
Per sgrassare le fughe della cucina prepara un rimedio fai da te mescolando una parte di acqua ossigenata e tre parti di bicarbonato, aggiungendo un po’ di acqua calda fino a creare una soluzione densa.
Poi procedi in questo modo:
Il bicarbonato, associato all’azione abrasiva dello spazzolino da denti, è un metodo molto efficace contro le macchie di grasso più ostinato, ma non è compatibile con tutti i materiali. Sui rivestimenti in pietra, ad esempio, andrebbe evitato.
Come sbiancare le fughe delle piastrelle della cucina quando sono particolarmente sporche e incrostate?
In questo caso è possibile ricorrere ad un metodo ancora più “potente” del precedente:
Se anche con questo metodo lo sporco rimane, prova ad aggiungere all’acqua ossigenata la fecola di patate (un bicchiere di acqua ossigenata per tre cucchiai di fecola di patate), fino ad ottenere un composto denso.
Applicalo sulle macchie di sporco e lascia agire per almeno un’ora, prima di rimuovere il tutto con un panno bagnato.
Scopriamo ora come sbiancare le fughe delle piastrelle intaccate dalla muffa.
Per eliminare le impurità della muffa dalle piastrelle del bagno e della doccia puoi utilizzare il seguente metodo:
Il composto a base di bicarbonato e acqua ossigenata, osservato nel paragrafo precedente, può essere utilizzato efficacemente anche contro la muffa.
Infatti, con le dovute accortezze, puoi impiegarlo per far tornare bianche le fughe delle piastrelle del bagno annerite dalla muffa.
Se le macchie sulle fughe sono dovute al calcare, un ottimo rimedio è il succo di limone, da tamponare direttamente sulle zone interessate e da lasciar agire per almeno mezz’ora.
Anche in questo caso ci vuole un pò di attenzione: il limone non va utilizzato per pulire le fughe dei rivestimenti in marmo perché, con le sue proprietà acide, potrebbe corroderli.
Per eliminare le antiestetiche macchie di calcare delle piastrelle bagno (comprese quelle del box doccia) si può utilizzare anche un nebulizzatore con acqua calda e aceto, da spruzzare direttamente sulle fughe o sul calcare, lasciando agire per circa mezz’ora.
Una volta trascorso il tempo necessario, potrai rimuovere lo sporco con un panno morbido. Le fughe torneranno pulite e splendenti!
Acqua e aceto è un detergente naturale utilizzato, in alternativa al più potente lavaggio acido, anche per la pulizia di fine cantiere dopo la posa delle piastrelle o per eliminare polvere e aloni dalle fughe del pavimento.
Per pulire e sbiancare le fughe delle piastrelle in pietra naturale o marmo è meglio non usare rimedi troppo invasivi, come aceto, succo di limone o bicarbonato, che rischierebbero di rovinare la superficie, e affidarsi invece al metodo del vapore.
Quando il getto di vapore non è sufficiente a pulire a fondo le fughe, ci si può aiutare con lo spazzolino da denti o con altri tipi di spazzola a setole dure.
Il vapore è il metodo ideale anche per sbiancare i rivestimenti-mosaico composti da piccoli tasselli, per i quali la pulizia con lo spazzolino da denti richiederebbe troppo tempo.
In questo articolo abbiamo passato in rassegna i metodi più efficaci per sbiancare le fughe delle piastrelle in base alla tipologia di macchia da eliminare – grasso, incrostazioni, calcare, muffa – e in base alle caratteristiche del materiale di rivestimento.
Il problema delle fughe “nere” si può certamente prevenire con un’accurata pulizia quotidiana, oppure passando la cera sul pavimento almeno una volta a settimana.
Spesso, però, questi sistemi non sono risolutivi al 100% ed è necessario intervenire, con i metodi che abbiamo osservato, per eliminare in modo più mirato lo sporco che si annida tra una mattonella e l’altra.Quando lo sporco è troppo ostinato, per sbiancare le fughe si può ricorrere al rinnovo dello stucco, affidandosi ai migliori professionisti del settore per un lavoro a regola d’arte.