Rivestire il soffitto con l’intonaco è ancora oggi uno dei metodi più efficaci in edilizia, a patto che il lavoro sia eseguito a regola d’arte e che non sopraggiungano fattori esterni a compromettere la tenuta dell’intonaco.
In caso di distaccamento o rigonfiamento della superficie si rendono necessari alcuni interventi di recupero e risanamento.
Vediamo allora, passo dopo passo, come ripristinare l’intonaco del soffitto.
Ancora oggi l’intonaco è il materiale più diffuso per rivestire le superfici che definiscono l’involucro interno degli spazi abitativi, ossia pareti e soffitto.
Nonostante l’intonaco posato a regola d’arte rappresenti di per sé una garanzia di resistenza e longevità, esistono alcuni fattori specifici che ne possono causare un degrado prematuro: il danneggiamento dell’intonaco può manifestarsi sotto forma di buchi, pezzi che si scrostano/staccano o parti che si gonfiano.
Nel prosieguo dell’articolo vedremo quali sono questi fattori di deterioramento e come ripristinare l’intonaco del soffitto.
In particolare:
Generalmente, l’intonaco per interni è costituito da un primo strato di grana grossa che ha il compito di rivestire e proteggere la superficie, e da un secondo strato, di spessore minore, che, rendendo il supporto liscio, piano e omogeneo, è propedeutico per la successiva rasatura e tinteggiatura.
Nonostante una posa corretta e l’uso di intonaco di qualita, può succedere che si verifichino dei problemi di scollamento o rigonfiamento e che ci sia bisogno di ripristinare in tutto o in parte lo strato di intonaco che riveste il soffitto.
Ma perché l’intonaco si gonfia e si stacca?Prima di vedere come ripristinare l’intonaco del soffitto o delle pareti, è importante infatti individuare i fattori specifici di rischio, che nella maggior parte dei casi sono legati all’umidità e/o alle infiltrazioni d’acqua.
Classica causa del danneggiamento dell’intonaco a soffitto sono le infiltrazioni d’acqua dal tetto o dal terrazzo sovrastante, e la perdita d’acqua dovuta al malfunzionamento dei sanitari del bagno del piano superiore. In base all’entità del danno/malfunzionamento, l’acqua si estende fino ad arrivare, appunto, al piano inferiore intaccando il soffitto e la parte superiore delle pareti.
L’altro fattore di rischio gonfiamento intonaco è l’umidità di risalita. I sali presenti nel terreno, risalendo per capillarità, trasportati dall’acqua, aumentano di volume per effetto della cristallizzazione e finiscono per intaccare l’intonaco, che non può che gonfiarsi, e poi sfaldarsi, sulla “pressione” dei sali stessi.
Eccoci arrivati al cuore dell’articolo: cosa fare se si stacca l’intonaco?
Vediamo l’occorrente e il procedimento per la riparazione dell’intonaco del soffitto.
Occorrente:
Passiamo al procedimento. Ecco i 4 passi da seguire:
Utilizzando un martello o, meglio, uno scalpello a punta piatta, allargare la zona danneggiata fino a rimuovere l’intonaco ammalorato dalle infiltrazioni d’acqua dall’alto o dall’umidità ascendente dal basso.
Aiutarsi con una spazzola di saggina per eliminare le parti di intonaco che man mano si sgretolano con lo sfregamento.
Bagnare il soffitto e preparare una sufficiente quantità di malta bastarda o malta di calce da applicare sulla parte da risanare avendo cura di spianare man mano con il frattazzo o la spatola.
Un’accortezza importante per evitare che si formino venature è quella di tenere bagnata la superficie per alcune ore. Una volta indurita la malta, passare cartavetro a grana grossa.
Lo strato di finitura si applica stendendo un adeguato quantitativo di gesso con il frattazzo, facendo dei movimenti uniformi da destra a sinistra; per lisciare la parte, bagnare leggermente ed effettuare dei movimenti circolari.
La riparazione intonaco soffitto può dirsi completa solo dopo la stesura di uno strato di stabilitura.
In cosa consiste? Quale prodotto va messo sopra l’intonaco una volta asciutto e indurito? La stabilitura, detta anche “malta fine”, è generalmente a base di grassello di calce e ha il principale compito di livellare l’intonaco del soffitto, ossia di renderlo perfettamente regolare e piano.
La stabilitura, dunque, è la preparazione del supporto alla successiva operazione di rasatura e tinteggiatura.
Se il danneggiamento del soffitto è lieve, ossia sono presenti solo piccole fessure, l’intervento di ripristino intonaco è molto più veloce.
Vediamo allora come coprire i buchi intonaco:
In questo articolo abbiamo visto come ripristinare l’intonaco del soffitto quando viene danneggiato a causa dell’umidità di risalita o delle infiltrazioni d’acqua.
Il procedimento cambia in base all’entità del danno. In presenza di piccole crepe dell’intonaco è possibile intervenire con il fai da te, in quanto il lavoro è più agevole e veloce, sebbene presupponga comunque un minimo di manualità e competenza.
Se, invece, l’intonaco è completamente deteriorato, siamo di fronte a un lavoro delicato che va eseguito a regola d’arte per ripristinare l’efficacia e la resistenza dello strato di intonaco del soffitto.
In questo caso è fortemente consigliato evitare il fai da te e rivolgersi solo ai professionisti del settore e a ditte specializzate, che sapranno riparare il soffitto ed evitare ulteriori problemi.