Un edificio storico neo-classico nel cuore di Tel Aviv, originariamente progettato dall’architetto Yosef Berlin nel 1925. L’edificio è stato designato, con severe restrizioni edilizie, come parte del piano di conservazione di Tel Aviv. La zona è conosciuta come la “Città Bianca” nella zona della fondazione di Tel Aviv ed è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 2003. La struttura si compone di un rustico piano terra, che è la base per i due piani supplementari possedenti archi in stile rinascimentale.
L’appartamento al piano terra era stato progettato in precedenza per il Primo Ministro di Israele, David Ben Gurion, ciò dona un significato storico e magia a tutto l’edificio e soprattutto all’appartamento. Per aggiungere volume nello spazio, senza danneggiare la facciata e la struttura storica, è stato progettato e costruito un piano interrato. L’attuazione di questo tipo di lavoro è stata estremamente complessa da un punto di vista ingegneristico e comprendeva la sospensione dell’intera struttura e dei soffitti dell’appartamento da un sistema di travi e pilastri temporanei.
Il basamento, che è stato aggiunto all’abitazione, ha fornito un nuovo e significativo elemento all’appartamento, sfruttato per creare un ampio, rispetto alla superficie del piano, spazio di lavoro tra i piani. Così è stato creato sia il contatto visivo che quello fisico tra i due piani, con un nuovo pilastro in acciaio di 6 metri, migliorando la linea verticale dominante. Dal momento che gli elementi costruttivi che sono stati creati erano totalmente nuovi, si è pensato bene di non nasconderli, lasciandoli esposti per raccontare la “storia” del rinnovamento.
Al fine di preservare e rispettare la tradizione ed il passato, i materiali scelti per la ristrutturazione dell’appartamento sono tutte materie prime (cemento a vista nelle pareti e nei soffitti, l’acciaio per le travi e i pilastri, il ferro per le facciate degli armadi ed acciaio inossidabile per il corrimano). La combinazione di design moderno e la struttura neoclassica del 1930 ha consentito al progettista di creare un mondo pieno di contrasti e tensioni, combinati in un unico progetto; tra l’elegante e l’industriale, tra lo spoglio e l’ornamentale, tra il semplice e il complesso. Insieme arricchiscono la struttura, sia architettonicamente che per l’unione dei due periodi, passato e presente, in un unico spazio.
Il balcone aperto, il cortile adiacente pavimentato nel terrazzo proprio come lo sono gli spazi dell’appartamento, agiscono come una penisola silenziosa ed elegante tra l’appartamento e il rumoroso contesto urbano del mondo esterno. Tutto l’arredamento è stato scelto con cura per completare la cultura comune che collega i due periodi di tempo. Un tocco di vernice rossa simboleggia anche la combinazione tra durezza e styling industriale, l’eleganza classica del periodo iniziale dell’appartamento.
Il nuovo spazio riesce a sfruttare le fragranze del passato, trasformando l’appartamento che viene sperimentato come uno spazio contemporaneo, nello stesso tempo, riesce ad onorare la sua tradizione pur rinunciando, con un tocco essenziale, agli ornamenti tipici dello stile neoclassico.
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